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Giulia Rigon, 31 anni, commessa. Massacrata di botte dal fidanzato

Bassano del Grappa (Vicenza), 19 Dicembre 2021


Titoli & Articoli

Il mistero della morte di Giulia Rigon (FanPage – 20 dicembre 2021)
Il mistero della morte di Giulia Rigon, trovata cadavere nel camper: rilasciato il compagno
Dopo un lungo interrogatorio, il 28enne Henrique Cappelleri è stato rilasciato ma rimane sospettato della morte della compagna, la 31enne Giulia Rigon, trovata senza vita in un camper a Bassano del Grappa.
È mistero sulla morte di Giulia Rigon, la 31enne trovata senza vita domenica mattina in un camper parcheggiato in un’area di sosta a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Il compagno che era stato fermato ieri dai carabinieri per essere interrogato, il 28enne Henrique Cappelleri, è stato rilasciato dopo un lungo interrogatorio durante il quale ha continuato a professare la sua innocenza. L’uomo, che per primo ha lanciato l’allarme chiamando i soccorsi, ha riferito di averla trovata senza vita nel caravan che condividevano e ha continuato a sostenere che la campagna è stata vittima di una caduta accidentale. “Non l’ho toccata, è caduta da sola”, ha spiegato ammettendo una lite ma non l’aggressione. Una versione e una tempistica che però al momento non convincono affatto gli inquirenti che temono un femminicidio.
Verso l’ipotesi dell’omicidio farebbero tendere i primi rilievi fatti sul posto dal medio legale e dagli esperti della scientifica dei carabinieri. Da un primo esame esterno del corpo, infatti, è emerso che la morte risalirebbe a diverse ore prima dell’allarme lanciato dall’uomo, addirittura alla tarda serata di sabato. Inoltre sulla salma era evidente una ferita sulla fronte che fa ipotizzare sia stata colpita con un corpo contundente al capo. Secondo indiscrezioni, infine, altri elementi che infittiscono il giallo il fatto che parte di capelli e vestiti della trentunenne erano bagnati. In attesa dell’autopsia, su questi aspetti stanno indagando ora i carabinieri che però cercano di ricostruire anche la vita della coppia all’interno di quel camper in un piazzale di via Capitelvecchio tra i capannoni industriali. In quel camper Giulia Rigon, originaria di Asiago e commessa in un supermercato del Vicentino, aveva raggiunto qualche tempo fa il compagno che lì viveva invece da più tempo. Il ventottenne, di origine brasiliana ma adottato da piccolo con il fratello da una famiglia della zona e poi accolto in una casa famiglia dell’Altopiano, era diventato un senza fissa dimora da circa due anni trovando alloggio in quel vecchio camper. Lo stesso in cui si è consumata la tragedia su cui indagano ora i carabinieri.

 

Giulia è morta per le percosse (l’Altopiano – 23 dicembre 2021)
Massacrata di botte. Secondo le prime indiscrezioni sull’autopsia eseguita ieri, sarebbe morta così Giulia Rigon, uccisa senza pietà, a pugni, sberle e forse anche calci. Le percosse le sarebbero state inflitte all’esterno del camper e poi, sanguinante, sarebbe stata trascinata all’interno e sdraiata sul sedile dove è stata trovata dai Carabinieri qualche ora dopo la morte.
L’esame autoptico avrebbe dunque dato un responso che conferma quello che già si era potuto ipotizzare e che aggiunge ulteriore peso al già enorme dolore che attanaglia il cuore di familiari, amici e dell’intera comunità altopianese per l’inaspettata e tragica scomparsa della 31enne commessa di Asiago. Il 29enne Henrique Cappellari, compagno della vittima, che da un mese ospitava Giulia nel suo camper parcheggiato nella zona industriale di Bassano del Grappa, in via Capitelvecchio, risulta indagato, in stato di libertà, per l’omicidio aggravato della giovane donna.
Per l’acquisizione dell’intera relazione del medico legale e la ricostruzione di tutti i particolari della scena del crimine, in seguito ai rilievi effettuati nella giornata di martedì dai Carabinieri del Ris di Parma nel camper e nell’area adiacente, ci vorrà qualche settimana, ma alla luce di un responso che risulta essere già piuttosto chiaro la Procura potrebbe decidere di avviare subito le azioni del caso.

