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Valer Ispas Baciu, 45 anni, muratore saltuario, ex pugile dilettante, padre. Strangola l’ex convivente con una sola mano. Accusato di omicidio volontario aggravato viene condannato a 16 anni, ma in Appello il reato viene derubricato in preterintenzionale e la pena ridotta a 9 anni perchè lei soffriva di una patologia a sua insaputa

Ravenna, 2 Aprile 2013

Le ha stretto le mani al collo ma non voleva ucciderla.


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Strangolò e uccise la ex, ma secondo la Corte d’Appello “non voleva”. La condanna scende da 16 a 9 anni. Le aveva stretto il collo per un tempo non sufficiente: la vittima era malata senza saperlo
Le aveva stretto il collo ma senza l’intenzione di ammazzarla. La corte d’Appello di Bologna ha stabilito che quello di Simona Adela Andro, la 35enne infermiera romena uccisa dall’ex fidanzato connazionale nel suo appartamento di Ravenna il 2 aprile del 2013 (vedi articoli correlati), non era stato un omicidio volontario. Per questo per il muratore 47enne Valer Ispas Baciu, tutt’ora in carcere a Modena, il reato – come riportato dai quotidiani – è stato derubricato in preterintenzionale e la condanna è passata dai 16 anni rimediati in abbreviato nel primo grado a 9 anni e quattro mesi. La Procura generale aveva invece chiesto la conferma dell’omicidio volontario, rideterminando la pena in 14 anni. Secondo le indagini dei carabinieri, il delitto era avvenuto verso le 5.30 quando Baciu, lasciato da oltre un anno dalla donna e in procinto di abbandonare l’appartamento tanto che aveva già le valigie pronte in corridoio, spinto dalla gelosia, aveva stretto il collo della donna a livello della carotide per un tempo tuttavia non sufficiente per uccidere una persona sana. Ma la 35enne soffriva di una patologia che nemmeno lei conosceva (la stenosi coronarica): si era così innescato un meccanismo che l’aveva portata alla morte. Lui, probabilmente ubriaco, l’aveva poi ricomposta sul letto, circondata di lumini e vegliata fino all’arrivo, alcune ore dopo, dei militari. (agenzia di Ansa.it)

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Omicidio passionale, Baciu in lacrime davanti al giudice conferma tutto. Omicidio volontario aggravato. Il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Monica Galassi, ha convalidato l’arresto di Valer Ispas Baciu, il 45enne muratore romeno fermato martedì mattina dai carabinieri dopo avere strangolato per motivi passionali la compagna. Omicidio volontario aggravato. Il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Monica Galassi, ha convalidato l’arresto di Valer Ispas Baciu, il 45enne muratore romeno fermato martedì mattina dai carabinieri dopo avere strangolato per motivi passionali la compagna, la 35enne infermiera connazionale Adela Simona Andro, nel loro appartamento di Ravenna. L’uomo, difeso dall’avvocato Francesco De Angelis, ha avuto due crisi di pianto durante l’udienza davanti al giudice.
L’indagato ha ribadito quanto detto nel corso del lungo interrogatorio davanti ai Carabinieri, spiegando di avere agito d’impulso per timore di essere lasciato ma di non avere voluto uccidere la donna. I due non erano ufficialmente sposati anche se stavano assieme da diversi anni tanto che lui parlava di lei come della moglie. Entrambi in Romania hanno un figlio avuto da precedenti relazioni. I due da un anno e mezzo erano andati abitano al secondo piano di un appartamento in via Bozzi, preso in affitto da lei che aveva stipendio fisso.


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