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Angela Avitabile, 62 anni, addetta alle pulizie, mamma e nonna. Uccisa a coltellate dal marito, già denunciato, dopo anni di maltrattamenti e minacce

Rimini, 23 Aprile 2022


Titoli & Articoli

Uccide la moglie a Rimini, Angela lo aveva già denunciato: “Ossessionato dal tradimento” (il Resto del Carlino – 24 aprile 2022)
L’uomo, che ha ammazzato la coniuge a coltellate, era in cura al Centro di igiene mentale dell’ospedale Infermi: aveva una sindrome depressiva. Nei suoi confronti, pochi mesi fa, era stato aperto un fascicolo per maltrattamenti in famiglia
Erano sposati da quarant’anni, ma da un po’ di tempo a questa parte lui aveva iniziato a sospettare che lei avesse un flirt con un altro uomo, più giovane di lui, il fratello del genero,
che di tanto in tanto arrivava da Napoli appositamente per incontrarla.
Un’ossessione d’amore che lo rodeva come un tarlo, spingendolo forse – questa è la tesi degli inquirenti – a vedere cose che non esistevano, dubitando senza motivo della fedeltà della compagna. “Mi tradiva da nove anni, l’ho uccisa perché mi aveva dato del ‘cornuto’” ha raccontato agli inquirenti.
Una fissazione,
quella di Raffaele Fogliamanzillo (che ha ucciso la moglie a coltellate), che avrebbe assunto anche dei risvolti patologici, dato che l’uomo era un paziente del Centro di igiene mentale dell’ospedale Infermi di Rimini, che gli aveva diagnosticato una forma di sindrome ansiosa depressiva.
Un disturbo con cui il 62enne conviveva da tempo, anche se negli ultimi mesi i suoi attacchi di gelosia si sarebbero fatti più intensi. L’uomo, tuttavia, stando a quanto riferito dagli stessi parenti, non una sola volta si sarebbe azzardato a mettere le mani addosso alla moglie. A marzo i medici avevano proposto il ricovero in una strutura sanitaria specializzata, ma il trasferimento era stato rimandato.
Un primo campanello d’allarme
c’era stato il 30 settembre scorso, quando la vittima, Angela Avitabile, aveva chiamato i carabinieri nell’appartamento di via Portogallo (video). In quell’occasione Fogliamanzillo avrebbe tentato di afferrarla per la gola, senza però riuscirsi. La cosa era finita lì, ma qualche mese dopo, il 27 febbraio di quest’anno, i militari dell’Arma erano stati nuovamente contattati: stavolta Angela si era sentita male, dopo l’ennesima scenata del marito, ed aveva avuto bisogno di chiamare l’ambulanza. Il giorno seguente si era presentata dai carabinieri per denunciare le minacce ricevute. Minacce estese, a quanto pare, anche ai figli della coppia (tre, tutti maggiorenni), ma mai sfociate in violenza fisica.
Nei confronti del 62enne era stato aperto, d’ufficio, un fascicolo per maltrattamenti in famiglia, e il 4 aprile scorso la donna era stata sentita nuovamente dai militari, ai quali però aveva confermato che da allora il marito non si era più reso protagonisti di episodi di aggressività.
Angela si sentiva al sicuro,
lì vicino alla propria famiglia (sorella e marito abitano nell’appartamento prospiciente a quello della coppia), e per questo non aveva ritenuto necessario il trasferimento in una struttura protetta.
Agli inquirenti, Fogliamanzillo ha raccontato che circa una settimana fa si era sottoposto ad un intervento alla cataratta per risolvere un problema di vista: da quel momento, per lui, era stato un po’ come ‘riaprire gli occhi’ su quelli che lui riteneva essere i presunti tradimenti della coniuge. Venerdì mattina, ha riferito, si era presentato sotto il palazzo dove lei lavorava come donna delle pulizie: da lì, sostiene, avrebbe visto uscire proprio il ‘rivale’ in amore, l’uomo che – a detta sua – avrebbe insidiato la moglie. Circostanza che al momento sembra non trovare alcun riscontro.

