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Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, sposato e padre. Uccide l’amante massacrandola con un tubo. Condannato a 30 anni con rito abbreviato

Cirò Marina (Crotone), 8 Marzo 2017


Titoli & Articoli

Omicidio Lettieri: “Ho ucciso Antonella perché mi ricattava, voleva dire a tutti della nostra storia” (FanPage – 24 aprile 2017)
Dalla confessione di Salvatore Fuscaldo, il bracciante arrestato per l’omicidio della vicina, emergerebbe il movente: “Antonella mi chiedeva soldi per non rivelare la nostra relazione”. La sua confessione, che scagiona la moglie e il fratello, però, non convince del tutto gli inquirenti.
Dalla lunga confessione di Fuscaldo sarebbe emerso il movente del barbaro assassinio di Antonella Lettieri, uccisa a 38 anni nella sua casa a Cirò Marina. Nel carcere di Castrovillari in cui è recluso dal giorno dell’arresto – come riporta Velevet News – l’agricoltore ha detto di aver ucciso la commessa al culmine di una lite scoppiata per l’ennesima richiesta di denaro della donna, che – secondo la versione resa dall’uomo, priva per ora di conferme –  lo ricattava in cambio della promessa di non fare parola della loro relazione clandestina. Una relazione che, sempre secondo l’assassino della donna, durava da 7 anni all’insaputa della moglie. L’uomo ha specificato di aver agito da solo, escludendo il concorso della moglie Cristina Avena e del fratello Cataldo Fuscaldo. Gli inquirenti valuteranno la credibilità della versione di Fuscaldo che così ha ricostruito il femminicidio avvenuto la sera dello scorso 8 marzo.
La ricostruzione. Salvatore Fuscaldo ha raccontato di aver afferrato con una mano il “tubo dell’acqua”, recuperato nella casa della vittima dove da poco era stato effettuato un intervento di ristrutturazione e di aver impugnato un coltello a serramanico , reperito anche questo sul posto, con l’altra mano. Così armato si sarebbe avventato contro Antonella. Una versione che solleva non pochi dubbi, fra cui quello della verosimiglianza di un’aggressione perpetrata a due mani con due armi diversi. Non si può escludere che due persone abbiano massacrato la ragazza, l’una sfondandole il cranio con il tubo, l’altra infierendo sul suo corpo con il coltello. Dopo il delitto il bracciante si è disfatto degli abiti insanguinati e le armi lanciandoli dal finestrino della sua auto. Una volta rientrato a casa – come testimoniato dai figli – si sarebbe messo tranquillamente a guardare la TV. Solo l’indomani, secondo la versione fornita agli inquirenti, sarebbe tornato nel vigneto dove aveva abbandonato le prove del delitto per bruciare gli indumenti e sotterrare le armi.

Omicidio Lettieri, Fuscaldo condannato a 30 anni di carcere (Gazzetta del Sud – 17 gennaio 2018)
Trent’anni di reclusione ha inflitto il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Crotone, al 51enne di Cirò Marina Salvatore Fuscaldo, accusato dell’omicidio della 42enne commessa e vicina di casa, Antonella Lettieri.
Intorno alle 15,30 il giudice Francesca Familiari ha emesso dopo una camera di consiglio durata due ore e mezza circa, la sentenza di primo grado del procedimento scaturito dalla morte della 42enne, barbaramente uccisa la sera della festa della donna lo scorso 8 marzo, nella sua casa di Via Cilea, a Cirò Marina.
Una condanna a trent’anni per l’imputato, giudicato col rito abbreviato, aveva chiesto stamattina il pubblico ministero Alfredo Manca, che ha coordinato le indagini sul delitto. Indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e dagli investigatori del Comando provinciale dell’Arma, che si sono avvalsi del supporto scientifico dei Ris di Messina. Salvatore Fuscaldo, in carcere a Castrovillari dal 16 marzo scorso e reo confesso del delitto, è stato assistito nel procedimento dall’avvocato Francesco Amodeo.
Parti offese nel procedimento sono state le sorelle della commessa uccisa: Caterina, Rosa, Nadia, Rita e la gemella Silvia Lettieri, proprietaria, con il marito, del minimarket nel quale lavorava Antonella. I familiari della vittima sono stati assistiti dall’avvocato Mariano Salerno.
A Fuscaldo la Procura della Repubblica di Crotone contestava l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. Per gli investigatori l’omicidio di Antonella Lettieri sarebbe stato causato dall’intenzione della commessa quarantaduenne di accettare la corte di un suo assiduo corteggiatore, un suo coetaneo; Fuscaldo nel passato benchè sposato, pare avesse avuto una relazione con la commessa che era la migliore amica della moglie Caterina.
Il giorno prima del delitto, in occasione del compleanno di Antonella, uno giovane interessato sentimentalmente alla commessa, le inviò un mazzo di fiori. Quel gesto avrebbe provocato una gelosia feroce e cieca in Fuscaldo che, in possesso delle chiavi della casa di Antonella, avrebbe atteso che la donna rientrasse dal lavoro dopo le 21 dell’8 marzo, per ucciderla, sferrandole più di venti fendenti con un coltello mai ritrovato e 30 colpi in testa con un tubo di metallo.

