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Annamaria Ascolese, 49 anni, insegnante. Inseguita dal marito che le spara, muore dopo 5 giorni di agonia

Marino (Roma) , 21 Aprile 2021


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Carabiniere insegue la moglie in casa, le spara e poi si uccide: la ricostruzione della tragedia (Roma Today – 17 aprile 2021)
Il carabiniere Antonio Boccia, suicida ieri pomeriggio nel suo appartamento con un colpo di pistola al petto, ha sparato quattro volte contro la moglie al culmine di un litigio
Annamaria Ascolese lotta tra la vita e la morte. E’ in ospedale la donna ferita dai colpi di pistola sparati dal marito Antonio Boccia, un carabiniere di 57 anni, che l’ha inseguita per il loro appartamento al culmine di una lite e che, dopo la brutale aggressione, si è suicidato nel suo appartamento di Marino con un colpo di pistola al petto. Roma e la sua provincia si macchiano ancora di sangue, quello che racconta una nuova tragedia familiare dopo i casi del Tintoretto, Gallicano nel Lazio e l’Isola Sacra. La storia del comune dei Castelli Romani, però, è un dramma complesso, diverso.
Entrambi originari di Sarno, lui era vicebrigadiere dei carabinieri in servizio presso la direzione centrale del servizio antidroga, lei una insegnante e responsabile del plesso elementare Anna Frank di Frattocchie, nonché impegnata in difesa dei diritti delle donne.  Stando alle testimonianze di amici e vicini di casa – e alla ricostruzione degli inquirenti – fra marito e moglie di Marino ci sarebbero stati invece profondi contrasti. L’ipotesi è che lei voleva lasciarlo e non è escluso che in passato ci fossero stati episodi di violenza.
Annamaria Ascolese, ricoverata in condizioni disperate all’ospedale San Camillo, è stata colpita da tre proiettili che l’hanno trafitta al petto, alla coscia e al braccio. Dalla cucina, dove tutto è cominciato poco dopo mezzogiorno, ha tentato di fuggire, correndo sul balcone dove è però è stata colpita ed è crollata a terra. Il vice brigadiere dei carabinieri, separato da 14 anni dalla prima moglie e padre di due ragazze, forse l’ha creduta morta.
Così è rientrato in casa e si è ucciso. I poliziotti del commissariato di Marino che indagano l’hanno trovato con la pistola d’ordinanza ancora stretta in pugno. Chi abita nella zona ha parlato di una violenta lite, poi degli spari. Quattro in totale. Antonio Boccia lascia due figlie di 21 e 28 anni. Annamaria Ascolese lotta tra la vita e la morte.

Roma, carabiniere spara alla moglie e si uccide: lei stava andando via di casa. Gli amici: «Era ossessivo» (il Messaggero – 17 aprile 2021)
Spara alla moglie e poi si toglie la vita. Lei è in gravissime condizioni, lui muore sul colpo. Tragedia a Marino ieri pomeriggio intorno alle 16. Antonio Boccia, 57 anni, vicebrigadiere dei carabinieri in servizio presso la Direzione centrale servizio antidroga di via Anagnina ha scaricato tre colpi contro la moglie Anna Maria Ascolese, 50 anni, insegnante e responsabile del plesso elementare Anna Frank di Frattocchie (Marino). Poi si è sparato con la stessa arma puntata al cuore.
La donna, raggiunta da due colpi al torace, alla gamba e ad un braccio è stata trasportata in ambulanza fino al campo sportivo di Marino dove ad attenderla per il trasporto urgente al San Camillo c’era un’eliambulanza: i medici stanno facendo di tutto per salvarla. A dare l’allarme al 118 e al 112 sono stati i vicini, che hanno sentito provenire dall’abitazione gli spari e le grida della donna. Quando gli agenti del commissariato di Marino sono arrivati sul posto hanno trovato la donna, tra la porta di casa e la veranda, ferita, riversa in un lago di sangue. Rinvenuto in salone il corpo del militare: per lui non c’è stato niente da fare, l’uomo è morto sul colpo.
Accanto la pistola. La coppia, sposata da 10 anni, viveva in una villetta in via Costacaselle fuori il centro storico del paese. Lui era tornato da una missione proprio qualche giorno fa. Lei era pronta ad andare via di casa: aveva già fatto la valigia e sembra che fosse stato proprio il marito a dirle di lasciare la villetta.
LA RICOSTRUZIONE Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il fatto e i motivi del gesto. Ancora tutto da verificare, ma al momento l’ipotesi più avvalorata è che ad armare la mano del vicebrigadiere sia stata la gelosia. Antonio Boccia, quando ieri è tornato a casa dall’ufficio, ha parcheggiato la sua auto, un Suv, a quasi 20 metri di distanza da casa. C’erano posti anche davanti l’abitazione. Quindi, secondo la polizia, un motivo potrebbe essere che l’uomo aveva qualche sospetto nei confronti della moglie.
A raccontare di come le cose tra i due non andassero più bene anche il trolley trovato vicino all’ingresso e posto sotto sequestro dagli agenti di polizia. «Da qualche mese racconta Roberta, collega ed amica con cui Anna Maria si confidava molto il loro rapporto era cambiato, Annamaria mi diceva che il marito la pedinava, era diventato gelosissimo, le controllava continuamente il telefono».
LA SEPARAZIONE Sarebbe stato proprio lui a volere che la moglie se ne andasse di casa. Da qui la decisione dell’insegnante di fare le valigie e di andare a vivere forse dalla sorella, insegnante anche lei a Marino, alla scuola Primo Levi oppure tornare a Sarno, paese di origine dove viveva ancora la famiglia. «Sarebbe andata da chi l’ospitava». «Antonio non era più lo stesso Roberta descrive come era cambiato negli ultimi tempi il carabiniere da quando qualche tempo fa era morta la zia che per lui era stata come una mamma. Da quel giorno era diventato ossessivo con Anna Maria e lei non ne poteva più».
(di Karen Leonardi)

