Assassinio di Jenny Cantarero, il sospettato è morto: «Suicidio» (Corriere della Sera – 14 dicembre 2021)
Sebastiano Spampinato, ex della vittima, trovato morto in un casolare. L’arma con sui si sarebbe tolto la vita inviata al Ris che dirà se è la stessa con cui è stata uccisa la ragazza
È stato trovato morto in un casolare abbandonato del rione Campo di mare di Catania Sebastiano Spampinato, il 30enne sospettato del femminicidio di Giovanna “Jenny” Cantarero, la 27enne uccisa a colpi di pistola nella tarda serata del 10 dicembre scorso in una strada della periferia tra Misterbianco e Catania. L’ipotesi privilegiata dagli investigatori è che si sia suicidato con un’arma da fuoco. Sul posto i carabinieri del comando provinciale che indagano sull’omicidio.
Giovanna Cantarero, giovane mamma di una bimba di due anni, è stata uccisa venerdì sera davanti al bar pasticceria di via Nobel in cui lavorava. Stando a quanto riferito dai testimoni, tra cui una donna che era uscita con lei dal bar, la 27enne stava aspettando l’arrivo della madre in macchina per tornare a casa quando è stata avvicinata da un uomo con il volto coperto che le ha puntato l’arma alla testa e ha fatto fuoco. Da subito i sospetti si sono concentrati su Spampinato, con il quale la vittima aveva avuto una relazione burrascosa. L’uomo lavorava in un centro scommesse dell’hinterland etneo. Per domani, giorno dei funerali di Giovanna Cantarero, il sindaco del capoluogo enteno, Salvo Pogliese, ha disposto il lutto cittadino.
La conferma: suicidio. Si è suicidato sparandosi alla tempia Sebastiano Spampinato, 30 anni, il cui cadavere è stato trovato stamane in un’abitazione disabitata dal villaggio Campo di mare, nella periferia Sud di Catania. Era l’unico indagato per l’omicidio di Giovanna Jenny Cantarero, 27 anni. L’uomo non ha lasciato alcun biglietto per spiegare i motivi del suo gesto. La pistola con la quale si è ucciso sarà inviata al Ris di Messina per gli accertamenti balistici e per accertare se sia la stessa arma con la quale è stata uccisa la ragazza.
Catania, trovato morto il 30enne che avrebbe ucciso Jenny Cantarero (La Presse – 14 dicembre 2021)
Sebastiano Spampinato aveva 30 anni: l’ipotesi è che si sia suicidato con un’arma da fuoco. Disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso
La 27enne è stata freddata a colpi di pistola nella tarda serata del 10 dicembre scorso in una strada di Lineri, frazione di Misterbianco nel Catanese. L’ipotesi è che il 30enne si sia suicidato con un’arma da fuoco. Spampinato, che era sposato, aveva da poco interrotto una burrascosa relazione che aveva avuto con la 27enne. Ultras del Catania calcio, era impiegato in un centro scommesse in un paese della provincia etnea ed era incensurato. Di lui non si avevano notizie dalla sera del femminicidio.
La sera del 10 dicembre, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Spampinato avrebbe aspettato Jenny fuori dal panificio di Lineri dove lavorava. La vittima era uscita intorno alle 21.30 con una collega e aspettava la madre, che avrebbe dovuto accompagnarla a casa in auto dalla figlia di 4 anni, avuta da una precedente relazione. Ma non ha fatto in tempo. L’uomo, con il volto nascosto da un casco integrale, le si era avvicinato e le aveva sparato ripetutamente con una pistola da una distanza ravvicinata. Alcuni colpi avevano ferito la giovane donna al volto, sfigurandola. Non si sa ancora se l’arma utilizzata per l’agguato sia la stessa trovata accanto al corpo senza vita del 30enne…