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Concetta Marruocco, 52 anni, infermiera, mamma. Uccisa a coltellate dal marito, sotto processo e già sottoposto a divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

Cerreto d'Esi (Ancona), 14 Ottobre 2023


Titoli & Articoli

Cerreto d’Esi, Concetta uccisa dall’ex marito: perché è una tragedia annunciata (il Resto del Carlino – 14 ottobre 2023)
Panariello non poteva avvicinarsi e aveva il braccialetto elettronico (misura cautelare più volte violata), era sotto processo per maltrattamenti in famiglia. La coppia era seguita dai servizi sociali. Il sindaco: “Situazione difficile, ma non ci aspettavamo questo epilogo”
Quindici coltellate inferte al culmine di una lite. E’ morta così Concetta Marruocco, 53 anni, per mano dell’ex marito Franco Panariello, 55 anni, che ha confessato il delitto avvenuto ieri sera a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona. “Volevo solo un chiarimento con lei. Sono stato io a ucciderla”, ha detto, in lacrime, ai carabinieri e al magistrato che lo hanno interrogato. Perché si tratta di una tragedia annunciata? L’uomo, ora in carcere a Montacuto, era già sotto processo per maltrattamenti in famiglia (nei confronti della moglie e della figlia, la quale aveva raccontato al giudice di essere stata sottoposta a violenza sessuale) e lesioni. Aveva un divieto di avvicinamento e indossava un braccialetto elettronico. Allora perché tutto ciò non ha impedito l’ennesimo femminicidio? Non è chiaro ad ora se l’uomo – un operaio metalmeccanico difeso dall’avvocatoRuggero Benvenuto – si sia tolto il dispositivo o se lo stesso fosse malfuzionante (ipotesi inverosimile, in realtà), o se le forze dell’ordine non sia riuscite ad arrivare in tempo una volta ricevuto l’alert.
Quel che è certo, invece, informa una nota dello sportello antiviolenza Artemisia di Fabriano, che aveva preso in carico Concetta Marruocco dallo scorso marzo, è che Panariello “era soggetto a misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura cautelare che più volte era stata violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure più restrittive”.
La situazione della coppia, originaria diTorre del Greco, era nota e definita “molto difficile“, già seguita dai servizi sociali. “Non ci aspettavamo che sfociasse in questi termini – è l’amaro commento del sindaco, Davide Grillini -. Erano state prese tutte le tutele affinché questo non potesse accadere”.
Un malore improvviso, la preoccupazione che saliva dato che qualche mese fa aveva avuto un infarto: così Panariello ieri sera si è recato al pronto soccorso di Fabriano per essere visitato. Dimesso, è tornato nel suo appartamento di Cancelli di Fabriano per poi decidere di uscire ancora e recarsi dalla moglie, nell’abitazione condivisa con la più giovane delle figlie, ancora minorenne. Aveva le chiavi di casa, ha svegliato Concetta e tra i due è scoppiata l’ennesima lite finita nel sangue. L’uomo aveva portato con sé un coltello da cucina. Mentre la moglie Concetta giaceva esanime in un lago di sangue, l’uomo, Panariello ha svegliato la figlia e le ha chiesto di chiamare i carabinieri: “Ho fatto un casino, chiama il 112″, le sue parole.
Dopo l’interrogatorio, è stato accompagnato nel carcere di Montacuto. Il pm Paolo Gubinelli ora lo accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

 

