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Salvatore Staltari, 70 anni, ex musicista, elettricista manutentore disoccupato, padre. Pregiudicato. Spara alla moglie e alla figlia quindicenne, poi si suicida (strage di Carpiano)

Carpiano (Milano), 22 Agosto 2021


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Carpiano, omicidio-suicidio nel Milanese: uccide la moglie e la figlia minorenne e si toglie la vita
L’uomo aveva problemi di depressione. Ha chiamato i soccorsi prima di suicidarsi. Le vittime avevano 41 e 15 anni. La famiglia stava vivendo difficoltà economiche
La telefonata al 118: «Ho ucciso mia moglie e mia figlia, ora mi tolgo la vita». Una volta giunti nell’abitazione lungo la strada provinciale 40 di Carpiano, piccolo comune a sud di Milano da cui proveniva la chiamata, i soccorritori hanno purtroppo dovuto constatare che quello che diceva l’uomo era vero. Sul posto c’erano i cadaveri di tre persone: il 70enne italiano Salvatore Staltari, la moglie di questo, la 41enne di origini filippine Catherine Panis e la figlia della coppia, una studentessa di soli 15 anni, Stefania Staltari. Il dramma è avvenuto nella casa di famiglia a Francolino, minuscola frazione di Carpiano, poco distante da Melegnano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sano Donato Milanese, si è trattato di un doppio omicidio, a cui è seguito il suicidio del 70enne, che ha utilizzato una pistola detenuta irregolarmente.
L’uomo avrebbe lasciato un testo, nel tentativo di dare una spiegazione al gesto criminale, su cui i militari stanno facendo accertamenti. Agghiacciante il contenuto: Staltari avrebbe scritto di dissidi con la coniuge, e di essere stufo di lei, aggiungendo che la figlia sarebbe stata «troppo giovane» per restare da sola. Dalle prime indagini è emerso che la famiglia stava attraversando difficoltà economiche, ad aggravare un contesto di fondo già disagiato. Il 70enne, che ha vecchi precedenti penali, sarebbe stato inoltre afflitto da problemi di depressione, anche se non ancora accertati da uno specialista o da qualche servizio sociale. L’indagine è coordinata dalla Procura di Lodi.
«Era una situazione che non conoscevamo, perché non ci sono stati particolari contatti con il Comune, nel senso che non c’è stato alcun tipo di situazione che possa esserci invece per altri soggetti un po’ più sotto l’occhio dei servizi sociali», ha dichiarato all’Adnkronos il sindaco di Carpiano Paolo Branca, che domani si confronterà con la responsabile dei servizi sociali dell’amministrazione per «fare il punto e riuscire a comprendere meglio se ci siano state delle difficoltà».

Carpiano, uccise nel sonno e vegliate sette ore dal marito e padre omicida
La sequenza, dimostrata dall’autopsia, avvalora l’ipotesi della premeditazione
I cadaveri della moglie e della figlia nel letto a castello, nella stanza della 15enne. Per sette ore l’uomo che le ha ammazzate con un colpo di pistola alla testa, Salvatore Staltari, è rimasto da solo in casa a Carpiano, nel Milanese, in una veglia attraversata da pensieri e deliri impossibili da immaginare.
Poi, attorno alle 14 di domenica, ha preso il telefono e ha chiamato i carabinieri: “Le ho uccise”. Subito dopo ha impugnato la pistola e si è sparato, togliendosi la vita. Una sequenza agghiacciante ricostruita dall’autopsia eseguita ieri all’Istituto di Medicina legale di Pavia sulle salme di Staltari, della figlia Stefania e della moglie, Catherine Panis, 42 anni.
Le due donne sono state uccise nel sonno tra le 6 e le 7 del mattino, mentre il 70enne Salvatore Staltari si sarebbe tolto la vita circa 7 ore dopo. Il medico legale ha confermato come causa del decesso colpi di arma da fuoco sia per madre e figlia trovate dai carabinieri nel letto a castello della piccola stanza (la figlia sopra, la madre nel letto sotto), che per il marito e padre omicida, il cui corpo era accasciato accanto al letto della moglie. La diversa decolorazione del corpo dopo la morte, a causa della stasi del sangue non più pompato dal cuore, ha evidenziato tempi diversi tra i decessi.
Una dinamica che conferma l’ipotesi di un omicidio pianificato, non frutto di un raptus o di un litigio finito nel sangue. Catherine Panis e la figlia erano appena tornate da una vacanza in Toscana, mentre l’uomo era rimasto a Carpiano. Ha atteso che si addormentassero, ha lasciato trascorrere la notte e poi, all’alba, ha afferrato la pistola detenuta illegalmente e ha fatto fuoco, cancellando per sempre, in pochi secondi, due vite.


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