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Rosa Alfieri, 23 anni, tabaccaia. Strangolata per essersi ribellata a una violenza sessuale da un vicino di casa

Grumo Nevano (Napoli), 1 Febbraio 2022


Titoli & Articoli

Rosa Alfieri uccisa a Grumo Nevano, trovata morta nella casa di un vicino. Preso Elpidio D’Ambra (Corriere del Mezzogiorno – 2 febbraio 2022)
Quando è stata ritrovata aveva uno straccio in bocca. Il presunto omicida è un inquilino del padre: quando la ragazza è entrata nel portone l’ha trascinata contro la sua volontà nel proprio appartamento
È stato arrestato Elpidio D’Ambra, l’assassino di Rosa Alfieri, 23 anni, trovata morta ieri pomeriggio nella camera da letto di un vicino in via Risorgimento, nella palazzina di famiglia. Una notizia che ha sconvolto Grumo Nevano, la cittadina a Nord di Napoli e ha provocato un’ondata di commenti indignati sui social. Rosa è stata con ogni probabilità strangolata da quell’uomo che un paio di settimane fa si era trasferito nell’appartamento; era stato proprio il padre di Rosa ad affittarglielo, senza immaginare il pericolo. D’Ambra è stato preso a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta. La caccia all’uomo è durata 24 ore. Si è conclusa in serata all’ospedale San Paolo, dove gli agenti di polizia del commissariato di Bagnoli – sul luogo per un altro servizio – hanno catturato il giovane che ha strangolato Rosa avendolo riconosciuto dalle foto segnaletiche. Bloccato dalla polizia, è stato consegnato ai carabinieri che hanno coordinato le operazioni di ricerca e che stanno procedendo con le indagini. In serata D’Ambra è stato interrogato dal sostituto procuratore di Napoli Nord, Patrizia Dongiacomo.
La scoperta dell’omicidio. La giovane assassinata aveva un cencio in bocca, che probabilmente serviva a zittirla, e un brutto segno attorno al collo; per il resto — per esempio se è stata o no violentata — bisognerà attendere l’esito dell’autopsia.
Una palazzina d’epoca, ristrutturata da poco con gusto: qui abitava Rosa, al primo piano, assieme alla famiglia. Lavorava nella tabaccheria di proprietà del fidanzato e del padre di lui, poco distante; anche ieri vi aveva trascorso gran parte della giornata. Nel pomeriggio, dopo le 16, aveva fatto ritorno a casa dopo avere parcheggiato l’auto.
Trascinata in casa. È a questo punto che qualcosa di tragico è accaduto, anche se i carabinieri, che indagano con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, non forniscono dettagli. Sono i vicini di casa, va detto non sempre attendibili, che raccontano. Rosa entra nella palazzina cui si accede attraverso un robusto portone all’antica, fa qualche passo, poi veder sbucare il nuovo inquilino.
Un uomo separato dalla moglie, di cui molti hanno una cattiva opinione, che da un paio di settimane abita lì. L’uomo, il cui nome e la cui foto ieri sera hanno cominciato a circolare sui social in maniera virale, secondo i vicini di casa la afferra e la trascina nel proprio appartamento. Rosa grida, ma lì per lì nessuno si rende conto di quello che sta accadendo: solo più tardi gli abitanti della zona ricollegheranno le grida all’omicidio.
La fuga. Dopo avere strangolato la giovane, l’assassino scappa. In serata si diffonde la notizia di un suo arresto alla stazione di Frattamaggiore, ma gli investigatori smentiscono. Davanti alla palazzina di via Risorgimento si raduna moltissima gente; ci sono scene di sgomento e di disperazione. «Quel porco l’ha uccisa», grida il padre di Rosa, che è in compagnia del fidanzato della figlia e di una sorella di lui. Ci sono le macchine dei carabinieri, della polizia e dei vigili urbani con i lampeggianti accesi; c’è anche un’ambulanza del 118 che però, dopo un poco, si allontana: non serve, purtroppo. C’è il vicesindaco di Grumo e giornalista, direttore di un paio di testate locali, Peppino Landolfo: «A nome dell’amministrazione — dirà più tardi — esprimo il più sentito e profondo cordoglio alla famiglia della vittima. Spero che le indagini possano concludersi in tempi brevi assicurando alla giustizia il responsabile di questo ennesimo femminicidio». E il cerchio intorno a Elpidio D’Ambra si è chiuso 24 ore dopo nel quartiere Fuorigrotta di Napoli.
I social. Rosa Alfieri aveva una pagina Facebook, anche se da poco più di un anno non postava nulla. Il 21 gennaio del 2021 l’ultimo selfie: lei, sofisticata, con un berretto in testa, il cellulare in mano e una scritta: «Guardami».
Tra la gente di Grumo c’è incredulità e rabbia. Per pochissimo tempo, dopo la scoperta del cadavere, era circolata la voce che a uccidere la ventenne fosse stato uno straniero, forse un pakistano: sciocchezze, chiacchiere presto spazzate via. Il vicino di casa, l’uomo arrivato in quella palazzina un paio di settimane fa, è un paesano e questo accresce il dolore. L’auspicio è che presto l’omicida fuggiasco possa essere rintracciato. Si sa chi è, chi frequenta, che passato e che abitudini ha: non potrebbe nascondersi a lungo. Fino a tarda sera carabinieri e polizia hanno fatto posti di blocco e perquisizioni, nella speranza di imbattersi nell’uomo che ha spezzato la vita di Rosa. La caccia all’uomo continua, c’è bisogno anche di un pizzico di fortuna.

