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Umberto Scassillo, 70 anni, operaio in pensione, padre. Uccide la moglie a picconate e si costituisce. Condannato a 18 anni ottiene i domiciliari, ma tenta di uccidere il figlio e la nuora, così torna in carcere. Muore di malattia poco dopo

Torre del Greco (Napoli), 20 Aprile 2015


Titoli & Articoli

Uccide la moglie, i familiari: “Era una persona burbera, ma il gesto è assurdo” (Napoli Today – 21 aprile 2015)
Marito e moglie, lei casalinga, genitori di 4 figli, avevano un rapporto burrascoso fatto di numerosi litigi e di tentativi di separazione. La testimonianza a NapoliToday
Sgomento e commozione a Torre del Greco perl’omicidio della 72enne Ida Fontana, uccisa da una serie di colpi inferti sulla testa dal marito Umberto Scassillo che si è poi costituito ai carabinieri. Si cerca innanzitutto di comprendere le ragioni che hanno spinto il 70enne a compiere tale gesto brandendo, secondo le prime ricostruzioni, un manico di un attrezzo per giardinaggio, al culmine di una lite con la moglie.
L’uomo, operaio in pensione, dopo aver ucciso Ida Fontana, si è presentato ai carabinieri di Torre Annunziata, dicendo “Ho ucciso mia moglie, voglio costituirmi”. Quando i militari dell’arma si sono recati nell’abitazione dei coniugi, il corpo senza vita della donna era sul pavimento della cucina, anche se l’aggressione era iniziata in un’altra zona dell’abitazione, come reso evidente dalle tracce di sangue rinvenute in seguito probabilmente ad un trascinamento del cadavere. Marito e moglie, lei casalinga, genitori di 4 figli, avevano un rapporto burrascoso fatto di numerosi litigi e di tentativi di separazione. Sembra inoltre che una delle giustificazioni che l’omicida avrebbe addotto per l’uccisione della moglie sia stata quella di sentirsi trascurato dai familiari nonostante avesse trascorso una vita di sacrifici e di lavoro. “Non possiamo credere che ciò sia accaduto. Era una persona dai modi burberi ma non pensavamo che potesse arrivare a tanto”, raccontano a NapoliToday i familiari della vittima.

Uccise la moglie a colpi di piccone: progettava di uccidere anche il figlio (Napoli Today – 21 agosto 2016)
Il 71enne stava progettando di acquistare un’arma da fuoco per “punire” il figlio e la nuora
Ancora guai
perUmberto Scassillo, il 71enne, che uccise a Torre Annunziata nel proprio appartamento di via Nazionale, la moglie, Ida Fontana, con un piccone. L’uomo, agli arresti domiciliari, è ora anche accusato di aver architettato l’omicidio del figlio e della nuora. Per tale ragione, la Procura di Torre Annunziata ha chiesto e ottenuto una nuova misura cautelare in carcere per il 71enne. Come riporta Il Mattino, infatti carabinieri hanno scoperto che l’uomo stava progettando di uccidere uno dei suoi quattro figli e la moglie di quest’ultimo.
Per portare avanti tale azione criminosa, Scassillo si era allontanato da casa contravvenendo agli obblighi dei domiciliari, contrattando con alcuni malavitosi l’acquisto di un’arma da fuoco, non andato poi in porto, grazie all’intervento dei militari dell’arma. Alla base dei contrasti dissidi legati all’eredità, secondo quanto trapela.

