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Florica Boicu, 31 anni, mamma. Uccisa e fatta a pezzi dal marito che ha nascosto i pezzi in cantina

Ivrea (Torino), 10 Giugno 2014

63829_floricaFlorica era stata uccisa a giugno. Il marito ne ha denunciato la scomparsa ad agosto. I pezzi della donna ritrovati in cantina già saponificati.

 

altrafacciaJonel Agavriloaei, 43 anni, ex macellaio. Due mesi dopo denuncia la scomparsa. Scoperto il cadavere, si spara per il rimorso.

 


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Non era scomparsa ma l’aveva uccisa il marito
Ammazza la moglie, ne sega il cadavere in due, lo infila in un bustone di plastica e lo sotterra nello scantinato. Tre piani sotto il suo appartamento, un bilocale di una tranquilla palazzina in pieno centro a Ivrea. Cinquanta scalini più in basso. Poi l’uomo torna a dormire e il mattino dopo riprende come se nulla fosse la vita di tutti i giorni. Fino a quando, schiacciato dai rimorsi, si uccide sparandosi un colpo di fucile in fronte. Fine.
Florica Boicu, 31 anni, origini romene e mamma di due bambini, l’avevano cercata dappertutto. Il marito Jonel Agavriloaei, un ex macellaio, pochi giorni prima di suicidarsi ne aveva denunciato la scomparsa: «E’ sparita da fine luglio», aveva raccontato ai poliziotti. Di lei, però, non si avevano più notizie dall’8 giugno scorso, quasi due mesi prima, quando Florica aveva telefonato alla sorella in Calabria e da allora non aveva più dato notizie. «Chissà dov’è finita», si chiedevano i vicini. Invece il suo corpo martoriato era lì, a due passi dalle loro case e dai negozi del centro, dalla cartolibreria e dall’alimentari. Da quel portone della palazzina di via Guarnotta 29, dove era un continuo via vai di persone. A trovare il suo cadavere, ieri mattina, sono stati due pastori tedeschi del gruppo cinofilo di Milano Malpensa. Dogan e Orso, due cani addestrati nella ricerca di resti umani e tracce ematiche. Hanno annusato ovunque. In casa, lungo la tromba delle scale, in ascensore. Poi si sono fermati a due passi da quello scantinato buio e angusto, un locale di 20 metri quadrati che si affaccia direttamente sulla Dora Baltea, il fiume che attraversa la città e che scorre a pochi passi da via Guarnotta. La tomba di Florica era in una nicchia di quello stanzone, 30 centimetri sotto terra, alcune assi di legno usate per compattare e nascondere la buca.
Sangue dappertutto
Per ricostruire questa storia, però, bisogna tornare indietro di qualche settimana. A quel mattino del 26 agosto scorso, quando la polizia scopre nell’appartamento al secondo piano di via Guarnotta il corpo senza vita di un uomo. E’ sdraiato con il volto piegato di tre quarti e ha un foro di proiettile in testa. C’è sangue dappertutto. Un omicidio, sulle prime. Poi, però, tutti intuiscono che si tratta di un suicidio. E allora gli inquirenti scavano nella vita di quest’uomo. Scoprono il suo nome: si chiama Jonel Agavriloaei è un ex macellaio che pochi giorni prima si era presentato in commissariato e al vicequestore, Pierluigi Brocca, aveva raccontato la storia della sparizione della moglie. Il giallo, a quel punto, è stato capire che fine avesse fatto la donna. Gli investigatori, coordinati dal pm, Chiara Molinari, inviano segnalazioni ovunque, chiamano in Romania, dove vivono i genitori di Florica, che da tre mesi hanno avuto in consegna i figli di 6 e 11 anni della coppia. I due anziani sono preoccupati: «Da almeno tre mesi non sentiamo nostra figlia, aiutateci a trovarla».
I vicini
E’ una strana vicenda. I vicini raccontano di litigi continui: «Si ubriacavano spesso, capitava una sera sì una sera no di sentirli urlare, ormai eravamo abituati a quelle discussioni». E c’è chi racconta che in più di un’occasione Florica usciva di casa con un occhio pesto e lividi sul volto. E allora gli uomini della squadra investigativa del Commissariato di Ivrea capiscono che devono cercare lì attorno, vicino alla palazzina di via Guarnotta, perché Florica potrebbe essere stata ammazzata e il suo cadavere nascosto. Un primo sopralluogo dei cinofili, tre settimane fa, non dà esito. Ieri, invece, la svolta. «E’ una storia orribile. Fa impressione sapere che il cadavere della donna era lì, nello scantinato del condominio in cui viveva», dice il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che, intanto, ha già affidato a Roberto Testi l’autopsia. Dall’esame autoptico, fissato per lunedì, si capirà come e quando Florica è stata uccisa.

