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Robert Kerer, 58 anni, padre. Uccide la moglie a coltellate. Condannato con rito abbreviato a 16 anni poi ridotti a 15 in appello

Bressanone (Bolzano), 20 Aprile 2018


Titoli & Articoli

Trovata morta in casa dai figli, il marito: «Sono stato io» e tenta il suicidio (il Gazzettino – 21 aprile 2018)
Il cadavere di una donna di 57 anni, Monika Gruber,  è stato scoperto questa notte in un appartamento del centro di Bressanone. Non si esclude l’omicidio. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri e le squadre per le investigazioni scientifiche. La salma, che presenta ferite da arma da taglio, è stata rinvenuta in un appartamento in via Alta Angelo Custode, a pochi passi dal centro storico.
«Sono io l’assassino di mia moglie». È quanto ha scritto in tedesco su un foglietto, trovato nella sua giacca, il marito della donna. L’uomo – si apprende dagli investigatori – è stato trovato la scorsa notte nei pressi della stazione in stato confusionale. Presentava varie ferite sul corpo e non si esclude che avesse in mente di togliersi la vita gettandosi sotto un treno. Davanti agli inquirenti, l’uomo si è comunque avvalso della facoltà di non rispondere e il gip ha convalidato l’arresto. L’omicidio è avvenuto alcuni giorni fa. Ieri sera i due figli si sono recati nell’appartamento dei genitori e hanno trovato il cadavere sul letto matrimoniale con diverse coltellate in prossimità della gola. I figli – si è appreso avrebbero poi chiamato il padre che avrebbe risposto «sto cercando di raggiungere vostra madre». La donna uccisa nel suo appartamento a Bressanone è Monika Gruber, di 57 anni. Nel carcere di Bolzano si trova attualmente suo marito Robert Kerer, di 58 anni.

Omicidio Monika Gruber, 16 anni al marito Robert Kerer (la voce di Bolzano – 22 ottobre 2019)
E’ stato condannato a 16 anni di reclusione con il processo abbreviato Robert Kerer, marito e assassino reo confesso di Monika Gruber. Nell’aprile 2018, il brissinese ha ucciso nel sonno la moglie 57enne nel loro appartamento del rione Stufles. Il 59enne ha beneficiato delle attenuanti a causa di problemi psicologici. Dopo l’omicidio, si dice che l’uomo abbia tentato più volte di togliersi la vita. Come movente per l’atto sono stati portati a giustificazione i debiti e la malattia della moglie. Al momento del pronunciamento della condanna, l’imputato si è scusato con i suoi figli in aula.

 

Uccise la moglie a coltellate, condannato a 15 anni in appello (Alto Adige – 29 luglio 2020)
Robert Kerer, il brissinese di 59 anni che il 20 aprile 2018 uccise la moglie Monika Gruber, di 57 anni, con diverse coltellate alla gola, è stato condannato in appello a 15 anni di reclusione. Si tratta di una pena concordata tra la difesa (avvocati Tonon e Oberarzbacher) e la Procura generale, ed è stata accolta dalla Corte d’assise d’appello, saltando così il vero e proprio processo. In questo modo è stata ridotta di un anno la condanna nei confronti di Kerer, che sta attualmente scontando la pena in carcere a Bolzano. In primo grado l’imputato era stato condannato a 16 anni per omicidio premeditato aggravato. In quel caso aveva ottenuto lo sconto di un terzo della pena grazie al rito abbreviato, ed il giudice era partito da una pena di 24 anni, mentre in appello si è scesi a 22 anni e 6 mesi come pena di partenza per calcolare la condanna.


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