Laura Germignani, 69 anni, professoressa di lettere in pensione, mamma. Uccisa con un colpo di fucile dal marito
Novara, 19 Marzo 2016
Titoli & Articoli
Omicidio-suicidio: all’origine del gesto il dolore per la perdita del figlio (Novara Today – 19 marzo 2016)
Il noto avvocato civilista Maurizio Calderini si è suicidato dopo aver ucciso la moglie Laura. La coppia aveva perso il figlio 35enne nel 2013 a causa della leucemia Non è da escludere che si tratti di un gesto concordato quello che ha portato alla morte di Maurizio Calderini e di sua moglie Laura.
I corpi senza vita dei due coniugi sono stati ritrovati nella serata di ieri su segnalazione di una parente, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con l’avvocato e la moglie. Calderini ha utilizzato un fucile: ha sparato alla moglie per poi rivolgere l’arma contro di sé. All’origine del gesto probabilmente l’immenso dolore per la perdita del figlio 35enne, nel 2013, a causa della leucemia. Gli inquirenti non escludono che la coppia abbia deciso di comune accordo di togliersi la vita: sembrerebbe infatti che entrambi non godessero di buona salute.
Ultimo saluto all’avvocato Calderini e alla moglie: aula magna dell’ospedale gremita (Prima Novara – 1 aprile 2016)
Aula magna dell’ospedale Maggiore gremita per l’ultimo saluto a Maurizio Calderini, 70 anni, e alla moglie Laura Germiniani, 68. Sono stati in tanti a dover seguire la cerimonia civile all’esterno. Erano presenti amici, avvocati, famigliari, rappresentanti delle istituzioni e della Banca Popolare di Novara (l’avvocato era da anni nel collegio sindacale della BpN) e di molte altre realtà imprenditoriali, e non solo, della città.
Tra i presenti, il sindaco Andrea Ballarè, il presidente della Fondazione BpN, Franco Zanetta, sempre per il mondo BpN, Domenico De Angelis, Eliana Baici e poi il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Remigio Belcredi. Un funerale cui ha fatto seguito la cremazione delle salme. Le ceneri di Maurizio e Laura Calderini saranno disperse nel loro amato lago d’Orta, così come quelle del figlio Marco, scomparso tre anni fa. A coordinare la cerimonia, introducendo altri interventi e leggendo i ricordi di altri amici, Serena Fiocchi, già direttrice del Corriere di Novara, che ha conosciuto l’avvocato Calderini proprio in occasione della sua professione una trentina d’anni fa. Franco Zanetta: «abbiamo fatto insieme il liceo e poi insieme abbiamo iniziato a fare gli avvocati. Maurizio era un uomo di un’intelligenza straordinaria. Per noi un aiuto fondamentale. Son convinto che Maurizio e Laura siano morti tre anni fa, quando è morto Marco. Non voglio pensare che siano morti oggi. Hanno passato tre anni terribili e oggi hanno trovato la pace».
Una folla commossa per l’ultimo saluto ai coniugi Calderini (Novara Today – 2 aprile 2016)
Ieri nell’aula magna dell’ospedale si sono svolti i funerali dell’avvocato, suicidatosi con la moglie la scorsa settimana. Tanti gli interventi di amici e colleghi
L’aula magna dell’ospadale Maggiore di Novara non è riuscita a contenere tutta la folla che si è radunata ieri per i funerali di Maurizio e Laura Calderini. I coniugi hanno deciso di porre fine alle loro vite il 18 marzo scorso: all’origine del gesto il dolore per la perdita del figlio Marco, morto di leucemia a 35 anni nel 2013. “Erano già morti da tre anni” ha detto Franco Zanetta, presidente della fondazione Bpn.
In tanti hanno voluto mandare un messaggio o semplicemente ricordare i Calderini: “Marco era il loro modo di guardare al futuro: con lui era morta la possibilità di guardare avanti” hanno spiegato due amici di vecchia data della coppia. “L’avvocato aveva la sua migliore amica proprio in Laura. Avevano un rapposto speciale – ha detto Elena Manassa, un avvocato che ha lavorato per lungo tempo con Calderini – Io so che l’avvocato aveva sempre ragione: spero abbia avuto ragione ancora e che dove è ora abbia trovato quello che sperava di trovare”. “Sappiamo che resterete con noi: ci basterà guardare il lago D’Orta, dove saranno sparse le vostre ceneri insieme a quelle di Marco“.