Trovato l’avambraccio, ma l’inchiesta è ancora aperta
L’avambraccio di Florica Boicu è stato ritrovato. È accaduto lunedì, nel corso di un nuovo sopralluogo della polizia scientifica nella cantina di via Guarnotta, dove il 2 ottobre scorso è stata ritrovata Florica Boicu, 31 anni, uccisa con una coltellata alla gola, fatta a pezzi probabilmente con un seghetto, e sepolta sotto quaranta centimetri di terra e sabbia. La scientifica è tornata per cercare la parte del corpo mancante e mettere insieme tutti i tasselli di un delitto raccapricciante.
La scomparsa di Florica Boicu era stata denunciata dal marito Jonel Agavriloaei, 43 anni, alla fine di luglio, al commissariato di polizia, dove aveva raccontato che la donna, madre di due bambini che vivono in Romania con la nonna, si era allontanata due mesi prima. Troppe cose, però, non tornavano nel racconto di Jonel e il 27 agosto, quando, per l’ennesima volta, gli agenti erano andati nell’appartamento di via Guarnotta per sentire Jonel, lo avevano trovato morto in un lago di sangue. Suicida con una pistola da macellaio, secondo il medico legale. E il 2 ottobre era poi stata trovata Florica. Ora, per un riconoscimento definitivo, si attende il risultato di alcuni riscontri medico legale. Tra questi, anche l’impronta dentaria.

Uccisa dal marito a giugno con una coltellata alla gola
Era morta da almeno quattro mesi Florica Boicu, 31 anni, la moglie di Jonel Agavriloaei, il romeno che lo scorso 27 agosto, per il rimorso, si è tolto la vita nel suo alloggio di via Guarnotta a Ivrea. Florica è stata uccisa dal suo compagno, un ex macellaio che, per occultare in via definitiva il cadavere, lo ha tagliato in diversi pezzi. Secondo il medico legale Roberto Testi che, oggi pomeriggio ha effettuato l’esame autoptico, la donna è stata sezionata. Nella cantina del palazzo, infatti, sono stati ritrovati diversi pezzi che fanno tutti parte del corpo della povera romena.
Il cadavere era già saponificato.
Segno che l’assassinio è presumibilmente avvenuto a giugno, esattamente quando la donna è scomparsa. Il marito ne ha denunciato la scomparsa solo un mese e mezzo dopo. Secondo i rilievi sarebbe stata uccisa con una coltellata alla gola. A questo punto nessun dubbio sulla mano che ha sferrato il colpo mortale e, soprattutto, deciso di occultare il cadavere in quella maniera raccapricciante.
Il corpo della donna era sotto le cantine, dentro dei sacchi di plastica ricoperti con la terra. Sopra c’erano degli assi di legno che non hanno ingannato le unità cinofile della polizia. La scorsa settimana, complice un’ultima telefonata partita dal telefono cellulare della donna pochi giorni prima della scomparsa, la polizia aveva ripreso le ricerche a Ivrea e nei dintorni, Dora compresa. Alla fine la soluzione del rompicapo è sempre stata vicinissima agli inquirenti. Nelle cantine di quel palazzo dove nessuno si è mai accorto di nulla.

Martedì l’addio a Florica Boicu, uccisa dal marito
Sarà celebrato martedì 28 ottobre, alle 15, il funerale di Florica Boicu, la 31enne uccisa, fatta a pezzi e sepolta in una cantina di via Guarnotta. Poco prima delle 15 di martedì, padre Dumitru Babula, che guida la comunità rumena ortodossa a Ivrea, sarà a medicina legale a Strambino, dove dal 2 ottobre scorso, giorno del ritrovamento, si trova il corpo della donna. Poi il feretro sarà portato nella chiesa dove si celebrano i riti cristiano ortodossi di San Bernardo, per la funzione religiosa. Florica Boicu sarà poi sepolta nel cimitero di Ivrea. La vicenda, terribile, di questa giovane donna, madre di due bambini di 11 e 5 anni, sgozzata e fatta a pezzi dal marito ha molto colpito la comunità romena che si è attivata anche per una raccolta fondi per sostenere i due bambini di Florica, che vivono in Romania, in un piccolo villaggio che si chiama Hlipiceni con la nonna 72enne. Padre Babula ha aperto anche un conto corrente postale: «Ci auguriamo di poter aiutare questi bambini e la nonna, che ha una pensione che è l’equivalente di poco più di 60 euro al mese».
La scomparsa di Florica Boicu era stata denunciata dal marito Jonel Agavriloaei, 43 anni, alla fine di luglio, al commissariato di polizia, dove aveva raccontato che la donna si era allontanata due mesi prima senza spiegazioni e senza dare notizie di sè. Troppe cose, però, non tornavano nel racconto di Jonel e il 27 agosto, quando, per l’ennesima volta, gli agenti erano andati nell’appartamento di via Guarnotta per sentire Jonel, lo avevano trovato morto in un lago di sangue. Suicida con una pistola da macellaio, secondo il medico legale. E il 2 ottobre era poi stata trovata Florica.