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Alessandra Sorrentino, 26 anni, mamma. Uccisa a colpi di forbice dal marito

Palma Campania (Napoli), 2 Luglio 2012


Titoli & Articoli

Marito geloso uccide la moglie a colpi di forbici (Today – 2 luglio 2012)
Ha ucciso la moglie a colpi di forbici per un presunto tradimento. L’omicidio è avvenuto poco prima delle tre del mattino a Palma Campania, in provincia di Napoli.
Il 35enne Giancarlo Giannini ha colpito a morte la donna, Alessandra Sorrentino, casalinga di 26 anni, all’interno della propria abitazione di via Municipio, nel centro della cittadina. Al momento del raptus omicida in casa dormivano anche i due figli della coppia, di 4 e 6 anni. I bimbi, per fortuna, sono illesi e, dopo l’intervento di una pattuglia dei carabinieri, sono stati affidati agli zii della vittima.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, il movente sarebbe la gelosia per un presunto tradimento della donna. L’arma del delitto, un paio di forbici di medie dimensioni, è stata rinvenuta accanto al cadavere in una pozza di sangue sul balcone di casa. Giannini, operaio presso una ditta che si occupa di conserve di pomodori, è attualmente nella caserma dell’arma di Palma Campania ed è ascoltato dal magistrato Raffaele Barella della procura di Nola.

Alessandra e Giancarlo, le ultime ore felici a Capaccio: le foto, i bambini, il pranzo. Poi la notte di sangue (Metropolis Web)
L’ultima giornata «stupenda» l’avevano trascorsa sulla spiaggia di Capaccio Scalo. Lei, Alessandra Sorrentino, 26 anni, con gli occhiali da sole, alle prese con la crema abbronzante e con un fisico da schianto in bella mostra. Lui, Giancarlo Giannini, operaio di 36 anni, intento a scattarle foto a ripetizione. Sono le immagini di una famiglia serena, tutte postate su Internet, perché quando si è felici è giusto che tutti lo sappiano. Era il 24 giugno, così vicino e così lontano al tempo stesso, l’ultima copertina di una storia d’amore sfociata nel sangue.
Alessandra, adesso, non c’è più. Suo marito l’ha uccisa piantandole delle forbici nello stomaco, nel pieno della notte, accecato dalla gelosia al culmine di una lite. I bambini, quelli ritratti anche sulla spiaggia di Capaccio Scalo, due maschietti vispi che giocano a mettersi gli occhiali della loro mamma e che l’abbracciano in una foto toccante, erano a letto. Dormivano. Uno 4, l’altro 6 anni. Al risveglio si sono ritrovati nell’auto dei carabinieri, che li portava lontano dall’inferno. «Dov’è mamma?», hanno chiesto. Quando i riflettori si spegneranno, saranno loro le vittime future di una tragedia che lascia attoniti.
Giancarlo era convinto che sua moglie lo tradisse, era geloso, al punto da perdere la testa. Le ha chiesto spiegazioni, l’ha ferita, e quando lei ha tentato la fuga «non ho più capito nulla»…
«Sei bellissima con questo costume», aveva scritto un’amica sulla bacheca di Alessandra commentando le foto di Capaccio. «Ma dai…», aveva risposto lei, modestamente …
Sembrava perfetto tra loro, e invece, è svanito tutto: felicità, giovinezza, bellezza. Restano l’angoscia, il dolore, una famiglia distrutta, due bambini che non riabbracceranno mai più la loro mamma, che non giocheranno mai più a ricalcare i suoi tatuaggi sulla spalla e sul polpaccio. E resta un uomo solo, Giancarlo, che, dice ai carabinieri, ha «perso la testa per il troppo amore». O almeno, per quello che lui chiama amore. (di Raffaele Schettino)

Omicidio Alessandra Sorrentino, oggi i funerali a Palma Campania (Napoli Today – 6 luglio 2012)
Le esequie alle 17 nella chiesa S.S. del Rosario e del Corpo di Cristo. All’origine della follia del marito che l’ha uccisa lunedì notte, ci sarebbero alcuni messaggi su un social network
Sarano celebrate questo pomeriggio le esequie di Alessandra Sorrentino, la 26enne uccisa dal marito lunedì notte a Palma Campania. I funerali si terranno alle 17 nella chiesa S.S. del Rosario e del Corpo di Cristo.Giancarlo Giannini, operaio 35enne,  avrebbe infatti prima ferito la moglie con un paio di forbici di piccole dimensioni e dopo l’avrebbe finita con un altro paio di forbici più grandi. Un caso che ha scossa la vita della cittadina  e che avrà inevitabilmente anche altre conseguenze riguardanti i due figli piccoli della coppia, di soli 4 e 6 anni.
I militari dell’Arma intanto hanno provveduto a sequestrare il pc della donna. Secondo quanto affermato da Giannini nel corso del primo interrogatorio, a far scattare la follia omicida alcuni messaggi scritti dalla moglie su un social network.

