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Sergio Maranghi, 86 anni, professore di matematica in pensione, padre. Strangola la moglie. Capace di intendere e di volere, viene condannato a 6 anni e 4 mesi con rito abbreviato, che sconta in una struttura sanitaria

Prato, 12 Settembre 2013

Era molto ansioso per il ritorno a casa della moglie


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La Nazione
Strangolò Grazia Maranghi: “Era lucido quando la uccise”. Il pm ha chiesto 14 anni per il marito Sergio dopo una nuova perizia
Sergio Maranghi è «imputabile». Tradotto in parole povere l’uomo, 87 anni, era capace di intendere e di volere quando un anno fa strangolò sua moglie, Grazia Maranghi Centauro, 81 anni, mentre dormiva nel suo letto. E’ questa la novità emersa ieri nel processo, in rito abbreviato, a carico di Sergio Maranghi accusato di omicidio volontario. Il giudice, Angela Fantechi, ha disposto una nuova perizia e ieri è stato ascoltato il medico. Da quanto è emerso, l’anziano sarebbe stato «lucido e capace di intendere» quando nella notte ha strangolato la moglie nel loro appartamento di via Guasti 8, in pieno centro storico. Un fatto che sconvolse tutti perché Grazia Maranghi era una donna conosciutissima negli ambienti bene della città in virtù delle sue boutique di abbigliamento da signora che fecero epoca negli anni Sessanta non solo a Prato a ma anche a Pistoia e a Forte dei Marmi.
La nuova perizia richiesta dal giudice ha ribaltato il quadro accusatorio: nella perizia disposta un anno fa dal pm, Benedetta Foti, ed eseguita subito dopo il fatto, il medico aveva sostenuto la seminfermità mentale dell’uomo al momento dell’omicidio della moglie. Dopo l’esame del perito ieri in aula, la parola è passata al pubblico ministero per le conclusioni: il pm ha chiesto una condanna a quattordici anni per omicidio volontario in virtù dello sconto di un terzo della pena perché in abbreviato e considerando le attenuanti generiche. L’udienza con l’audizione del perito è stata molto lunga, quindi il giudice ha rinviato il processo con la conclusione del difensore, l’avvocato Cristiano Toraldo del foro di Prato, e per la sentenza alla prossima settimana.

Tv Prato
Condannato a 6 anni di reclusione l’ottantasettenne che strangolò la moglie in via Guasti
E’ stato condannato a 6 anni e 4 mesi con rito abbreviato Sergio Maranghi, l’87enne che un anno fa strangolò la compagna di una vita Grazia Centauro, nel loro appartamento di via Guasti, in pieno centro, dove la donna, 81 anni, era rientrata a seguito di un lungo ricovero in ospedale. Maranghi – dopo una prima perizia che ne aveva stabilito la seminfermità mentale al momento dei fatti -, è stato riconosciuto (da una seconda perizia psichiatrica disposta dal giudice) capace di intendere e di volere ed è stato condannato per omicidio volontario: gli sono state concesse le attenuanti generiche e quelle legate al contesto in cui è maturato il delitto. Le pressanti richieste di aiuto della moglie, legate alle precarie condizioni di salute, avrebbero indotto l’uomo ad uno stato d’ira che lo ha portato a compiere il gesto estremo mentre lei si trovava a letto. Il fatto suscitò scalpore in città, dove la vittima era molto conosciuta per aver gestito boutique di abiti da sposa. Respinta la richiesta della difesa di derubricare l’omicidio in preterintenzionale o in morte come conseguenza non voluta di altro reato. L’avvocato Cristiano Toraldo, che ricorrerà in appello, ha ottenuto comunque il riconoscimento delle attenuanti, che sono valse uno sconto di pena rispetto ai 14 anni di reclusione chiesti dal pm Benedetta Foti. Sergio Maranghi non è sottoposto a misure cautelari e vive in una struttura sanitaria protetta


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