 

Rosa Alfieri strangolata con una federa, le parole del papà (“Era seminuda”) e la perizia: “E’ sano di mente” (il Riformista – 28 ottobre 2022)
Rosa Alfieri è stata strangolata con una federa nell’appartamento che il papà aveva affittato a Elpidio D’Ambra, il 31enne reo confesso che avrebbe anche cercato di spogliarla stando a quanto emerso dal racconto del maresciallo dei carabinieri che entrò nel “basso“, lo scorso primo febbraio 2022, dove avvenne il delitto della 23enne che sconvolse la cittadina napoletana di Grumo Nevano.
Nel corso dell’udienza del processo che si sta celebrando davanti alla Corte di Assise di Napoli, il sottoufficiale ha descritto ai giudici il luogo dell’omicidio dove ha eseguito una prima perquisizione in seguito al ritrovamento, da parte del padre, del cadavere di Rosa. Il genitore riuscì infatti ad entrare nel “basso” grazie alle chiavi che aveva un amico di D’Ambra. Una volta dentro – così come riporta l’agenzia Ansa – trovò la figlia a seno scoperto e con i pantaloni ‘non in ordine’. Il maresciallo ha anche detto che il padre di Rosa gli disse che per pudore le abbassò la maglietta: è così infatti che i carabinieri l’hanno trovata all’interno dell’appartamento.
D’Ambra è stato definito “sano di mente” in seguito alla perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto in carcere dopo la richiesta del suo legale Dario Maisto. Venne arrestato il giorno dopo l’omicidio dopo essersi allontanato da Grumo Nevano con un treno partito dalla stazione e arrivato a Napoli centrale. Da lì la corsa in taxi verso il Rione Traiano dove, verosimilmente, ha acquisto della droga che gli ha poi provocato un malore che l’ha costretto a richiedere l’assistenza dei medici del pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di via Terracina, dove è stato riconosciuto e arrestato.

Il padre di Rosa Alfieri: “Non perdonerò mai il suo assassino” (Rai News – 13 aprile 2023)
“Il dolore lo porteremo con noi tutta la vita. Lui dovrà soffrire per sempre”
Vincenzo Alfieri non perdona Elpidio D’Ambra, l’omicida di sua figlia Rosa, strangolata dall’uomo il primo febbraio 2022 per essersi ribellata agli abusi sessuali del suo vicino di casa che l’aveva attirata nel suo mini appartamento di Grumo Nevano (Napoli) con una scusa. “Il dolore per la sua morte resterà sempre con noi”, ha detto il padre della ragazza 23enne.