Angela Avitabile, i funerali a Rimini. Le lacrime dei figli: “Questo non è un addio” (il Resto del Carlino – 29 aprile 2022)
Tanta commozione in chiesa per la donna di 62 anni uccisa da marito. “Ci hai reso felici. Ci mancheranno il tuo odore, la tua voce, la tua presenza”
Lanterne cinesi e grande commozione per il funerale di Angela Avitabile, la donna di 62 anni uccisa dal marito Raffaele Fogliamanzillo venerdì scorso in una palazzina di via Portogallo a Rimini. La funzione si è svolta nella chiesa Regina Pacis alla presenza di familiari, amici e conoscenti. Sofferto il ricordo dei figli di Angela, affidato ad una lettera che è stata letta sull’altare. “Questo non è un addio. Oggi vogliamo ricordare una donna, un’amica, una madre. Non ci hai mai fatto mancare nulla, eri sempre la prima a spenderti per noi. Ci hai reso felici. Ci mancheranno il tuo odore, la tua voce, la tua presenza. Eri la parte migliore della nostra vita”.

Angela uccisa dal marito con 11 coltellate, il primo fendente le ha quasi staccato la testa (FanPage – 6 luglio 2022)
La perizia medico legale sul femminicidio di Angela Avitabile uccisa dal marito Raffaele Fogliamanzillo nella loro abitazione di Rimini.
Angela Avitabile era in piedi davanti al marito Raffaele Fogliamanzillo quando l’uomo le ha sferrato ben 11 coltellate di cui due potenzialmente letali, una diretta alla carotide assestata con una violenza tale che le ha quasi staccato la testa, e l’altra al cuore.
A queste conclusioni è arrivata la perizia condotta dal medico legale sull’assassinio della 59enne uccisa dal marito la sera del 22 aprile scorso nella loro abitazione di Rimini.
Vittime e marito 62enne erano in cucina in piedi mentre i nipotini dormivano in una stanza vicina, quando al culmine dell’ennesima sfuriata di gelosia, l’uomo ha afferrato un grosso coltello e ha ucciso la consorte prima di costituirsi in Questura.
Secondo la ricostruzione del dottor Filippo Pirani, a cui il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha affidato l’analisi tecnica del femminicidio, la donna avrebbe tentato di difendersi, probabilmente in un gesto istintivo, tentando di afferrare la lama ma ha ceduto di schianto dopo il primo fendente alla carotide. Una coltellata data con terribile violenza a cui è seguita una seconda diritta al cuore e poi altre nove che dimostrano l’accanimento dell’uomo.
Secondo gli inquirenti, un femminicidio il cui movente è da ricercare nella insensata gelosia dell’uomo nei confronti della moglie che lo aveva già portato in passato a gesti estremi di violenza fisica e verbale.
Un altro elemento chiave in vista del processo a carico dell’uomo, che resta in carcere dal giorno del femminicidio, è il suo stato di salute mentale. Fogliamanzillo infatti era da lungo tempo in cura presso il servizio igiene mentale dell’Ausl romagnola che gli aveva diagnosticato una sindrome ansiosa bipolare che lo portava a provare l’insana gelosia per la moglie. I comportamenti nell’ultimo periodo però si erano fatti sempre più preoccupanti tanto che le forze dell’ordine erano intervenute già due volte e l’uomo era finito indagato dalla Procura per maltrattamenti in famiglia.
In una paranoia crescente, era convinto che la moglie lo tradisse e che tutti tramassero contro di lui
. Aveva iniziato a non credere più nemmeno ai figli e spesso a sentire voci inesistenti di uomini provenire dalle stanze in cui era la donna. Su questo punto nei prossimi giorni verrà dato mandato anche a un perito psichiatrico per una relazione sulla capacità di intendere e volere del 62enne.

 


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