Concetta uccisa a coltellate, il braccialetto era in funzione ma è suonato quando il marito era già in casa (Ancona Today – 15 ottobre 2023)
Madre e figlia avevano entrambe un telecomando che le doveva avvisare se Franco Panariello si avvicinava a meno di 200 metri da loro. Solo un dispositivo si è attivato ma era tardi. Domani l’udienza di convalida del fermo
Un allarme è suonato ma Franco Panariello era già in casa e nella camera da letto della moglie che ha ucciso con almeno 15 coltellate. E’ quanto trapela sull’omicidio di Concetta Marruocco, conosciuta con il nome di Titti, la 53enne di Torre del Greco freddata dal marito, da cui si stava separando, venerdì notte. Il delitto si è consumato in un appartamenti di via don Pietro Ciccolini, attorno alle 3. La vittima, infermiera, e la figlia 16enne che viveva in casa con lei avevano due telecomandi personali, uno ciascuna, che dovevano suonare non appena il marito-padre si avvicinava a 200 metri da loro. Il divieto di avvicinamento che Panariello aveva era infatti per entrambe. Solo un telecomando però si è attivato ma quando il 55enne, sottoposto al braccialetto elettronico, era già dentro casa loro e stava già compiendo il delitto della moglie che lo aveva denunciato nel marzo scorso, dopo anni di maltrattamenti subiti e che riguardavano anche la figlia minorenne (per questo Panariello ha già un processo in corso). Le indagini del delitto sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Fabriano e al Nucleo Investigativo. L’alert sarebbe quindi partito quando era ormai troppo tardi. Da accertare rimane l’impulso sonoro che doveva invece arrivare alla caserma dei carabinieri più vicina a madre e figlia se l’uomo si avvicinava troppo.
Quei due telecomandi sarebbero stati sopra i comodini di Concetta e della 16enne. La minore è stata svegliata dalle urla della donna e quando il padre stava già alle parti finali del delitto. Marruocco attualmente era in aspettativa dal lavoro di infermiera che faceva all’ospedale di Matelica. Insieme alla figlia minorenne era stata quattro mesi in una casa famiglia. I telecomandi sono stati sequestrati. Per domani mattina è stata fissata intanto l’udienza di convalida del fermo per Panariello che sarà ascoltato dal gip alla presenza del suo avvocato Ruggero Benvenuto. Il 55enne, metalmeccanico, anche lui originario di Torre del Greco, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi, dall’uso dell’arma, dal legame di parentela con la vittima, dalla presenza della figlia minorenne e dalla premeditazione. Si trova in carcere a Montacuto. Sempre domani dovrebbe essere affidato anche l’incarico per l’autopsia.

 

 

I funerali di Concetta Marruocco, la 53enne uccisa dal marito. Il vescovo: “Terribile tristezza” (FanPage – 27 ottobre 2023)
L’ultimo saluto nella Chiesa Collegiata di Cerreto D’Esi, Ancona, all’infermiera 53enne uccisa dal marito. “Una terribile tristezza ci ha sorpresi con inaudita violenza e, ora, fa traboccare i nostri cuori di un dolore indescrivibile”, le parole del vescovo Massara.Si sono tenuti oggi, 27 ottobre, nella Chiesa Collegiata di Cerreto D’Esi, in provincia di Ancona, i funerali di Concetta Marruocco, la 53enne infermiere di Torre del Greco uccisa lo scorso 14 ottobre dal marito, Franco Panariello, da cui si stava separando. Nella parrocchia c’era i sindaci del territorio, con in testa il primo cittadino di Cerreto d’Esi David Grillini, istituzioni, associazioni come Artemisia che gestisce un centro antiviolenza, tanti cittadini del luogo e non solo.
Accanto ai tre figli di Concetta, era presente tutta la famiglia della 53enne. “Una terribile tristezza ci ha sorpresi con inaudita violenza e, ora, fa traboccare i nostri cuori di un dolore indescrivibile. L’omicidio di una donna, di una moglie e di una madre che, stavolta, si chiama Concetta, colpita per mano di un uomo che ha compiuto contro di lei un irreparabile ed assurdo gesto di morte”, le parole del vescovo della Diocesi Fabriano-Camerino Francesco Massara.
“Con tutta la sincerità e la delicatezza che il momento richiede, voglio dire che non ho parole all’altezza di tanto dolore. Mi trovo qui con tutti voi, soprattutto con i familiari e i tanti amici di Concetta, innanzitutto per condividere lo strazio di questo tremendo dolore, ma anche per restare al cospetto di questo ennesimo tragico evento del quale, ancora una volta, ci domandiamo il senso e la sproporzione” ha detto il monsignore. E in chiusura ha invocato misericordia per “tutti coloro che sono particolarmente coinvolti in questo dramma, vittime e carnefice, nessuno escluso”.
Concetta è morta lo scorso 14 ottobre. L’uomo che non viveva più con la moglie da alcuni mesi, è entrato nell’appartamento della donna “per parlare”, utilizzando un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso. Una discussione subito degenerata. Tanto che il 55enne, metalmeccanico originario della Campania residente nella frazione Cancelli di Fabriano, ha estratto un coltello da cucina e si è avventato contro la povera donna. Diversi fendenti, una quarantina, che non le hanno lasciato scampo. In casa, vi era anche la figlia minorenne che non ha assistito al fatto di sangue direttamente, pur essendosi svegliata per le urla della madre.

