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Maria Concita Russo, 35 anni, colf, mamma. Strangolata con una corda per serrande e poi colpita ripetutamente con una pietra dal marito.

Modica (Ragusa), 16 marzo 2010
Orazio quella sera aveva premeditato un tentativo di riappacificazione con la moglie con cui era in crisi. Le aveva anche regalato una Toyota Yaris per il suo compleanno,  e proprio su quella macchina, in un raptus di gelosia, l’ha strangolata con una corda di canapa per le persiane che casualmente era lì in quella macchina nuova e poi, con una grossa pietra, ha iniziato ripetutamente a colpirla alla testa. Poi ha tentato di gettarla dalla scarpata del luogo panoramico dove si erano appartati ma il cadavere di lei è rimasto incastrato nel guardrail.

 

 

Orazio Toscano, 39 anni, operaio edile. Aveva minacciato di darsi fuoco quando era rimasto senza lavoro, poi ha deciso di uccidere la moglie e madre dei suoi tre figli. Condannato a 16 anni per mancanza di premeditazione nel portare con sé una corda per serrande, viene confermato il rapporto coniugale e chiesto l’appello per seminfermità mentale.

 

 

 

Titoli & Articoli

Ragusa News
Un volto assolutamente sfregiato
quello che si è presentato davanti al medico legale nominato dalla Procura della Repubblica, il dottore Francesco Coco, che ieri pomeriggio ha effettuato l’autopsia sul corpo di Maria “Concita” Russo. Un occhio praticamente sfondato, la bocca indescrivibilmente tumefatta
di Sara Cannizzaro

Ragusa News
Folle di gelosia
, Orazio Toscano strangola la moglie Maria Russo – al culmine di un’animata discussione, l’uomo avrebbe preso una cinghia e strangolato la moglie, poi l’avrebbe colpita con un grosso masso alla testa e tentato, senza riuscirvi, di gettarla in un dirupo. All’origine del delitto sembra ci siano motivi passionali. Tra i due coniugi da qualche tempo i rapporti si erano deteriorati, tanto da rischiare di sfociare nella separazione. Pare che l’uomo fosse geloso. Ieri sera il vano tentativo di riappacificazione. Orazio Toscano si era appartato con la donna a bordo dell’utilitaria, una Toyota Yaris, acquistata una decina di giorni fa, come regalo per la moglie. La discussione è subito sfociata nella tragedia …
Un’azione probabilmente premeditata … . Si ritiene, infatti, che l’uomo volesse avviare una riappacificazione. Sta di fatto che, ad un certo punto, Orazio Toscano, fuori di senno, ha preso una corda in canapa, di quelle utilizzate per aprire e chiudere le persiane avvolgibili, e l’ha avvolta per ben due volte attorno al collo della moglie stringendola forte e strozzandole il fiato. Non si sa ancora se la poveretta sia morta per soffocamento o per i colpi violenti che le sono stati inflitti alla testa (lo stabilirà l’autopsia) Secondo la versione fornita dall’uomo nel corso di oltre due ore di interrogatorio, durante l’animata discussione, colto da un improvviso quanto violento raptus, dopo avere strangolato la consorte, il trentanovenne avrebbe afferrato una grossa pietra prelevata dal ciglio della strada e le avrebbe fracassato il cranio. Poi avrebbe gettato gli elementi in suo possesso nella sottostante scarpata cercando di fare la stessa cosa con la donna. In questo caso non è riuscito nell’intento dal momento che la poveretta è stata trovata incastrata tra il ciglio stradale ed il guard-rail. A questo punto Toscano si è allontanato con l’auto

