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Stefano Martin, 33 anni, finanziere scelto. Uccide la moglie con un colpo di pistola e poi si suicida davanti all’avvocato della separazione

Lavena Ponte Tresa (Varese), 13 Giugno 2002

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LAVENA PONTE TRESA: Un paese sotto choc (Ticino Online – 14 giugno 2002)

La vittima da qualche tempo si era trasferita a vivere in casa del nuovo compagno a Gentilino, nei pressi di Lugano. L’uomo in passato aveva ricevuto minacce dall’uxoricida.

LAVENA PONTE TRESA – E’ ancora sotto choc il paese di Lavena Ponte Tresa dove ieri sera nell’ufficio dell’avvocato Giuliano Cifarelli, un militare della Guardia di Finanza ha ucciso la giovane moglie con un colpo di pistola mentre stavano ultimando le pratiche per la separazione. La coppia Stefano Martin, finanziere scelto, 32 anni, e Rossella Ferrari, 29 anni, si era sposata in settembre ma ben presto i rapporti si erano incrinati tanto che la ragazza aveva deciso di trasferirsi a vivere con il nuovo compagno, Mohamed Vasuni, egiziano con cittadinanza svizzera e residente a Gentilino, dalle parti di Lugano.
Proprio l’extracomunitario ieri pomeriggio ha accompagnato in via Gibilisco, dove si trova l’ufficio legale, la donna che aveva appuntamento con il consorte. Durante un momento di pausa nel disbrigo delle formalità di rito per la separazione, Stefano ha estratto una pistola e ha sparato a bruciapelo a Rossella. Poi è uscito dalla stanza per rientrarvi qualche attimo dopo, mettersi accanto al corpo della moglie e sparsi un colpo in bocca. Mentre si compiva la tragedia Mohamed, ignaro, attendeva in auto con ancora i sacchetti della spesa appena fatta. Di certo vi erano tensioni anche fra i due uomini e pare che in diverse occasioni Stefano Martin abbia minacciato il rivale in amore. Quanto accaduto ieri sera ha riportato alla mente un’altra recente tragedia famigliare. Pochi mesi fa un operaio di origini comasche e residente ad Abbiate Guazzone, alla periferia di Tradate, uccise la moglie e la figlia a coltellate per gelosia cercando poi, invano, di togliersi la vita.

LAVENA PONTE TRESA: Dramma della gelosia con omicidio e suicidio (Ticino Online – 14 giugno 2002)
Nello studio dell’avvocato in cui erano andati per discutere gli ultimi atti della loro separazione, un uomo uccide a colpi di pistola la moglie e poi si suicida.
Tragedia familiare ieri sera a Lavena Ponte Tresa, piccola località a due passi dal confine svizzero. Un uomo ha ucciso la moglie e poi si è suicidato. La tragedia si è consumata nello studio legale dell’avvocato Giuseppe Cifarelli, poco prima delle venti, dove la coppia si era recata per discutere gli ultimi atti della loro separazione. La coppia si trovava a discutere con l’avvocato Salvina Milone, un’associata allo studio legale. Approfittando di un momento in cui l’avvocato ha dovuto lasciare la stanza l’uomo ha estratto la pistola e ha sparato un primo colpo contro la moglie, la quale è morta immediatamente. A quanto pare il marito sarebbe uscito dalla stanza piuttosto spaventato e dopo aver terrorizzato la segretaria che si trovava nella stanza accanto, è ritornato vicino alla moglie e si è ha puntato la rivoltella contro di sé. La segretaria e l’avvocato Milone, che nel frattempo richiamato dai rumori degli spari era ritornata nell’aula dove aveva lasciato la coppia, sono uscite dallo studio e hanno chiamato immediatamente i carabinieri. L’omicida e suicida è Stefano Martin 33 anni, guardia di finanza di Varese. La moglie è Rossella Ferrari, di 29. La coppia non aveva figli, era sposata da poco, e la loro unione aveva iniziato a indebolirsi quasi subito. Sul posto si è precipitato anche l’avvocato titolare dello studio, Giuseppe Cifarelli. Toccherà ora agli inquirenti diretti dal pubblico ministero Francesco Pagnini fare luce sui lati oscuri della vicenda.

 

Marito e moglie si erano presentati dal legale per discutere la loro separazione. L’uomo ha ucciso la donna prima di suicidarsi
VARESE Tragica fine di una coppia in crisi giovedì sera a Lavena Ponte Tresa, in provincia di Varese. Stefano Martin, 33 anni, militare dipendente dal comando della Guardia di finanza a Varese, e la moglie Rosella Ferrari, 29, che si erano presentati dall’avvocato Salvina Milone per discutere della loro separazione, sono morti dopo che l’uomo ha estratto una pistola e ha sparato al coniuge, per poi uccidersi con la stessa arma con un colpo alla testa. Il fatto è avvenuto intorno alle 19,40 a Lavena Ponte Tresa nello studio dell’avvocato Giuliano Cifarelli. Secondo quanto riferito dalla segretaria del legale, l’avvocato era uscito un attimo dalla stanza dove era a colloquio con i due coniugi quando ha sentito i due colpi. È stata lo stesso avvocato a dare l’allarme chiamando i carabinieri.
UN MATRIMONIO DURATO UN ANNO – Si erano sposati un anno fa, ma il matrimonio non aveva retto, tanto che da alcuni mesi erano separati di fatto. Avevano avviato le pratiche per la separazione consensuale.
Martin è stato descritto dai colleghi e dai suoi superiori come «un bravo ragazzo, tranquillo». La coppia non aveva figli ed era andata ad abitare a Cremenaga, fino a quando lui, dopo la crisi del matrimonio, è tornato a casa sua a Cunardo. L’arma utilizzata sarebbe stata quella di ordinanza del finanziere. Insieme avevano stabilito le regole cui si sarebbero attenuti dopo la separazione: l’atto consensuale era stato perfezionato e firmato, ed era pronto per essere depositato alla cancelleria del tribunale. È stato a quel punto che il legale si è alzata ed è uscita dalla stanza lasciando da sola la coppia. Ha udito una detonazione, seguita subito da un’altra. La morte dei due è stata istantanea. L’avvocato si è precipitata nella stanza e ha dato l’allarme ai carabinieri. «Un atto inspiegabile visto il comportamento del ragazzo in caserma», affermano i finanzieri, compagni di lavoro dell’uomo.

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