Palma Campania. piange la povera Alessandra Sorrentino (Non Solo Nola – 7 luglio 2012)
Palma Campania. “Tutti colpevoli”. “Nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità per la morte di Alessandra”. Cosi il parroco di Palma Campania, Don Pietro, apre l’omelia durante il rito funebre di Alessandra Sorrentino, la giovane madre ammazzata brutalmente domenica notte dal marito, Giancarlo Giannini, in un raptus di gelosia.
“Non lasciamoci andare a sentimenti di vendetta dice il parroco ma solo la preghiera può non rendere vano il sacrificio di Alessandra”. La chiesa di Santa Rosaria in via Municipio a Palma Campania, a pochi passi dall’abitazione dove Alessandra ha incrociato la follia omicida dell’uomo che aveva sposato, è gremita nonostante il caldo.  Il feretro della 26enne arriva alle 16 in punto dall’istituto di medicina legale del secondo policlinico dove sono stati effettuati gli esami autoptici. La processione di solidarietà e dolore comincia subito.
Tutti, giovani, amici e semplici conoscenti vogliono dare l’ultimo saluto alla povera Alessandra. Ai primi banchi i familiari della vittima, la madre e la sorella di Alessandra. Il pianto della madre è interrotto da una frase comprensibile che nasconde il dolore e rabbia per la morte della famiglia: “se avessi saputo chi era non t’avrei dato mia figlia”. È  chiaro che il messaggio è rivolto a Giancarlo Giannino, l’uomo che ha soffocato la vita alla povera Alessandra. Al termine del rito funebre, il feretro viene portato a spalla all’esterno della chiesa. L’uscita della bara è accolta dagli applausi. Applausi che si ripeteranno quando il corteo funebre di ferma al civico 92 davanti l’abitazione dove si è consumato l’orrendo delitto.
Sul fronte giudiziario dopo la convalida del fermo per omicidio il pubblico ministero Raffaele Barela attende l’esito delle perizie informatiche disposte su pc e cellulari per chiudere l’inchiesta.  La difesa di Giancarlo Giannini punterà la propria strategia sul movente. La scoperta del tradimento come molla che ha fatto scattare la follia omicida di Giancarlo Giannini domenica notte. A scatenare la reazione di Giancarlo Giannini, alcuni messaggi scambiati con il presunto amante ritrovati su profilo Fb di Alessandra.  La prova di un tradimento consumato secondo il marito.  L’uomo, accecato dall’odio per un presunto tradimento e la richiesta di separazione avanzata dalla moglie non esitò ad inveire contro la donna. Colpendola prima con una forbice piccola. Poi con una  forbice più grande che le trafiggerà il petto. Il colpo è mortale. Alessandra si accascia per terra in una pozza di sangue. È un uomo, un vicino di casa che dal balcone si accorge del corpo di Alessandra riverso a terra privo di sensi. Immediatamente viene lanciato l’allarme. Dopo pochi minuti sul posto interviene una pattuglia dei carabinieri della locale stazione. Giancarlo Giannini viene portato in carcere. Choc a Palma per una storia di sangue senza precedenti.
(di Pasquale Napolitano)

Palma Campania. Nel giorno dell’addio ad Alessandra il dolore dei familiari e degli amiciPalma Campania. Nel giorno dell’addio ad Alessandra il dolore dei familiari e degli amici (la Provincia Online – 7 luglio 2012)
E’ il giorno dell’addio. E’ il giorno dell’ultimo saluto alla “Dolce Ale”. La città si ferma alle 17,00 quando il feretro arriva dinnanzi alla chiesa del Santissimo Rosario. Nella bara il corpo è quello della giovane Alessandra Sorrentino, la 26enne uccisa barbaramente dal marito, Giancarlo Giannini, per un «Ti amo» postato su Facebook. Una storia assurda che lascia spazio solo al silenzio. Quello che chiede don Pietro dal pulpito, ma soprattutto quello che all’esterno della chiesa i cittadini e gli amici.
“E’ una vicenda assurda come la si fa a commentare?”. E’ l’interrogativo di Anna “la conoscevo perché abitava di fronte casa mia, la vedevo quando scendeva con i bambini, due tesori, che brutta fine”. Non si sbilancia dal commentare la cruenta morte ma aggiunge “non si può morire in questo modo, imperdonabile”. E’ una città che si chiude. Alla vista della telecamera qualcuno esordisce “venite a riprendere le cose belle di questa città non le cose brutte”.
Ma Palma Campania oggi è vestita di lutto, e gli unici colori sono quelli del rosso. Il sangue di una vittima innocente di appena 26 anni morta per un «Ti amo» sul social network, o il rosso della passione con la quale aveva amato i suoi piccoli figli e lo stesso marito, che per lei invece ha riservato solo la morte. “Nessuno può decidere di togliere la vita di un’altra persona” commentano alcuni ragazzi che dal muretto aspettano che arrivi il feretro di Alessandra. “Era una ragazza solare, una ragazza semplice, impazziva per i suoi figli. Per loro avrebbe dato la vita”. “Ricordo quando era in dolce attesa – racconta in lacrime una sua amica – doveva a tutti costi andare a vedere i negozi di abbigliamento per neonati, era bella e solare, non doveva morire così”. C’è chi poi con cinismo azzarda una sentenza “spero che il marito paghi e si renda conto di quello che ha fatto”. Per altri invece “un amore può anche finire, non so se il loro era finito, ma la gelosia non può rendere un uomo così cieco e mostruoso”. C’è chi si cala nel ruolo e prova ad immaginare il perché un marito sia arrivato a tanto. Ma poi si guardano intorno e esclamano “non c’è nessuna spiegazione e nemmeno nessuna giustificazione”. “Come faranno ora quei due piccoli bambini a rassegnarsi e a vivere una simile tragedia”. Il pensiero va a Christian e Biagio, i figli di Alessandra e Giancarlo. Entrambi non sono stati portati al funerale della madre “troppo strazio hanno fatto bene” commentano. Ma poi dopo tanto parlare , all’interno della chiesa, invece le parole cedono il passo allo sguardo. Gli occhi sono tutti puntati su quella foto: Alessandra con i suoi occhiali da sole, dolce, sorridente, piena di vita e voglia di cavalcare la vita. Quella che per lei però è finita troppo presto. 


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