Corriere di Ragusa
Modica: le dure, ma comprensibili, parole gridate in lacrime  – “Maria, sei nella bara per colpa di un uomo senza cuore” …
un marito ha tolto la vita alla moglie dopo il fallito tentativo di rimettere assieme i cocci di un rapporto ormai andato in pezzi. Tornando ai funerali, don Scarso e padre Bonincontro, che conoscevano bene la famiglia distrutta, hanno invitato al perdono, anche se difficile, «perché siamo tutti figli di Dio. Talvolta qualcuno di noi può smarrire la retta via, ma il perdono – hanno detto i sacerdoti – non andrebbe mai negato a nessuno». Ma il dolore nel santuario era troppo forte. Forse i parenti della sfortunata ragazza un giorno perdoneranno il carnefice, ma non ieri…
Di Maria Concita sono state esaltate le sue tante qualità. Una ragazza solare, espansiva, amorevole. Quando non si dedicava ai suoi tre amati bambini, Maria Concita si spendeva per gli anziani. La donna lavorava in maniera saltuaria in una cooperativa sociale per l’assistenza alle persone disagiate. Un compito che, a detta di chi la conosceva bene, Maria Concita svolgeva con molta umanità.
Nel tempo libero, la donna amava chattare su internet, dedicandosi al profilo che aveva creato su Facebook. Proprio al popolare social network Maria Concita aveva affidato quelle che sarebbero poi state le sue ultime parole, un paio d’ore prima dell’incontro con il marito, sfociato nella tragedia. Oggi Maria Concita avrebbe compiuto 36 anni.
Il marito le voleva regalare la Toyota Yaris nuova di concessionaria sulla quale era scoppiata la furiosa lite che aveva scatenato la furia omicida dell’uomo.
Orazio Toscano, reo confesso dinanzi al magistrato, dopo essersi costituito ai Carabinieri di Ragusa pochi minuti dopo l’uxoricidio, alterna in carcere momenti di lucidità ad altri di amnesia, chiedendo ancora notizie di sua moglie. Pare che l’uomo non sia del tutto consapevole della terribile colpa di cui si è macchiato.
di Antonio Di Raimondo

Corriere di Ragusa
Una tribuna sul luogo dell´omicidio
di Maria Concita – La stradina che costeggia il cimitero è diventata in queste ore meta di quanti hanno voluto lasciare un omaggio
Foto, tantissimi fiori, e decine di messaggi. Il volto sorridente della donna stride in quel luogo dove, invece, ha trovato la più orribile delle morti. Quella strada che Orazio Toscano aveva scelto per parlare in tranquillità nella privacy della Toyota Yaris nuova di concessionaria, che il marito intendeva regalare alla moglie per il compleanno.
Toscano, che anelava a ricomporre i cocci di un rapporto oramai andato in pezzi, si è invece lasciato sopraffare dalla rabbia e dal rancore scaturito dal rifiuto della donna, uccidendola con una violenza incontrollata, propria di chi è del tutto fuori di sé.
Adesso, laddove il corpo senza vita di Maria è giaciuto per troppe ore in una notte da incubo, ci sono fiori e messaggi a testimoniare il fatto di sangue, facendo da cornice al sorriso di quella donna che amava la vita alla quale è stata strappata via all’improvviso da chi ancora, in fondo, sentiva d’amarla ancora.
Il difensore Salvatore Poidomani, che ha già nominato un perito di parte che affianchi quello della procura, richiederà nei prossimi giorni un perizia psichiatrica che stabilisca se il suo assistito, in quei tragici attimi, fosse del tutto in grado di intendere e di volere.
di Antonio Di Raimondo

Ragusa tg
… ricorre in appello perché al suo assistito il Gup del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, non ha concesso, al momento della sentenza, alcuna attenuante generica, nonostante l’uomo fosse seguito da uno specialista. Il processo sarà nuovamente discusso, in secondo grado, … Toscano, che si trova ancora rinchiuso nel carcere di Piazza Gesù, uccise la moglie, Maria Concita Russo, 36 anni, prima strangolandola e poi colpendola alla testa con dei massi. Lo scorso mese di giugno era stato condannato a sedici anni di reclusione. In quella sede era venuta meno l’aggravante della premeditazione del delitto ma erano state confermate la crudeltà ed il rapporto coniugale. Il processo si era celebrato col giudizio abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica, motivo per cui si era svolto a Modica anziché davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, aveva chiesto venti anni di carcere…

 

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La  Sicilia