Vincenzo (Enzo) Cosmo Buono, 36 anni, carabiniere, padre. Uccide la moglie incinta e l’amante a colpi di pistola, poi si suicida. Tutto davanti ai figli
Teggiano (Salerno), 12 Giugno 2002
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La tragedia è avvenuta al termine di una lite nel cortile di un palazzo dove i figli della coppia (un bimbo di 9 anni e una bambina di 11) erano stati lasciati dalla mamma nel pomeriggio per giocare con altri bambini. Sabrina Furciniti, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stata raggiunta dall’ex marito nella tarda serata di martedì mentre si apprestava a riprendere i figli per portarli a casa. I coniugi avrebbero iniziato un alterco degenerato dall’arrivo dell’amante della donna. L’appuntato ha allora estratto la pistola d’ordinanza e ha esploso tredici colpi, di cui cinque hanno colpito il rivale e quattro la moglie. Con l’ultimo colpo il carabiniere si è suicidato.
Carabiniere tradito si ammazza dopo aver ucciso moglie e amante (la Repubblica – 13 giugno 2002)
Due figli contesi nella coppia spaccata. L’ affronto gravissimo, per un carabiniere, di avere una moglie che lo tradisce con un ladro d’ appartamenti. Queste le due molle che sono probabilmente scattate nella testa di Vincenzo Cosmo Buono, trentaseienne appuntato dell’ Arma, che ieri ha ucciso la moglie incinta, Sabrina Furciniti, di 29 anni, ed il rivale Vincenzo Durante, di 22, togliendosi poi la vita con un colpo di pistola alla testa.
I suoi figli, due bambini di 9 e 11 anni che si trovavano a qualche metro di distanza, sono stati richiamati dagli spari e hanno visto la madre in un lago di sangue e il padre mentre si accasciava per terra senza vita. Tre morti per una storia di passioni e incomprensioni. Sentimenti incontrollabili, oggi al centro delle conversazioni a Teggiano, piccolo centro della provincia di Salerno. Dove la tragedia che si è chiusa martedì notte viene ora arricchita di congetture sulla vita della famiglia Buono. Il carabiniere chiuso e riservato, la moglie eccentrica e appariscente~ Tutto è successo nel cortile del palazzo di alcuni amici di Sabrina Furciniti, cui la donna aveva affidato i figli per alcune ore. Era andata a riprenderli, quando si è trovata di fronte il marito. È scoppiata una lite che forse avrebbe potuto placarsi, non fosse arrivato l’ amante della donna. È stato allora che l’ appuntato dei carabinieri ha perso il controllo. Pur essendo in borghese e fuori servizio si era portato dietro la pistola d’ ordinanza, che ha puntato contro Durante. Il giovane ha tentato di fuggire ma, ferito al petto e alla testa, è piombato a terra. Ancora spari, tredici, esplosi in diverse direzioni e che avrebbero potuto fare altre vittime innocenti. Due colpiscono la donna che muore in pochi istanti. Poi il suicidio, sotto gli occhi dei figli atterriti. (i.d.a.)