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Miriana, 11 anni, studentessa. Uccisa a colpi di pistola dal padre, che ammazza anche la mamma e la sorella (strage di Orta Nova)

Orta Nova (Foggia), 12 Ottobre 2019

 


Titoli & Articoli

Strage di Orta Nova, agente stermina la famiglia. L’unico figlio superstite: “Sono sconvolto” (FanPage – 13 ottobre 2019)
Continuano le indagini sulla strage di Orta Nova, in provincia di Foggia, dove Ciro Curcelli, 53enne agente di polizia penitenziaria, ha prima ucciso la moglie e le due figlie di 18 e 12 anni e poi si è suicidato sparandosi con la sua pistola d’ordinanza. È stato sentito dagli inquirenti il primogenito della coppia, Antonio, unico superstite del delitto, che vive a Ravenna: “Non avrei mai potuto pensare a una cosa del genere”.
“Non avrei mai potuto pensare a una cosa del genere, sono sconvolto”. A parlare è Antonio, unico superstite della strage consumatasi la notte scorsa a Orta Nova, in provincia di Foggia: Ciro Curcelli, 53 anni e assistente capo della polizia penitenziaria, prima ha ucciso la moglie Teresa Santolupo, 54 anni, e le figlie, Valentina e Miriana, 18 e 12 anni, e poi si è suicidato sparandosi un colpo alla gola. Solo il suo primogenito, Antonio, 26 anni, è riuscito a sopravvivere alla sua furia omicida. Il ragazzo si trovava a Ravenna, dove da anni lavora in una ditta di facchinaggio, mentre il padre sterminava il resto della sua famiglia. Arrivato nel suo paese natale, ha parlato con gli inquirenti che proseguono le indagini sul delitto, confermando quanto già trapelato dalle testimonianze dei colleghi del killer: Antonio non sembrava depresso, anzi, i suoi erano apparsi sereni l’ultima volta che li ha visti, non c’era nulla che gli facesse percepire una sofferenza in famiglia, altrimenti non avrebbe mai lasciato soli i suoi.
Le sue dichiarazioni saranno utilizzate dagli investigatori per cercare di ricostruire gli attimi immediatamente precedenti la strage di Orta Nova. Il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, ha disposto l’autopsia e accertamenti sui tabulati telefonici. I carabinieri hanno già perquisito l’appartamento, ma non hanno trovato nulla che possa aiutare le indagini, neanche un biglietto che possa spiegare il perché di un gesto simile, probabilmente pianificato da tempo.
Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti, erano le 2:30 della notte tra venerdì e sabato scorsi quando Curcelli si è alzato, ha vagato nella casa di via Guerrieri, ha impugnato la pistola d’ordinanza, si è avvicinato alla moglie e ha aperto il fuoco, uccidendola nel sonno. Stessa sorte è toccata poi alle due figlie, che pure stavano dormendo nella loro stanza. Poi, ha telefonato ai carabinieri raccontando quello che aveva fatto e avvertendo che avrebbe lasciato la porta aperta. Si è steso accanto al cadavere della moglie e si è sparato. Quando i militari sono arrivati sul posto, lui respirava ancora ma è deceduto durante il tragitto in ospedale.
La notizia ha lasciato sotto choc tutto il paese del foggiano, dai vicini di casa a parenti e conoscenti della coppia. “Stavamo insieme da un anno e sette mesi, mi diceva che in famiglia non aveva alcun tipo di problema, era sempre felice”, ha detto il fidanzato di Valentina. Intanto, sindacati di polizia penitenziaria lanciano l’allarme sulle difficili condizioni di lavoro nelle carceri.

Orta Nova: un fiume umano per Teresa, Valentina e Miriana, vittime dell’uomo che avrebbe dovuto proteggerle (L’immediato – 15 ottobre 2019)
Migliaia di persone, fiaccole alla mano, hanno riempito ogni strada di Orta Nova per ricordare Valentina, Miriana e la loro mamma Teresa Santolupo, vittime innocenti della furia omicida di Ciro Curcelli, padre e marito che nella notte tra venerdì e sabato scorso ha sterminato la famiglia. Un fiume umano ha invaso la piccola cittadina dei 5 reali siti. Ultima tappa della fiaccolata dinanzi al cancello di via Guerrieri, dove, al terzo piano di quella palazzina si è consumata la strage. Una mattanza che ha scioccato l’intera nazione. Intanto si attende l’esito delle autopsie: dopo la tragedia, le ragazzine di 18 e 12 anni sono state trasportate a San Giovanni Rotondo, i genitori a Foggia. Nelle prossime ore verrà indicata la data dei funerali.

 

Strage in famiglia a Orta Nova: funerale unico per tutti (La Gazzetta del Mezzogiorno – 17 ottobre 2019)
Il figlio sopravvissuto ha chiesto che tutte e quattro le bare, il padre omicida-suicida, la madre e le due sorelle, stiano in chiesa
Saranno celebrati domani pomeriggio (ore 16:00) nella chiesa Beata Vergine Maria Addolorata di Orta Nova (Foggia) i funerali della famiglia Curcelli: la madre Teresa, le due figlie Valentina e Miriana e il padre Ciro Curcelli. Una decisione, quella di far celebrare le esequie in un’unica funzione, presa – a quanto si apprende – dal figlio Antonio, l’unico sopravvissuto alla strage di sabato scorso quando Ciro Curcelli, assistente capo della polizia penitenziaria, ha ucciso con la pistola di ordinanza, la moglie, le due figlie e poi si è suicidato. L’autopsia è stata compiuta solo sull’uomo. Per la giornata di domani il sindaco Domenico Lasorsa ha proclamato il lutto cittadino invitando: «tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni sociali, culturali ed i titolari di attività private di ogni genere, a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune, anche quali la sospensione delle attività, con esclusione dei servizi indispensabili e obbligatori, durante il corso della cerimonia funebre, dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del territorio comunale, a sospendere le attività didattiche dalle ore 12.00, al fine di consentire agli studenti e al personale scolastico, di prendere parte alla cerimonia funebre».


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