Guglielmina Delfina Pasetto, 71 anni, impiegata in pensione. Soffocata dal marito
Rovigo, 6 Gennaio 2022
Aveva lavorato sempre, fino a quando non era stata colpita da un ictus
Renzo Cavazze, 76 anni, ferroviere in pensione. La amava, ma poi il virus e la paura del vaccino…
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Guglielmina Pasetto, 71 anni: soffocata dal marito che si è tolto la vita
L’uomo era caduto in depressione, aggravata dal periodo di pandemia
La chiamavano tutti Delfina, anche se il suo nome era Guglielmina Pasetto. Aveva 71 anni. E’ stata uccisa dal marito, ferroviere in pensione, Renzo Cavazze, 76 anni, il giorno dell’Epifania nella loro abitazione di Rovigo. L’uomo avrebbe prima soffocato la donna con un cuscino, poi si è impiccato. Da quanto è stato ricostruito, Cavazze – che assisteva da anni la moglie, parzialmente paralizzata dopo essere stata colpita da un ictus – soffriva particolarmente lo stato di bisogno della donna, situazione che lo aveva farlo cadere in un grave stato depressivo. A dare l’allarme, un nipote della coppia che aveva invano tentato di telefonare agli zii. “Mio zio aveva già espresso la volontà di togliersi la vita – ha raccontato – e il periodo di pandemia aveva aggravato le sue condizioni”.
Renzo uccide la moglie e poi si impicca: «La paura del Covid e l’isolamento hanno portato mio zio nell’abisso»
Renzo amava Guglielmina, le aveva dedicato tutta l’ultima parte della sua vita. Per anni l’ha assistita con amore, dopo che un ictus l’aveva lasciata parzialmente paralizzata.Poi, negli ultimi mesi, la paura del virus e di un vaccino fatto con mille riserve, lo hanno fatto sprofondare in uno stato di ansia e depressione. Arrivato al culmine nella notte dell’Epifania, quando avrebbe prima soffocato la moglie con un cuscino, poi si sarebbe a sua volto tolto la vita impiccandosi.
La duplice morte di Guglielmina Pasetto, detta Delfina, 71 anni, e Renzo Cavazza, 76 anni, è stata scoperta attorno alle 13 di ieri, quando i vigili del fuoco hanno aperto la porta del loro appartamento, in viale Porta Po, fra corso del Popolo e ponte del Bassanello, al civico 7D.
Il nipote Matteo Pasetto, uno dei figli del fratello di lei, spiega con dolore che «lo zio non manifestava il suo disagio, ma la paura del virus, l’isolamento, anche il vaccino, per il quale aveva forti timori, ma che aveva poi fatto vedendo però i propri dubbi aumentare anziché diminuire, lo avevano fatto sprofondare in uno stato depressivo al punto che eravamo riusciti a convincerlo a farsi visitare da uno specialista dal quale sarebbe dovuto tornare il 17 gennaio prossimo».
Rovigo, soffoca con un cuscino la moglie inferma e si toglie la vita: aveva paura del covid
Per anni ha assistito amorevolmente la moglie a Rovigo che dopo un ictus era rimasta parzialmente paralizzata, poi negli ultimi mesi, la paura del virus ed un vaccino fatto con mille riserve ma fatto proprio per il timore di non poter più riuscire ad assistere la compagna della sua vita, lo hanno fatto sprofondare in uno stato di ansia e depressione. Che sarebbe arrivato al suo culmine nella notte dell’Epifania, quando avrebbe prima soffocato la moglie con un cuscino e poi si sarebbe a sua volto tolto la vita impiccandosi. Da parte della Procura e degli inquirenti non arrivano conferme o smentite, vista anche la delicatezza del caso.
L’autopsia che è stata disposta nei confronti dell’anziana, tuttavia, lascia presagire che possano essere vagliate anche ulteriori ipotesi, come quella di un malore che potrebbe aver colto la donna nel sonno spingendo poi il marito a togliersi la vita per disperazione. In ogni caso, il cuscino della donna è stato repertato e posto sotto sequestro.