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Gabriella Petrolati, 42 anni, mamma. Uccisa dall’ex convivente che l’ha attirata in casa con un tranello e l’ha accoltellata 23 volte con un coltello da macellaio

Pesaro, 9 Settembre 2011

L’amava tanto, ma non riusciva a controllarsi. O forse la colpa era di lei, perché se lei non lo avesse lasciato, o almeno non si fosse messa con quell’altro, forse lui non l’avrebbe attirata in casa sua, nella casa dove prima abitavano insieme e dove lui ancora conservava tutte quelle lettere, quelle lettere in cui lei diceva di amarlo, o almeno di volergli ancora bene. Ma lei lo aveva lasciato e ora amava un altro. Allora lui ha finto di doverle consegnare la borsa del figlio, il figlio di lei appena diciassettenne, e l’ha attirata in quella casa. Dove lei non voleva entrare. Ma poi lui era riuscito a farla entrare e allora ha preso quel coltello e le si è avventato sopra.


Titoli & Articoli

Omicidio a San Lorenzo in Campo: donna accoltellata dall’ex compagno (Pesaro Urbino notizie – 10 settembre 2011)
Colpita più volte con un’arma da taglio, si tratta probabilmente di un delitto passinale

Omicida si costituisce ai Carabinieri di San Lorenzo in CampoE’ stato quasi sicuramente un delitto passionale quello avvenuto a San Lorenzo in Campo, nel pesarese, nella notte tra venerdì e sabato. Intorno alle 9 di sabato mattina, il corpo senza vita di Gabriella Petrolati, di 42 anni, è stata ritrovato all’interno della sua abitazione con numerosi colpi di arma da taglio.
A sferrare i colpi mortali, durante un litigio ieri poemriggio, sarebbe stato l’ex convivente della vittima, Alessandro Ghilardi di 37 anni. Per entrare nell’appartamento è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Da quando si erano lasciati, la donna si recava occasinalmente nell’abitazione, di proprietà dell’assassino, per ritirare la posta.
A dare l’allarme sono stati i familiari della Petrolati, che non riuscendo a mettersi in contatto con lei hanno chiamato le autorità. Dopo alcune ore di ricerche effettuate con elicotteri e posti di blocco, l’uomo si e’ presentato ai carabinieri di San Lorenzo in Campo, sulla spinta delle pressioni dei familiari. A. G. è al momento in stato di fermo come indiziato del delitto, in attesa di essere trasferito a Villa Fastiggi dopo l’interrogatorio del pm Massimo Di Patria. L’accusa è di omicidio volontario aggravatoRitrovata anche la probabile arma del delitto: un coltello ancora sporco di sangue, infilato in un cassetto nell’abitazione dell’omicida.

 

UCCIDE LA SUA EX A COLTELLATE PERCHE’ NON ACCETTA LA FINE DEL RAPPORTO (CivitanovaLive – 11 SETTEMBRE 2011)
Dieci coltellate al petto e all’addome, perché lui non accettava la parola fine ad una relazione decennale, deterioratasi fino alla separazione avvenuta un paio di mesi fa.  Secondo gli investigatori, è questo il motivo che ha spinto Alessandro Ghilardi, 38 anni, nato a Roma ma residente a San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino), ad attirare in casa sua l’ex convivente Gabriella Petrolati, di 43, un figlio diciassettenne nato da un precedente matrimonio, che ormai l’aveva lasciato e aveva cominciato a frequentare un altro uomo. Qui, al culmine di un litigio l’ha colpita più volte con un coltello, ritrovato in casa, infilato ancora sporco di sangue in un cassetto, e poi è fuggito in auto. Una fuga in stato confusionale che lo ha portato verso il sud Italia, prima di tornare stamani a San Lorenzo e rifugiarsi da uno zio.
Ma proprio stamattina, qualche ora prima, era stata scopertala morte di Gabriella: il suo attuale compagno era andato a cercarla a casa di Ghilardi, aveva visto l’auto di lei davanti all’edificio, ma nessuno rispondeva alla porta. Ha chiamato i carabinieri, che da una finestra hanno intravisto un corpo steso per terra. Per entrare in casa sono intervenuti i vigili del fuoco e a quel punto sono scattate le ricerche in tutta Italia di Ghilardi.  Sono stati anche contattati i suoi familiari, che sono riusciti a mettersi in contatto con lui e a convincerlo a presentarsi ai militari della cittadina dove vive, un piccolo centro dove tutti si conoscono.
Ieri pomeriggio la vettura di Gabriella era stata vista da un’amica davanti alla casa del suo ex: era parcheggiata male e con il motore ancora acceso, segno che lei pensava di tornare subito indietro; forse era andata a prendere la posta, come faceva di tanto in tanto. L’amica ha parcheggiato meglio l’autovettura e ha spento il motore. Solo dopo ha capito che cosa c’era dietro quell’assenza.
Ghilardi è stato  interrogato a lungo nella caserma dei carabinieri, alla presenza del pm Massimo Di Patria, e ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità. Sottoposto a stato di fermo come indiziato di delitto, è indagato per omicidio volontario aggravato. In carcere, a Villa Fastiggi, attenderà la decisione del Gip.  Stando agli elementi raccolti dai carabinieri guidati dal comandante provinciale col. Stefano Fedele, il rapporto fra Ghilardi e la vittima si era irrimedialmente guastato, ma lui voleva a tutti i costi ricucirlo, nonostante la relazione di Gabriella con un altro uomo. C’erano stati litigi, discussioni, ma a quanto pare mai episodi violenti. Fino alla tragedia.


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