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Maria Nastasi, 46 anni, dipendente in una pizzeria, mamma vedova. Uccisa a pistolettate dall’ex convivente

Gela (Caltanissetta), 21 Luglio 2013


Titoli & Articoli

Maria Nastasi uccisa con 3 colpi di pistola in faccia e uno al torace (Quotidiano di Gela – 24 luglio 2013)
L’ha uccisa con quattro colpi di pistola, tutti andati a segno. Maria Nastasi, assassinata domenica pomeriggio da Salvatore Greco, è morta all’istante. L’autopsia ha confermato che la donna è stata attinta da quattro pistolettate, tre delle quali in pieno volto ed una al torace.
Nel dettaglio una alla mandibola, una sulla guancia, una sul mento ed infine un quarto proiettile si è conficcato sul petto. L’esame medico legale si è svolto ieri pomeriggio presso la sala mortuaria del cimitero di contrada Farello, alla presenza del dottor Cataldo Ruffino e del sostituto procuratore Elisa Calantucci. I quattro bossoli trovati sull’asfalto dai carabinieri vicino la casa rurale di contrada Priolo Sottano sono andati tutti a segno. Probabilmente sono stati esplosi tutti da distanza ravvicinata. Maria Nastasi non ha avuto il tempo di reagire o cercare riparo. Troppo vicina al suo assassino. Probabilmente non si aspettava che Greco avesse cattive intenzioni. Il litigio c’è stato, ma la tragedia non l’avrebbe immaginata nessuno. Il corpo di Maria Nastasi è stato restituito ai familiari, straziati dal dolore e in attesa nell’appartamento della Carrubbazza. Già oggi si potranno celebrare i funerali. Non è stato invece necessario eseguire l’esame necroscopico sul corpo di Salvatore Greco. La dinamica era abbastanza chiara. L’uomo, dopo aver girovagato per qualche minuto, ha usato la stessa arma risultata rubata a Vittoria alcuni anni fa, sparandosi un solo colpo di pistola alla testa. Alla tempia per la precisione. La storia si chiude qui. C’è ben poco da dover chiarire. Una vicenda triste con due famiglie distrutte. Maria Nastasi lascia due figli maschi, entrambi maggiorenni. Salvatore Greco non era invece sposato. Si era invaghito della donna conoscendola nella pizzeria-rosticceria del cognato, in via Venezia. Si sostiene anche che in quella pizzeria Greco fosse anche interessato economicamente ma non c’è stata conferma. Era spesso proprio lì. E davanti l’ingresso della pizzeria l’ha attesa domenica pomeriggio, intorno alle quattro. Quando Maria Nastasi un’ora dopo è arrivata, l’ha invitata ad andare con lei fuori città per un chiarimento. I due si erano lasciati da qualche giorno. La convivenza, dopo circa quattro mesi, non aveva funzionato. Sembra chiaro che la decisione sia stata solo della donna. Greco era però partito da casa con l’intenzione di ucciderla. Non si spiegherebbe altrimenti il possesso della pistola, che ha nascosto nei pantaloni, visto che era stato lui a salire nell’auto della donna. Dopo l’ennesimo litigio la follia omicida: quattro pistolettate in faccia da distanza ravvicinata. E poi la decisione di farla finita.


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