Morta Annamaria, il marito carabiniere le aveva sparato 4 volte prima di suicidarsi: lutto a Sarno (FanPage – 25 aprile 2021)
Si è spenta dopo diversi giorni di ricovero in ospedale Annamaria Ascolese, la donna di 49 anni ferita con quattro colpi di pistola dal marito Antonio Boccia, carabiniere di 51 anni che poi si era a sua volta tolto la vita con la stessa arma. Dolore a Sarno, dove il sindaco Canfora si è stretto al cordoglio della famiglia. Anche la senatrice Angrisani (M5S) la ricorda: “Era mia concittadina ed amica di famiglia, la ricorderò sempre con affetto”.
Non ce l’ha fatta Annamaria Ascolese, la donna di 49 anni ferita a colpi d’arma da fuoco dal marito Antonio Boccia, carabiniere di 51 anni, che dopo averla gravemente ferita si è tolto la vita con la stessa arma. Ha provato fino all’ultimo a restare in vita, ma dopo cinque giorni il suo cuore ha spesso di battere all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverata dallo scorso fine settimana in condizioni gravissime. Troppo gravi i quattro colpi di pistola che l’avevano raggiunta (due al torace, uno in una gamba e l’altro al braccio).
La coppia viveva a Marino, alle porte di Roma, ma era molto conosciuta a Sarno, in provincia di Salerno, città di origine di entrambi. Ancora ignote le cause dell’omicidio-suicidio: ma tutto lascia pensare ad un rapporto logoro, con lei che avrebbe manifestando l’intenzione di andarsene. Ma gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione tutti i dettagli della vicenda. Dolore e cordoglio a Sarno, dove il sindaco Giuseppe Canfora ha spiegato di aver appreso “con profondo dolore e incredulità la notizia della prematura scomparsa” di Annamaria, esprimendo a nome di tutta la comunità di Sarno il “profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza alla famiglia Ascolese”.
“Esprimo la mia vicinanza alla famiglia di Annamaria Ascolese, mia concittadina e amica di famiglia, vittima di femminicidio”: così la senatrice Luisa Angrisani del Movimento 5 Stelle. “La tragica dipartita di Annamaria mi ha lasciato attonita e addolorata: la sua prematura scomparsa deve farci riflettere sul fatto che la violenza sulle donne è un triste fenomeno che ancora non riusciamo a sconfiggere. Abbiamo il dovere di fare di più per proteggere chi è vittima di violenza. Ciao Annamaria ti ricorderò sempre con affetto”. “Purtroppo è con dolore che apprendo della morte di Annamaria Ascolese”, ha detto Bruno Astorre, senatore e membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico, “Una donna coraggiosa e molto importante per la comunità di Marino che ha lottato come una guerriera dopo essere stata colpita dal marito con un’arma da fuoco, venerdì scorso. Una tragedia che deve far riflettere tutti noi sui crimini di femminicidio che purtroppo”, ha proseguito Astorre, “continuano a imperversare nelle nostre città. Ogni donna che perde la vita per mano di uomo deve farci riflettere su quanto lavoro bisogna ancora fare nel nostro Paese per disinnescare questi comportamenti malati. Mi unisco al cordoglio della comunità”, ha concluso Astorre, “stringendomi alla famiglia in questo momento di grande dolore. La terra ti sia lieve Annamaria, riposa in pace”.


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