Funerali Rosa Alfieri, il commovente messaggio della mamma: “Non è un addio, è un arrivederci” (FanPage – 9 febbraio 2022)
Ai funerali della 23enne, uccisa dal vicino di casa lo scorso primo febbraio a Grumo Nevano, la madre ha scritto un messaggio commovente per dare l’ultimo saluto alla figlia.
Circa un migliaio di persone ha affollato l’interno e l’esterno chiesa di San Tammaro Vescovo di Grumo Nevano, questa mattina, per i funerali di Rosa Alfieri, la giovane di 23 anni strangolata da Elpidio D’Ambra, suo vicino di casa, il primo febbraio scorso.
La mamma della ragazza ha voluto renderle un ultimo saluto, scrivendo per Rosa un messaggio commovente, che ha affidato alla voce di un’amica di famiglia che, durante le esequie, è salita sul pulpito e l’ha letto ai presenti:
Amore mio, sento ancora il pianto di quando sei venuta al mondo. Siamo cresciuti insieme, giorno per giorno. La nostra complicità è cresciuta sempre di più, anche se molte volte non eravamo d’accordo. Tu facevi sempre a modo tuo, non ascoltavi mai nessuno. Ma anche se sbagliavi, per me rimanevi perfetta. Rimarrai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Ti amo vita mia. Non ti dico un addio, ma un arrivederci
Tanta commozione ma anche tanta rabbia tra i presenti al funerale di Rosa. All’arrivo della bara bianca in chiesa, la folla numerosa che si trovava tra i banchi e sul sagrato ha urlato “giustizia”. Tantissimi anche i ragazzi, conoscenti e amici della 23enne, che indossavano magliette bianche con il volto di Rosa e che hanno affisso striscioni ai cancelli di ingresso della chiesa, in ricordo di Rosa.
Il suo assassino, Elpidio D’Ambra, 31enne a cui la famiglia di Rosa aveva fittato una casa nel loro stesso stabile, si trova ora in carcere: l’uomo ha chiesto perdono per l’omicidio, asserendo di aver udito alcune voci nella sua testa che gli dicevano di uccidere la 23enne. Per il 31enne sarà presentata una richiesta di perizia psichiatrica.

Funerali di Rosa Alfieri, la ragazza uccisa dal vicino di casa: “Non ti dimenticheremo”(Napoli Tpday – 9 febbraio 2022)
Tante le persone in piazza e sul sagrato. Tanti sono giovani, molte le donne. È una comunità in lutto per la morte della 23enne
Rosa Alfieri non c’è più, ma Grumo Nevano non la dimentica. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino e in tanti hanno riempito la basilica di San Tammaro per rendere l’ultimo omaggio alla 23enne uccisa dal vicino di casa, Elpidio D’Ambra, che l’ha attirata nel suo appartamento, situato nella palazzina di proprietà della famiglia Alfieri, con una scusa, per poi strangolarla. Il 31enne ha poi fatto perdere le proprie tracce prima di essere trovato dalle forze dell’ordine nei pressi dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta.
Funerali. Ad officiare i funerali il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, alle ore 11, con il parroco di San Tammaro, don Carmine, che conosce Rosa da sempre. Tante le persone in piazza e sul sagrato. Tanti sono giovani, molte le donne. È una comunità in lutto per la fine assurda di Rosa Alfieri. “E’ uno dei giorni più tristi per la nostra comunità. Stiamo cercando di stare vicini alla famiglia”, spiega don Carmine ai nostri microfoni. Commoventi le parole delle amiche durante il funerale: “Ci siamo sempre fatte forza per restare assieme. Abbiamo condiviso tante cose e pensare che non possiamo farle più ci fa stare male. Non ti dimenticheremo”.
Gli esiti dell’autopsia: “Non c’è stata violenza sessuale”
D’Ambra, manovale di professione, separato dalla moglie, ha negato che ci sia stata violenza sessuale e ha parlato confusamente di voci che l’avrebbero guidato sino ad uccidere Rosa. Gli esiti dell’autopsia, eseguita ieri, sembrano escludere difatti la violenza sessuale. Il perito, nominato dalla procura di Napoli Nord, ha accertato la presenza di graffi ed ecchimosi sul corpo della giovane, probabilmente causati dalla colluttazione con D’Ambra. Ieri mattina il gip del tribunale di Napoli nord ha confermato l’arresto per il 31enne.
Richiesta perizia psichiatrica. L’avvocato Dario Maisto, che difende D’Ambra, ha richiesto una perizia psichiatrica sul suo cliente, reo confesso. Secondo il legale il 31enne era incapace di intendere e di volere quando ha ucciso Rosa, al termine di una colluttazione.

 


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