Torre del Greco, l’uxoricida Scassillo: “Amo i miei 4 figli. Mai cercato di ucciderne uno” (lo Strillone – 21 settembre 2016)
Delitto Ida Fontana. Così ai giudici l’assassino reo confesso, tornato in cella a fine agosto
“Non ho mai provato ad uccidere mio figlio. Io voglio bene a tutti e quattro”. Così oggi, in una dichiarazione spontanea ai giudici, Umberto Scassillo, il 71enne ex saldatore che poco più di quindici mesi fa massacrò col manico di un piccone da giardino la sua consorte, Ida Fontana. Il delitto giunse al termine di una violenta lite, consumatasi tra i due all’interno della loro villetta in via Nazionale. Scassillo, reo confesso, è alla sbarra in Corte d’Assise con l’accusa di omicidio premeditato. L’uomo, difeso dagli avvocati Michele Riggi e Ivanmarcello Severino, dopo il carcere finì ai domiciliari.
MISURA AGGRAVATA. Ma l’uxoricida, il 21 agosto scorso, sarebbe stato pronto ad ammazzare. Di nuovo. Stavolta, vittime designate del suo ‘piano’ – stando alla ricostruzione degli investigatori – uno dei suoi quattro figli e la moglie di quest’ultimo. Secondo le indagini condotte dai carabinieri di Torre del Greco, Scassillo, forse ossessionato dall’idea di dover lasciare i suoi beni in eredità a un figlio che lo “trascurava”, ha iniziato a pianificare il proposito di vendetta. Approfittando della condizione privilegiata degli arresti domiciliari, il 71enne avrebbe così preso contatti con piccoli esponenti della criminalità organizzata. Lo scopo del contatto sarebbe stato l’acquisto di un’arma da fuoco, utile a compiere il duplice delitto. Il sospetto è costato a Scassillo un pronto rientro in cella a Poggioreale.
L’UDIENZA. Per difendersi, Scassillo oggi in aula non ha usato mezzi termini. Il 71enne ha riferito di amare incondizionatamente “tutti e quattro” i propri figli. “Non avrei mai potuto uccidere uno di loro”, ha concluso l’uxoricida. La difesa di Scassillo ha pre-annunciato ai giudici la presentazione di un’istanza di revoca della misura della custodia in carcere. Gli avvocati sperano di riportare l’assassino ai domiciliari.
IL RACCONTO. “Ho afferrato il piccone e l’ho colpita” raccontò in caserma Umberto Scassillo il 20 aprile 2015 alle ore 12, poco dopo aver ucciso la moglie. La sua fu una confessione nitida, fatta ai carabinieri in via Dei Mille indossando pantaloni ancora macchiati di sangue. Il 71enne nascondeva il piccone in camera da letto. Lo usava per coltivare l’orto. “Nove forti colpi, inferti dall’alto in basso con il manico di legno. Politrauma alla testa e al cervello da multiple lesioni” ful’esito dell’autopsia svolta dal medico legale sul corpo della vittima. Sarà proprio il medico ad essere ascoltato come teste nel corso della prossima udienza del processo sul barbaro omicidio.

Uccise la moglie a picconate, muore Umberto Scassillo (Napoli Today – 29 agosto 2017)
L’anziano aveva ucciso la moglie nella loro abitazione a Torre del Greco nel 2015
E’ morto in ospedale a causa di una malattia Umberto Scassillo, autore dell’omicidio della moglie Ida Fontana, nel 2015, uccisa a picconate in cucina nella loro casa di Torre del Greco. Il 72enne si era costituito subito dopo l’omicidio, ammettendo di aver compiuto il folle gesto. “Sono stato io, mi costituisco”, erano state le parole di Scassillo alle forze dell’ordine. L’anziano, condannato a 18 anni di carcere, dopo un periodo trascorso in carcere, era stato assegnato ai domiciliari, in quanto affetto da una grave malattia.  Il decesso di Scassillo è avvenuto nei giorni scorsi, ma solamente oggi è stato reso noto. “Non possiamo credere che ciò sia accaduto. Era una persona dai modi burberi ma non pensavamo che potesse arrivare a tanto”, avevano raccontato nei giorni successivi alla tragedia a NapoliToday i familiari della vittima. I funerali si sono svolti nella chiesa del Buon Consiglio di Leopardi a Torre del Greco.


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