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Maddalena Livatino, 63 anni, mamma. Uccisa a martellate e poi sgozzata dal marito che uccide anche la figlia

Cavour (Torino), 15 Gennaio 2013

maddalenaPreoccupato per il futuro di moglie e figlia: morto lui, che ne sarebbe stato di loro ancora vive?  Così Franco, marito e padre esemplare, uccide la moglie Maddalena e la figlia Barbara a martellate, mentre dormono. Per essere sicuro che siano morte, le accoltella. L’uomo soffriva da tempo di una forte depressione, ma non aveva problemi economici e nonostante il raptus di follia ha consegnato ai carabinieri una busta già preparata con i soldi per il funerale.

barbaraBarbara Pons, 43 anni. Uccisa a martellate e accoltellata dal padre.

francoFranco Pons, 77 anni, fabbro in pensione, padre. Preoccupato per il futuro della moglie e della figlia, glielo toglie. Erano bravi tutti e tre, dice la gente. Condannato a 11 anni e 4 mesi, è in cura per una forte depressione.


Titoli & Articoli

la Repubblica
Uccide moglie e figlia per non farle soffrire
 «Sa perché non mi sono ammazzato anch’ io signor magistrato? Perché devo restare vivo per pagare per quello che ho fatto», dice con uno scatto d’ orgoglio Franco Pons alzando per la prima volta lo sguardo dal pavimento. E’ la tarda mattinata di ieri e nella caserma dei carabinieri di Pinerolo Pons, 67 anni, fabbro in pensione, ha appena confessato al pm Ciro Santoriello di aver ucciso mogliee figlia. Lo ha fatto a testa china, sforzandosi di parlare in italiano. Al suo avvocato, Alfredo Merlo, invece dice ora in dialetto: «Ho lasciato tutto fatto, a casa ci sono i soldi per i funerali…». Sul tavolo della cucina nell’ appartamento della palazzina grigia in via Dante Alighieri 40 a Cavour i carabinieri hanno già trovato diecimila euro, uno sopra all’ altro e con un biglietto: «Per la sepoltura». Nella stanze da letto matrimoniale gli investigatori hanno trovato il corpo senza vita di Maddalena Livatino, 63 anni, la seconda moglie di Pons e in quella accanto il cadavere di Barbara, la figlia di primo letto che aveva 42 anni, ma era rimasta bambina. «Invalida al cento per cento – sottolinea l’ avvocato Merlo – e accudita con amore dalla matrigna». Franco Pons le ha ammazzate nel cuore della notte. «Ore tre e trenta…», hanno appuntato i carabinieri nel loro rapporto. Per prima ha ucciso la moglie, sposata dopo essere rimasto vedovo quando Barbara aveva appena 5 anni. Le ha fracassato il cranio con un martello, tenendola ferma sul letto. E nello stesso modo ha ucciso Barbara subito dopo. Poi è corso in cucina ha impugnato il coltello del pane e ha tagliato la gola ad entrambe. «Volevo che non soffrissero più», ha spiegato al pm Santoriello. I carabinieri però hanno trovato una scena del crimine inusuale: le due stanze erano state pulite con cura, il coltello e il martello lavati e riposti nel cassetto della cucina il primo, nel secchio degli attrezzi il secondo. Alle cinque, dopo aver ripulito la casa, Franco Pons è uscito. Con il passo svelto del cercatore di funghi («la sua passione insieme al ciclismo, faceva vere e proprie maratone sui pedali», dicono i vicini) ha raggiunto la stazione dei carabinieri. Quella di Cavour non ha il turno di notte, al citofono rispondono i militari di Pinerolo. «Ho fatto un guaio grosso – ha ammesso il pensionato – vi aspetto a casa, venite». Così Franco Pons è tornato nella palazzina di via Alighieri e si è seduto sul divano ad aspettare. Davanti a lui il calendario, fitto di memorandum ma solo sino al 14 dicembre, come se in quella data fosse fissata la fine di tutto. «Loro sono di là, nelle loro stanze», ha detto alla pattuglia del Radiomobile arrivata in pochi minuti. E poco dopo in caserma l’ interrogatorio del magistrato. «Ho sbagliato a comprare quella casa – dice Pons – è poco che abitiamo lì, prima stavamo a Garzigliana. L’ ho pagata 500mila euro ma dà solo problemi. Ci sono sempre bollette da pagare: il riscaldamento, l’ Imu. E se mi fosse successo qualcosa? Come potevano vivere Maddalena che non ha la pensione e soprattutto Barbara che ha bisogno di assistenza continua? Non volevo che mia figlia finisse in un istituto, magari in un manicomio. E’ sempre stata con me, sempre, sempre…». Quella del pensionato è una confessione confusa, a tratti sconnessa. Al pm basta mezz’ ora per raccoglierla. Alfredo Merlo, l’ avvocato, sottolinea: «Credo che si sia costruito un mondo di ossessioni tutto suo». E il magistrato Ciro Santoriello aggiunge: «L’ insistenza sui problemi economici pare poco fondata…». Sul suo conto corrente Pons infatti ha più di 50mila euro. Per i vicini di via Alighieri era solo un appassionato ciclista e cercatore di funghi. Chi lo conosce bene invece lo descrive come un uomo violento, possessivo e geloso. Grazia, la figlia di Maddalena Livatino che l’ uomo aveva adottato dopo il matrimonio, appena ha potuto se n’ è andata di casa. L’ avvocato Andrea Cianci a cui si è affidata come parte offesa spiega: «Non aveva più rapporti con lui, solo con la madre. Credo che abbia sofferto molto». Violento e metodico, tanto da pulire casa dopo aver ucciso due volte.

