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Loredana Scalone, 51 anni, colf, mamma. Uccisa con 28 coltellate e gettata nella scogliera dall’amante

Stalettì (Catanzaro), 24 Novembre 2020


Titoli & Articoli

Femminicidio nel Catanzarese, donna di Stalettì uccisa a coltellate: fermato un 36enne (La C news 24 – 25 novembre 2020)
È stata uccisa da diverse coltellate e il corpo abbandonato tra gli scogli in località Pietragrande, nel Catanzarese.  Per l’efferato omicidio di Loredana Scalone, 52enne di Stalettì, è stato sottoposto a fermo del pm perché ritenuto l’autore un 36enne di Badolato, Sergio Giano, che secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato aveva una relazione extraconiugale con la donna.
Il movente del delitto, secondo i primi accertamenti, è di natura passionale. I carabinieri di Soverato e del Comando Provinciale di Catanzaro hanno avviato le indagini, con la direzione della Procura della Repubblica di Catanzaro, finalizzate a scandagliare gli ultimi contatti avuti dalla donna in vita. La stessa, secondo la testimonianza dei familiari, era irreperibile dalle precedenti 24 ore.
L’uomo è accusato di omicidio, con l‘aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, per motivi abbietti e con premeditazione, nonché per il reato di occultamento di cadavere, il 36enne sottoposto a fermo del pm con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio di una donna di 51 anni il cui cadavere è stato trovato a Stalettì.
Già ieri pomeriggio, i carabinieri della Compagnia di Soverato avevano iniziato le ricerche dopo la denuncia di scomparsa fatta dai familiari ai militari di Gasperina. L’ultima volta la donna era stata vista il lunedì mattina dai sui datori di lavoro, una famiglia del catanzarese dove faceva le pulizie. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito ai carabinieri di individuare, nella tarda ora di ieri, il corpo della donna adagiato e seminascosto in una intercapedine tra la scogliera di Pietragrande, lungo la costa del comune di Stalettì. Dall’esame esterno è emerso che la vittima è stata uccisa con numerose coltellate. Al termine di indagini volte ad accertare gli ultimi contatti avuti dalla donna in vita, gli investigatori dell’Arma di Soverato e del Comando provinciale di Catanzaro sono risaliti al 36enne del catanzarese che aveva una relazione sentimentale con la donna.Giano, originario di Badolato, dopo l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore della Repubblica Anna Chiara Reale è stato sottoposto a fermo.

Una donna buona e premurosa (Preserre e dintorni – 26 novembre 2020)

Domani a Stalettì lutto cittadino in occasione dei funerali di Loredana Scalone (PreSerre e dintorni – 1 dicembre 2020)
Domani nella Chiesa del S.S. Rosario di Stalettì alle ore 15:00 si terranno i funerali di  Loredana Scalone, barbaramente uccisa e gettata dalla terrazza della scogliera di Pietragrande. Nel rispetto delle misure anti-Covid il numero dei partecipanti alle esequie è limitato ai parenti stretti. L’Amministrazione comunale per onorare la memoria della donna ha proclamato, sempre per domani, il lutto cittadino dalle 14,00 alle 18,00.

L’ultimo saluto a Loredana Scalone. Bertolone: “Sbaglia chi non cambia” (Catanzaro Informa – 3 dicembre 2020)
Girifalco, Stalettì e Montauro: tre comunità strette attorno alla famiglia della donna uccisa lo scorso 24 novembre
Girifalco dove è nata e cresciuta. Stalettì che l’ha accolta e vista diventare donna e mamma. Montauro, dove il suo luogo da sogno è divenuto il suo luogo da incubo. Tre comunità strette attorno alla famiglia di Loredana Scalone, uccisa barbaramente lo scorso 24 novembre e ritrovata senza vita 24 ore dopo – proprio nella giornata contro la violenza sulle donne.
L’ultimo saluto alla donna, originaria di Girifalco ma residente a Stalettì, si è consumato ieri nel corso della cerimonia religiosa celebrata dall’arcivescovo metropolita della Diocesi Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.
Presenti i sindaci (Pietrantonio Cristofaro, Alfonso Mercurio e Giancarlo Cerullo), gli amministratori dei tre comuni e tanti fedeli che, seppur rispettando le restrizioni anti Covid, hanno voluto salutare Loredana con lunghi applausi ed un fiocchetto rosso attaccato al petto. Forti le parole pronunciate da monsignor Bertolone: Perdonaci Signore di fronte alla violenza. Tutti dobbiamo farci un esame di coscienza per capire che sbaglia chi non cambia. I visi rigati dalla lacrime, le parole dello zio Salvatore e i messaggi degli amministratori: l’ultimo saluto a Loredana è stato un momento di preghiera ma, anche, un assordante (seppur silenzioso) grido di rabbia e dolore. Per tutte le donne il cui amore viene corrisposto con odio, violenza e, come nel caso di Loredana, morte.

 


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