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Salvo Patinella, 41 anni, operatore sociosanitario. Uccide la ex a colpi di bisturi, lo annuncia su fb e si suicida. Folla ai suoi funerali

Villabate (Palermo), 16 Dicembre 2022


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Omicidio-suicidio a Villabate, il post d’addio su Facebook: “Ti chiedo scusa, eri la mia principessa…” (Palermo Today – 16 dicembre 2022)
La lunga lettera che Salvo Patinella ha lasciato prima di uccidere la compagna, Giovanna Bonsignore, e togliersi la vita: “Ho fatto tutti i sacrifici possibili ma solo all’idea di avervi perso soffrivo maledettamente”. Il rammarico dell’amico che ha allertato i carabinieri: “Purtroppo non ho fatto in tempo”
Chiedo in ginocchio umilmente scusa a Dio e a Carlotta, sei stata come una figlia per me”. Inizia così il messaggio d’addio di Salvo Patinella, l’uomo di 41 anni che la scorsa notte ha ucciso la compagna, Giovanna Bonsignore di 44 anni, togliendosi poi la vita. Su Facebook l’uomo, che con la donna aveva una relazione da 7 anni, lascia una lettera che anticipa e motiva il gesto. Un amico di Patinella ha subito percepito il pericolo e dopo aver letto il post ha immediatamente contattato i carabinieri. “Ma evidentemente – dice rammaricato a PalermoToday – non ho fatto in tempo”.
Ecco il testo integrale del post: “Ti chiedo scusa per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti ma è lo stesso dolore che io sto provando da un mese circa, non riesco più a dormire, più a mangiare, consapevole che l’avrei provato per tutta la vita, arrivando alla follia senza mai darmi una spiegazione per la perdita del mio unico amore meraviglioso tesoro mio Giovanna, la mia principessa, il mio universo, il mio tutto, di te Carlotta cresciuta come una figlia, della mia casa, eravate la mia famiglia. Chiedo scusa ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene. Nonostante il gesto atroce che io sto per compiere. Per colpa di un’applicazione: da circa un anno che sei totalmente cambiata, sei andata alla ricerca di tentazioni, da un anno che subisco la tua assenza, il tuo continuo cantare mattina, pomeriggio e notte, le tue video chiamate con altri, mettendo sempre da parte me, cercando sempre di più. Da tutti mi sarei aspettato un tradimento alle spalle ma non da te, per la seconda volta”.
Ho donato tutto me stesso a voi due Giovanna cuore mio e Carlotta, dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutto quello che abbiamo fatto per avere un figlio, ho fatto tutti i sacrifici possibili ma solo all’idea di avervi perso, solo all’idea che tu Giovanna amore della mia vita, ti sentivi con un altro uomo, mentre stavi con me, ti controllavo il telefono e vedevo di nascosto le chat, le foto che prima inviavi solo a me e le canzoni che gli dedicavi, soffrivo maledettamente”.
“Per tutto ciò che probabilmente hai già fatto o avresti potuto fare, le stesse cose che hai fatto con me, con un altro uomo, mi  fatto letteralmente squilibrare. Da buono uno purtroppo diventa cattivo, non auguro a nessuno di cadere nel dolore, nella mia depressione, sentirsi contorcere le viscere, sentirsi considerato estraneo, sentirsi buttato fuori di casa. Cos’è il coraggio? Ognuno di noi a modo proprio ha il suo coraggio, specialmente nei confronti delle persone comuni come noi, solo il creatore può giudicare il coraggio, solo lui può giudicare cos’è giusto e cosa non lo è. Vi chiedo a tutti umilmente persono, ma non ce l’ho fatta. Perdonatemi”.

 

Partinico, folla ai funerali del killer di Giovanna Bonsignore (Giornale di Sicilia – 20 dicembre 2022)
L’arciprete Salvia nell’omelia: «Nessuno si permetta di giudicare». Anche un cuscino di fiori sulla bara di Patinella
Folla nella chiesa Madre di Partinico dove si sono celebrati i funerali di Salvo Patinella, il 41enne che ha ucciso l’ex compagna Giovanna Bonsignore nella sua casa di Villabate e poi si è tolto la vita. Nell’omelia l’arciprete, monsignor Salvatore Salvia, ha ricordato l’essenza dell’essere cristiani. Di fronte a chi ha espresso dubbi sull’opportunità di svolgere una funzione religiosa per un uomo che ha ucciso e si è suicidato lui ha detto: «Nessuno si permetta di giudicare. Non sappiamo qual è il mistero della mente umana. Capisco il dolore dei genitori e dei familiari, colpiti duramente due volte per come è maturata la tragedia».
Sopra la bara, un cuscino di fiori, un altro ai piedi. Ieri la procura di Palermo ha disposto la restituzione della salma di Salvo Patinella alla famiglia a Partinico.


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