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Iulia Astafieya, 35 anni, lavoratrice saltuaria. Massacrata di botte e soffocata dal convivente

Rosarno (Reggio Calabria), 7 Marzo 2023

 

I vicini di casa erano spesso intervenuti a placare i loro frequenti litigi a causa dell’eccessivo consumo di alcol


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Omicidio Rosarno, donna uccisa in casa: sul corpo segni di violenza, fermato il compagno
Una donna di 35 anni di nazionalità ucraina è stata uccisa a Rosarno (Reggio Calabria). Il corpo senza vita della donna è stato trovato ieri, alla vigilia della giornata internazionale della donna, nell’appartamento in cui viveva con il compagno, ucraino come lei. La vittima si chiamava Iulia Astafieya, il convivente è Denis Molchanov, coetaneo della donna.
L’uomo è il principale sospettato del femminicidio: è stato fermato nella notte dalla polizia, dopo alcune ore di ricerche. A trovare il corpo senza vita della 35enne sarebbe stato il proprietario dell’appartamento in cui la vittima viveva. Sul corpo della donna, da un primo esame del medico legale, sono stati riscontrati molti segni di violenza e di colluttazioni, anche pregresse. Sul posto a Rosarno è intervenuta la Polizia. Subito gli investigatori si sono messi alla ricerca del compagno della vittima che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce. L’uomo è stato individuato e fermato nelle campagne di Rosarno alcune ore dopo.
A quanto emerso, la coppia viveva da molti anni a Rosarno, in un appartamento di via Medmea. I due, stando alle primissime ricostruzioni, avrebbero avuto entrambi problemi di alcolismo tali che i vicini alla Polizia hanno raccontato che spesso da quella casa si udivano discussioni accese. Gli investigatori non escludono che proprio durante una di queste liti, l’uomo possa aver colpito la donna fino ad ucciderla. Le indagini sono condotte dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi. Dopo qualche ora di interrogatorio, Molchanov avrebbe ammesso le proprie responsabilità dinanzi al pubblico ministero Adriana Di Vaio, della Procura della Repubblica di Palmi, che ne ha deciso il fermo di polizia in attesa delle determinazioni del giudice delle indagini preliminari. A quanto emerso, Iulia Astafieya e Denis Molchanov non avevano un impiego fisso e si adattavano saltuariamente a eseguire piccoli lavori che però non consentivano una stabilità economica. Ieri la coppia avrebbe nuovamente litigato destando la preoccupazione dei vicini, che hanno richiesto l’intervento della polizia. Giunti nell’abitazione di Rosarno, gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro hanno constatato la morte della donna, provocata da soffocamento.

Femminicidio di Rosarno, ha confessato il convivente della vittima
Una storia di violenze domestiche e di degrado finito in tragedia
L’assassino ha ceduto dopo un lungo interrogatorio: è il compagno della donna ucraina uccisa a coltellate, si era dato alla fuga ma è stato individuato
Ad uccidere Iulia Astafieya, 35 anni, ieri a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, sarebbe stato il convivente Denis Molchanov, 35 anni, al culmine dell’ennesimo litigio. Dopo qualche ora di interrogatorio, Molchanov ha ammesso le proprie responsabilità’ dinanzi al pubblico ministero Adriana Di Vaio, della Procura della Repubblica di Palmiche ne ha deciso il fermo di polizia in attesa delle determinazioni del giudice delle indagini preliminari. La coppia, con regolare permesso di soggiorno in Italia, era molto conosciuta a Rosarno e i vicini di casa erano spesso intervenuti a placare i loro frequenti litigi a causa dell’eccessivo consumo di alcol. Iulia Astafieya e Denis Molchanov non avevano un impiego fisso e si adattavano saltuariamente a eseguire piccoli lavori.  Secondo le prime valutazioni investigative, nella giornata di ieri la coppia avrebbe nuovamente litigato destando la preoccupazione dei vicini, che hanno richiesto in anonimato l’intervento della polizia. Giunti nell’abitazione di Rosarno, gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro hanno constatato la morte di Iulia Astafieya, provocata da soffocamento. Il suo compagno e’ stato rintracciato e arrestato poco dopo nelle campagne di Rosarno

Donna assassinata a Rosarno, interrogato il convivente
É stata funestata dall’assassinio di una donna la vigilia in Calabria della “Giornata internazionale” che in tutto il mondo celebra proprio le donne e che simboleggia la lotta contro le violenze che subisce a tutte le latitudini e per i motivi più svariati il genere femminile. E quel che è più tragico è che a rendersi responsabili di queste violenze sono il più delle volte i mariti o i compagni delle donne, cioè le persone che più di chiunque altro dovrebbero proteggerle e tutelarle. La vittima del nuovo femminicidio in Calabria è una donna ucraina di 30 anni, Iulia Astafieya. Ed ucraino è anche chi l’ha uccisa, Denis Molchanov, di 35 anni, compagno della donna, fermato a distanza di alcune ore dall’omicidio dal personale del Commissariato di Gioia Tauro mentre vagava nelle campagne. A trovare il corpo senza vita di Iulia Astafieya è stato stamattina il proprietario dell’appartamento in cui viveva la coppia. Molchanov e la compagna, che non avevano figli, erano in Italia da alcuni anni, ben prima dello scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina, ed abitavano a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro. Lui lavorava nel settore agricolo, alle dipendenze di una ditta locale, mentre lei era stata assunta in una pizzeria nella quale svolgeva varie mansioni.
Un rapporto difficile, quello tra Molchanov e Iulia Astafieya, secondo quanto sta emergendo dalle indagini della Polizia, caratterizzato da frequenti liti, come gli investigatori hanno appreso da alcuni conoscenti della coppia. Una situazione aggravata dal fatto che sia l’uomo che la donna avrebbero fatto uso di bevande alcoliche. E proprio quando i due si abbandonavano all’alcol scoppiavano le liti peggiori e più violente. Secondo quanto é emerso dalle indagini, Molchanov avrebbe ucciso la compagna colpendola con calci e pugni, con una violenza incontenibile, e senza fare uso di alcuna arma. Il corpo della donna, nel momento del ritrovamento, presentava numerose ecchimosi e ferite, segno delle violenze subite non soltanto in occasione del pestaggio che ne ha provocato la morte ma anche in precedenza. Le indagini sono dirette dal sostituto Procuratore della Repubblica di Palmi, Adriana Di Vaio, che ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. I magistrato vuole vederci chiaro sulle cause della morte della donna. Non è escluso, tra l’altro, che Molchanov, oltre a picchiare selvaggiamente la compagna, possa averla strangolata. La morte della donna, comunque, è stata istantanea.


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