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Giulia, 16 anni, studentessa. Uccisa, insieme alla mamma, a colpi di martello e cacciavite dal padre, che tenta di uccidere anche il fratello (strage di Samarate)

Samarate (Varese), 4 Maggio 2022


Titoli & Articoli

Giulia Maja (Corriere della Sera – 4 maggio 2022)
La figlia Giulia, 16 anni studiava allo scientifico di Gallarate, che dista solo pochi chilometri: molto brava a scuola, e solare come tante ragazzine della sua età.

Il dolore delle amiche “Era brava e amata” (il Giorno – 6 maggio 2022)
Una studentessa amata e apprezzata era Giulia Maja, 16 anni, vittima con la madre Stefania, della strage familiare compiuta dal padre. Giulia frequentava la classe 2 G del Liceo Scientifico a Gallarate. Dall’altro giorno il suo banco è vuoto, gli studenti all’improvviso costretti a misurarsi con la tragedia terribile di cui è stata vittima la loro compagna, com’è già successo purtroppo in altre scuole del territorio in questi tragici primi cinque mesi del 2022 nel Varesotto. Giorni sereni condivisi in classe, tra interrogazioni, compiti, ma anche risate e progetti per le vacanze, già diventati ricordi, giorni sereni che non torneranno perché l’orrore è entrato nella vita di Giulia, il bel volto pulito, illuminato da grandi occhi azzurri, una luce che il padre con un gesto efferato ha spento per sempre.
Ha scritto la scuola “La Comunità dei Licei di Viale dei Tigli, con cuore straziato dal dolore, ti stringe a sé nel ricordo di una studentessa amata e apprezzata. Il tuo prematuro venir meno ci lascia attoniti e increduli, imponendoci un doveroso silenzio per riflettere sul valore della vita e sulla preziosità delle relazioni umane. Con affetto, i tuoi compagni e insegnanti della 2G e tutta la comunità dei licei di viale dei Tigli”. Una tragedia che ha sconvolto i ragazzi e i docenti, che dovranno affrontare insieme con l’aiuto di un supporto psicologico già attivato dall’istituto il percorso per superare questo trauma. Ieri mattina alcune compagne hanno portato in classe un mazzo di fiori, lasciato sul banco di Giulia, studentessa diligente, brava a scuola, adorata dalla mamma, con la quale ha condiviso il tragico destino.

 

Giulia Maja, l’ultimo racconto al nonno: «Papà è venuto a letto e mi ha chiesto scusa» (il Mattino – 7 maggio 2022)
Giulia Maja, la figlia del geometra Alessandro che l’ha uccisa insieme alla madre, prima di morire aveva raccontato al nonno che il padre si era scusato con lei. «È successo qualcosa di strano stanotte, papà è venuto sul mio letto e mi ha chiesto scusa», ha riferito il nonno materno Giulio a La vita in diretta. Una racconto che Giulia avrebbe fatto la sera prima della strage.
Di Alessandro Maja, che ora si trova in carcere a Monza, il padre di Stefania Pivetta dice che «era una persona squisita, specialmente con Giulia, che era sempre abbracciata al suo papà». Ma «in questi ultimi tempi era cambiato radicalmente, parlava poco, insistevamo a dire ‘cosa non va?’ e lui non ci ha mai detto di cosa si trattava».
Come messo due volte a verbale, in principio con un resoconto approssimativo e nella seconda fase fornendo più dettagli, Giulio Pivetta aveva raccolto dalla nipote Giulia una confidenza che confermerebbe la premeditazione della strage. Lunedì sera, il giorno prima del massacro nella villetta a due piani di Samarate, in provincia di Varese, Alessandro Maja aveva avvicinato la figlia, le aveva chiesto scusa senza altro aggiungere, e se n’era andato. L’indomani, Giulia, 16 anni, uccisa dallo stesso Maja insieme alla mamma 56enne Stefania (il fratello Nicolò, 23 anni, è ricoverato in gravi condizioni), ne aveva appunto parlato col signor Giulio, il nonno, domandandogli un parere sui motivi del gesto. Nessuno dei due era riuscito a dare una risposta plausibile, né purtroppo a presagire scenari d’orrore.
Stefania, per la famiglia, non aveva intenzione di separarsi: «Sarei stato il primo con cui si sarebbe confidato, ma – ha detto Mirko, il fratello – non l’ha fatto». Stefania, anzi, aveva chiesto aiuto al padre per capire perché il marito fosse così depresso: «sabato mattina sono andato da loro, non avevo mai alzato la voce, invece mi sono sfogato per capire cosa stava succedendo, ho urlato ad Alessandro di farsi uomo perché aveva due figli e una moglie e lui era immobile, senza dire una parola». Quando Nicolò – il 23enne figlio di Maja unico sopravvissuto alla strage di Samarate – uscirà dall’ospedale, «deve venire a vivere con noi, ci sistemeremo e – ha concluso il nonno – la vita prosegue».


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In memoria di

Oggi Giulia Maja, uccisa dal padre, avrebbe compiuto 18 anni. Il fratello Nicolò “Eri più di una sorella” (FanPage – 18 febbraio 2024)
In esclusiva su Fanpage.it la lettera che Nicolò Maja ha scritto alla sorella Giulia per il suo diciottesimo compleanno: “Non posso fare altro che augurarmi che anche tu e la mamma stiate festeggiando”.
Nicolò e Giulia MajaAvrebbe compiuto 18 anni oggi, domenica 18 febbraio, Giulia Maja, uccisa insieme alla mamma Stefania Pivetta dal padre Alessnadro Maja durante la strage di Samarate, che si è consumata nella notte fra il 3 e il 4 maggio in una villetta in provincia di Varese. L’unico sopravvissuto al dramma è proprio Nicolò Maja, oggi 25enne, che quella notte fu comunque aggredito dal padre, tanto da portarne tutt’ora i segni. Il ragazzo, ai tempi appena uscito dalla scuola di areonatuica, si è recentemente sottoposto a un nuovo intervento chirurgico e si trova in ospedale, dove ha appreso la notizia della confermata condanna, in Corte d’Assise d’Appello, all’ergastolo per il padre Alessandro. In quell’occasione Nicolò aveva detto a Fanpage.it: “La conferma della condanna era quello che speravo, ma sono molto dispiaciuto di non poter essere fuori dall’ospedale il 18 febbraio, per ricordare mia sorella nel giorno del suo compleanno”.
E così Nicolò affida a Fanpage.it una lettera di auguri per Giulia: “Ciao Giulia, oggi é il tuo grande giorno, perché compi 18 anni. Anche se non sei fisicamente qui, sono certo che sei con noi a festeggiare.In questa giornata si fanno sentire più che mai la tua mancanza, la tua allegria e la tua spensieratezza, qualità che ti hanno sempre contraddistinta. Non posso fare altro che augurarmi che anche tu e la mamma stiate festeggiando.Tu eri più di una sorella per me, eri la mia grande amica. Per fortuna ho ancora i bellissimi ricordi del tempo passato insieme e li costudirò con tutto me stesso. Ti sarò grato per tutta la vita per esserci sempre stata.Un bacio a te, che sei sempre accanto a me. Manchi un sacco a tutti! Ciao Giulia e ancora tanti auguri.”