 

Concetta, uccisa dal marito. “Da anni si rifugiava da me per non prendere botte” (il Resto del Carlino – 17 novembre 2023)
In aula il marito (coperto da un paravento), accusato di maltrattamenti. La sorella di Titti: “Franco aveva dato calci a lei e alla figlia minorenne che cercava di difenderla” “Erano anni che si rifugiava a casa mia quando lui la picchiava, anche io ho assistito ad alcuni episodi, con lui che portava la mano al viso per schiaffeggiarla. Mia sorella subiva botte e minacce continue. Non aveva più nemmeno un nome perché lui la chiamava ‘mer…’”.
Ad un mese e due giorni dall’omicidio di Cerreto d’Esi, costato la vita a Concetta Marruocco, per gli amici Titti, ieri è toccato alla sorella Raffaela salire sul banco dei testimoni e raccontare in tribunale, davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi, i fatti per cui il marito della vittima, Franco Panariello, è a processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza sessuale. Un procedimento che era già incardinato prima che l’imputato, difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto, si macchiasse anche del delitto della moglie, avvenuto ad ottobre scorso. Oltre a Concetta i maltrattamenti sono contestati anche sulla figlia minorenne tanto che entrambe sono parte civile nel processo. Morta la mamma la figlia, che ha solo 17 anni, adesso ha un tutore che la seguirà giudiziariamente, l’avvocato Bernardo Becci. Ieri la ragazzina voleva partecipare al processo, dove il padre è stato tradotto dalla polizia penitenziaria e coperto con un paravento per non influenzare le testimonianze dei testi dell’accusa, ma il regolamento del tribunale non lo ha permesso in quanto minorenne.  Ha dovuto attendere fuori dall’aula.
Sua zia Raffaela ha ripercorso gran parte degli episodi di violenza subiti dalla mamma della 17enne. In primis il fatto del 28 febbraio scorso, quello che ha portato Concetta a lasciare poi la casa familiare con la figlia e denunciare il marito facendolo finire a processo.Mia nipote aveva la bronchite – ha riferito Raffaela in aula – poi degenerata in otite. Doveva prendere delle gocce ma mia sorella ha atteso l’arrivo del marito per comprarle. Franco si è opposto, diceva che la figlia era uscita senza cappotto e se l’era cercata quindi non meritava nessun medicinale. Mia sorella il giorno dopo (il 28 febbraio, ndr) è uscita di casa ed è andata in farmacia a prender le gocce. Insieme alla figlia sono venute da me e siamo state insieme fino al pomeriggio. Alle 18 mia nipote mi ha telefonato, sono tornate a casa mia, Franco aveva picchiato mia sorella e dato un calcio alla figlia che cercava di difenderla”.
Nella testimonianza Raffaela ha parlato di un uomo con pessimi rapporti con i figli, alla 17enne che aveva manifestato la volontà di cambiare sesso l’aveva minacciata dicendole “se eri musulmana eri già morta”. Anche a settembre 2022 Titti le aveva prese dal marito “le voleva rompere un bottiglione di vino in testa“. Alla sorella ha confidato che “da un anno e mezzo la costringeva ad avere rapporti sessuali, lui la faceva dormire in un camper“, poi l’avrebbe fatta abortire e non le dava i soldi. “Campava con 20 euro al giorno per fare spesa, pagare utenze e mutuo”. Prossima udienza il 7 dicembre.


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