Omicidio Antonella Lettieri: confermata la condanna a 30 di reclusione per Salvatore Fuscaldo (WeSud – 1 febbraio 2019)
Confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro la condanna a 30 di reclusione per Salvatore Fuscaldo, il bracciante 50enne di Ciro’ Marina, reo confesso dell’omicidio di Antonella Lettieri, uccisa l’8 marzo del 2017, all’interno della sua abitazione. La Corte d’Appello di Catanzaro ha così accolto la richiesta del Procuratore Generale confermando la condanna che era stata inflitta in primo grado. Fuscaldoera stato processato e condannato dal giudice dell’udienza preliminare di Crotone con il rito abbreviato per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.
Antonella Lettieri, commessa di 42 anni, venne uccisa nella sua casa di via Cilea la sera dell’8 marzo; il corpo senza vita della giovane donna venne ritrovata la mattina del 9 marzo dal fratello, allarmato perché non si era presentata al lavoro, riversa in una pozza di sangue nella sua casa, in zona Sante Croci.Antonella Lettieri, infatti, venne uccisa con venti colpi alla testa sferrati con un tubo di ferro ed undici coltellate al corpo.  Fuscaldo, una volta rinchiuso nel carcere di Castrovillari, il 16 giugno scorso, confessò di aver ucciso la giovane donna.
Tra la donna e Fuscaldo, regolarmente sposato, c’era una relazione che Antonella Lettieri, secondo quanto é  emerso nel corso del  processo, avrebbe voluto troncare. Il bracciante, nel confessare il delitto, si é difeso sostenendo che la donna lo ricattava ma a scatenare il suo raptus – ha sostenuto la pubblica accusa – sarebbe stata la gelosia. Un omicidio, quello di Antonella Lettieri, che ha sconvolto l’opinione pubblica e richiamato l’attenzione dei media nazionali.

Antonella Lettieri uccisa l’8 marzo, processo da rifare per Salvatore Fuscaldo (QuiCosenza – 14 febbraio 2020)
Il processo dovrà essere rifatto davanti ad una Corte d’assise d’appello bis, ma solo nella parte riguardante l’aggravante della premeditazione e della valutazione dell’ammissione di un teste escluso nel giudizio abbreviato
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 30 anni di reclusione di un anno fa e della Corte d’assise d’appello del capoluogo a carico di Salvatore Fuscaldo, il bracciante agricolo 51enne che ha confessato di aver ucciso la sera dell’otto marzo del 2017 Antonella Lettieri. In primo grado Fuscaldo era stato condannato a 30 anni su richiesta del sostituto procuratore di Crotone Alfredo Manca, che aveva condotto anche l’indagine lampo. Il difensore di Fuscaldo aveva chiesto la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale sentendo un fratello dell’imputato e il noto criminologo Sergio Caruso ma la Corte d’assise d’appello l’aveva respinta. La richiesta stavolta è stata accolta e la Procura generale nonchè l’avvocato di parte civile, Mariano Salerno, hanno chiesto la conferma della sentenza, mentre la difesa ha insistito nella richiesta di esclusione delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà.

Omicidio Antonella Lettieri, confermata la condanna a 30 anni per Salvatore Fuscaldo (WeSud – 4 dicembre 2020)
La Corte di assise di Appello di Catanzaro ha nuovamente confermato la condanna a trenta anni di reclusione per Salvatore Fuscaldo, il bracciante 54enne di Cirò Marina reo confesso dell’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni assassinata il 7 marzo del 2017. I giudici erano stati chiamati ad esprimersi nuovamente sul caso dopo che la Cassazione, esaminando la sentenza di giorno 1 febbraio della Corte di assise di Appello, aveva ritenuto di rinviarla per quanto riguardava l’aggravante della premeditazione. Nella nuova sentenza, la Corte, presieduta dal giudice Gabriella Reillo, ha riconfermato totalmente il giudizio di primo grado emesso dal gup di Crotone il 17 gennaio 2018 che teneva conto di tutte le aggravanti della premeditazione e della crudeltà che erano state ipotizzate dal sostituto procuratore dell’epoca Alfredo Manca. Antonella Lettieri venne uccisa il 7 marzo di 3 anni fa nella sua abitazione in via Cilea a Cirò Marina con almeno una ventina di colpi alla testa sferrati con un tubo di ferro ed undici coltellate al corpo. L’indagine è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina guidati dal capitano Alessandro Epifanio, con l’ausilio del Ris di Messina. L’uomo fu fermato il 16 marzo e, davanti ad una folla inferocita, portato in prigione. Circa un mese dopo, il 21 aprile, di fronte alle evidenze delle prove raccolte contro di lui, il bracciante confessò di essere il colpevole dell’omicidio della donna con la quale aveva una relazione.


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