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Giuseppina Boi, 87 anni, mamma. Uccisa a martellate dal marito

Dolianova (Cagliari), 3 Febbraio 2013

logoIQD1Andavano d’accordo, o al limite litigavano come fanno le persone anziane, mai violentemente. Chissà perché Ignazio ha preso un martello e l’ha uccisa. Forse per il pranzo.

 

Ignazio Pitzianti, 90 anni, camionista in pensione, padre. Tenta il suicidio ma i carabinieri lo salvano.

 

 

 


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L’Unione Sarda

Dolianova, ammazzata per un pranzo La confessione su un foglio di carta
E’ stato convalidato l’arresto e sono stati concessi gli arresti domiciliari a Ignazio Pitzianti, il pensionato 90enne accusato di aver ucciso la moglie, Giuseppina Boi, nella loro abitazione a Dolianova, con 15 martellate. Questa mattina il Gip del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, è andato all’ospedale Santissima Trinità, dove l’anziano è ricoverato nel reparto di psichiatria, per interrogalo. Il giudice ha convalidato l’arresto concedendo all’anziano i domiciliari. Al momento Ignazio Pitzianti rimarrà in ospedale, successivamente sarà la famiglia a decidere se farlo tornare a casa oppure affidarlo a una struttura in cui possa essere tenuto sotto controllo, visto che ha già tentato il suicidio una volta, sventato dall’arrivo dei carabinieri, poco dopo il delitto. Nell’interrogatorio, il 90enne (assistito dall’avvocato Gabriele Satta) avrebbe anche svelato il motivo del suo raptus: un litigio legato al pranzo che i coniugi avrebbero dovuto avere con la figlia. Una ricostruzione ancora un po’ confusa. Sembra che la figlia dovesse andare a pranzo dal fratello. Giuseppina Boi non si sarebbe opposta e la coppia di anziani sarebbe rimasta a casa al freddo. Subito dopo sarebbe nata la discussione finita in tragedia: la donna è stata ammazzata con 15 martellate. Ignazio Pitzianti avrebbe confessato l’omicidio la sera stessa in ospedale, chiedendo un foglio di carta dove ha scritto di aver ucciso la moglie.

Unione Sarda

Dolianova, anziano ammazza la moglie – Ancora mistero sul movente del delitto. Potrebbe esser dimesso già oggi e finire agli arresti domiciliari, Ignazio Pitzianti, il camionista in pensione di 90 anni, accusato di aver ucciso a colpi di martello la moglie, Giuseppina Boi, di 87 anni, mentre ieri pomeriggio si trovavano nella loro abitazione a Dolianova. Il pensionato, che si trova nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santissima Trinità, piantonato dai carabinieri, sarà visitato per verificare le sue condizioni psichiche e fisiche e i medici decideranno se dimetterlo. Ancora oscuro il movente, forse un raptus. L’anziano finirà agli arresti domiciliari, forse in una struttura sanitaria dove potrà esser controllato, visto che ha già tentato il suicidio. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Dolianova per ricostruire quanto accaduto ieri nella casa e soprattutto stabilire le ragioni che avrebbero spinto l’anziano ad uccidere la moglie. Ieri notte il sostituto procuratore Marco Cocco si è recato in ospedale per sentire l’anziano. L’uomo, sotto choc, avrebbe farfugliato frasi senza alcun senso, parole che sarebbero comunque riconducibili a quanto accaduto poche ore prima. I carabinieri sono riusciti a recuperare il martello utilizzato per il delitto: era nascosto nella legnaia ed era ancora sporco di sangue. Sequestrati anche i vestiti che l’anziano indossava. Tutto il materiale sarà inviato agli specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche che si occuperanno dei rilievi. I carabinieri, coordinati dal capitano Davide Colajanni, stanno cercando di individuare il movente. I due erano sposati da molti anni. “Litigavano come fanno le persone anziane, mai violentemente“, avrebbe detto uno dei familiari agli inquirenti. Non avevano grossi problemi di salute, l’anziano usciva spesso da casa per far la spesa e comprare il giornale e guidava la sua Panda senza difficoltà. La moglie, invece, aveva qualche difficoltà motoria legata a un intervento alle ginocchia che l’aveva obbligata a usare un deambulatore a rotelle per spostarsi, ma in casa riusciva comunque a muoversi senza tutore. I due andavano d’accordo, almeno secondo i vicini e i familiari. Non si può escludere, quindi, che il delitto sia avvenuto a seguito di un raptus improvviso. Oggi il sostituto procuratore affiderà l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale.
IL DRAMMA – A far scattare l’allarme, alle 15.30 di domenica, è stata la figlia della coppia, Giuseppina, di 50, che vive a casa con i genitori. La donna aveva pranzato nell’abitazione del fratello. Quando è rientrata nell’appartamento in via Santa Maria ha trovato la madre a terra in cucina, in una pozza di sangue. L’anziana era ancora viva, mentre del padre invece nessuna traccia. Immediata la richiesta di soccorso. Sul posto sono giunti i medici del 118 e i carabinieri. Nonostante l’arrivo tempestivo dell’ambulanza per la pensionata non c’è stato nulla da fare. I militari sono, invece, riusciti a rintracciare l’anziano che si era chiuso in cantina tentando di togliersi la vita. Lo hanno soccorso e affidato alle cure dei medici.


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