Torino Today
Omicidio a Cavour: uccise moglie Maddalena Livatino e figlia Barbara Pons
Franco Pons ha ucciso sua figlia disabile e sua moglie perché era preoccupato per il loro futuro. Lo ha confessato al pm in un lungo interrogatorio
Omicidio a Cavour: uccise moglie Maddalena Livatino e figlia Barbara Pons
Ha ucciso la figlia e la moglie perché era preoccupato per il loro futuro. Questa la spiegazione data da Franco Pons, l’anziano che questa notte ha ucciso a Cavour a martellate i componenti della su famiglia. Ha confessato tutto al pm Cirio Santoriello.
Franco Pons ha 77 anni e ha passato la vita facendo il fabbro. In pensione da diversi anni, ultimamente era caduto in una crisi depressiva, forse proprio a causa di quella preoccupazione che lo avrebbe portato al gesto di questa notte. I vicini di casa lo descrivono come “un uomo per bene, marito e padre esemplare”, una persona di cui potersi fidare e di cui nessuno ha mai diffidato.
Le vittime della storia sono due donne accomunate da anni passati insieme, ma non da un rapporto di sangue. Barbara Pons, 43 anni, era infatti la figlia disabile avuta da una precedente relazione. Maddalena Livatino, 63 anni, era la sua attuale moglie.
“Quando io sarò morto cosa ne sarà di mia figlia e di mia moglie?“, ha pensato Franco Pons nel momento in cui ha deciso di togliere la vita alle due donne. Lo ha confessato al pubblico ministero, ripetendo più volte che ora deve pagare per quello che ha fatto. Prima di compiere compiere il duplice omicidio aveva preparato una busta con dentro dei soldi. L’ha data ai Carabinieri dicendo che sarebbero serviti per i funerali.
Nell’interrogatorio l’anziano ha anche raccontato come ha ucciso Barbara e Maddalena. Le ha prima colpite con un martello durante il sonno. Subito dopo le ha accoltellate per accertarsi che fossero morte.
Ora in via Dante Alighieri c’è un silenzio rispettoso. Molti non capiscono il perché: “Franco? Una persona mite, adorava quella figlia”, dice un’anziana, “erano bravi tutti e tre“, aggiunge un’altra persona guardando la villetta al civico 40 in cui si è consumato il duplice omicidio.

Vip.it
Prima ha colpito moglie e figlia a martellate mentre dormivano, poi ha infierito sulle due donne con un coltello. Franco Pons ha ucciso così stanotte la moglie e la figlia, Maddalena Livatino e Barbara Pons, nella sua abitazione di Cavour, nel Torinese. Da una prima ricostruzione dei carabinieri, sul luogo del delitto, il raptus dell’uomo ha avuto luogo poco dopo le 3 del mattino. L’uomo si è costituito un paio d’ore più tardi a Pinerolo, presso la caserma dei carabinieri.