 

‘Ciao Giulia, ora nessuno potrà più farti del male’ (l’Altopiano – 31 dicembre 2021)
Giulia ora sei tra le braccia del Signore dove nessuno potrà più farti del male”. Con queste parole il parroco di Asiago Don Roberto Bonomo ha voluto salutare Giulia Rigon. Le esequie si sono tenute stamattina nel duomo di San Matteo, 12 giorni dopo l’omicidio della giovane asighese. Durante i funerali, la bara in legno chiaro sulla quale era appoggiata una composizione di rose bianche, ha sottolinenato la limpidezza con la quale Giulia ha vissuto, nonostante la sua anima fosse spesso tormentata, perennemente in lotta con la tristezza.
Al termine della celebrazione il saluto degli amici e dei cugini oltre che della sorella Valentina che ha voluto ricordare Giulia negli ultimi tempi, quando, uscita dalla casa di sostegno, aveva trovato lavoro. “Eri al settimo cielo e noi con te. Sembravano passati i momenti di difficoltà, quando le tue chiacchiere si sono trasformate in lunghi silenzi”. Molti ricordi si sono susseguiti durante tutta la celebrazione funebre proprio per non lasciare al dolore il vuoto causato dalla scomparsa di Giulia. Ricordi che hanno provocato tanta commozione nella folla che ha riempito il Duomo San Matteo che non ha potuto contenere tutti a causa delle norme sul distanziamento; anche all’esterno molte persone che avevano conosciuto Giulia e che hanno voluto esserci per esprimere la loro vicinanza alla famiglia Rigon.

 

 

Una comunità in lutto per Giulia (l’Altopiano – 1 dicembre 2021)
Tante le dimostrazioni di solidarietà e cordoglio
Sulla serranda chiusa del negozio dei suoi genitori, in via Dalla Zuanna ad Asiago, accanto all’epigrafe e al lutto di famiglia è stato appeso un cuore rosso in legno. Sulla soglia lumini accesi e fiori. Sulla porta accanto un cartello con una grande scarpa rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne e la scritta “Ciao Giulia”. Lo stesso cartello viene riproposto anche sulla porta di altri negozi del circondario.
I gesti significativi che portano omaggio a Giulia Rigon, morta in seguito a percosse, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 dicembre in quello che ormai è chiamato “l’omicidio del camper”. La tragedia infatti si è consumata nei pressi del camper parcheggiato in via Capitelvecchio a Bassano del Grappa dove la giovane donna viveva con il compagno Henrique Cappellari che resta il principale indiziato per quello che si è fin da subito profilato come l’ennesimo caso di femminicidio.
Mentre gli inquirenti stanno cercando di mettere insieme i tasselli per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, oggi ad Asiago, alle 11, nel duomo di San Matteo, il momento, mesto e doloroso, dell’ultimo saluto a Giulia. La comunità altopianese, profondamente addolorata, si è stretta in questi giorni intorno alla famiglia Rigon con tanti segni di partecipazione. Ieri sera in duomo c’è stato un momento di preghiera aperto a tutta la popolazione.
In ricordo della giovane donna l’ultimo consiglio comunale dell’anno ad Asiago, svoltosi ieri sera, si è aperto con un minuto di silenzio mentre già alla vigilia di Natale le bandiere issate sulla facciata del Municipio sono state listate a lutto. Anche il Comune di Roana ha voluto dare un segno di solidarietà e ricordare Giulia Rigon, spegnendo nella notte di Natale tutte le luci del municipio. Sono tante le donne che in questi giorni hanno pubblicato come foto dei loro profili social una candela accesa con la scritta “Per Giulia”.

 


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