MNews.it
UCCIDE MOGLIE E FIGLIA A COLPI DI MARTELLO E SI COSTITUISCE   – Torino, 15 gennaio 2013 – Un uomo di 67 anni, Franco Pons, ha ucciso nella notte a Cavour, nel torinese, la moglie e la figlia a colpi di martello e a coltellate. Dopo il raptus di follia l’uomo si e’ costituito ai carabinieri, che sono ancora sul posto.

Le vittime sono la moglie Maddalena Livatino, di 64 anni, e la figlia Barbara Pons, di 42. Secondo la prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato spinto da un raptus di follia. Pons si e’ costituito questa mattina poco dopo le 5 ai carabinieri di Pinerolo. Il delitto e’ avvenuto nell’abitazione di via Dante Alighieri 40, a Cavour.

UCCIDE MOGLIE E FIGLIA, MALATO DI DEPRESSIONE PREOCCUPATO PER FUTURO FIGLIA DISABILE – PINEROLO (TORINO),  – È in cura per depressione Franco Pons, che nella notte ha ucciso a martellate e poi accoltellato la moglie Maddalena,64 anni e la figlia Barbara, di 43, nella loro abitazione di Cavour, nel pinerolese. Dalle informazioni fin qui raccolte, risulta inoltre che la figlia, che l’uomo ha avuto da una precedente relazione, fosse disabile e che lui fosse sempre più preoccupato del futuro che l’attendeva. Al momento il presunto nesso tra la sua depressione e le condizioni della figlia è soltanto un’ipotesi. È certo, invece, che Franco Pons è da tempo malato di depressione e che non ha problemi economici. Quando sono arrivati i carabinieri, ai quali si è costituito, aveva pronti in una busta i soldi dei funerali. L’uomo è tuttora in caserma a Pinerolo per essere interrogato.

UCCIDE MOGLIE E FIGLIA, DEVO PAGARE PER QUELLO CHE HO FATTO CONFESSA, MORTO IO CHE COSA SAREBBE STATO DI LORO?   – Franco Pons, il fabbro in pensione che nella notte ha ucciso, nella sua casa di Cavour, la moglie Maddalena Livatino, 63 anni e la figlia disabile Barbara, 42 anni, ha confessato. Per 40 minuti, assistito dall’avvocato Alfredo Merlo, ha risposto alla domande del pm Ciro Santoriello. «Devo pagare per quello che ho fatto», ha più volte ripetuto l’uomo, in cura per depressione. Il movente legato al futuro della sua famiglia: «Quando io sarò morto – ha detto di aver pensato -cosa ne sarà di mia figlia e di mia moglie».

Digita
Torino – Raptus di follia nella notte a Cavour, piccolo comune del Pinerolese, dove un uomo ha ucciso la moglie, Maddalena Livatino, 64 anni, e la figlia, Barbara Pons, 43 anni. L’uomo, Franco Pons, 67 anni, si è costituito un paio d’ore dopo aver commesso il duplice omicidio, confessando il delitto ai carabinieri della caserma di Pinerolo, che stanno attualmente operando sul posto.
Da una prima ricostruzione dei carabinieri, il duplice omicidio è avvenuto poco dopo le 3 di notte: l’uomo ha colpito la moglie e la figlia disabile, prima a martellate -mentre dormivano nella loro abitazione di via Dante Alighieri – e poi le ha accoltellate, per essere certo che non fossero ancora vive.
Dalle prime informazioni raccolte dai carabinieri, sembrerebbe che l’uomo fosse fortemente preoccupato per il futuro della figlia disabile, nata da una precedente relazione.
I vicini ed i parenti della famiglia hanno descritto l’uomo come meticoloso, maniacale e affetto da profonda depressione. Al momento la correlazione tra il suo stato di salute ed il raptus di follia è soltanto un’ipotesi, ma quando sono arrivati i carabinieri, ai quali si è costituito, l’uomo aveva già preparato una busta con i soldi per i funerali delle due donne.