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Piero Rovelli, 66 anni, infermiere e portinaio in pensione, padre. Uccide la moglie e il cane con un colpo di pistola poi si suicida

Lumellogno (Novara), 8 Marzo 2023

Una coppia serena, legata al loro cagnolino


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Omicidio-suicidio a Lumellogno, venerdì i funerali di Piero Rovelli e Rossella Maggi
Saranno celebrati venerdì 17 alle 14, nella chiesa dell’ospedale Maggiore di Novara, i funerali di Piero Rovelli e di Rossella Maggi.
La coppia, 66 anni lui e 65 anni lei, è stata trovata morta l’8 marzo. Sono ancora in corso le indagini e gli esami autoptici per stabilire con certezza cosa sia accaduto in quell’appartamento di via Bonfantini, ma non sembrano ormai esserci dubbi: Rovelli, ex portinaio dell’ospedale Maggiore in pensione, avrebbe sparato prima alla moglie in camera da letto, insieme al loro cane, e dopo si sarebbe tolto la vita con il suo fucile da caccia. Il caso non è stato classificato come femminicidio: nel passato della coppia non ci sono episodi di violenza. Restano ancora da chiarire alcuni punti, ma secondo quanto ricostruito sulle dichiarazioni della figlia della coppia, alla base del gesto ci sarebbero problemi economici.
L’allarme è scattato nel pomeriggio dell’8 marzo, quando la figlia della coppia si è preoccupata perché già dal mattino i genitori non rispondevano al telefono. Così si è recata sul posto, ma la porta di ingresso era chiusa dall’interno: la donna ha dato l’allarme e sono intervenuti i vigili del fuoco, che sono entrati nell’appartamento con il personale del 118. Per i due coniugi non c’era però più nulla da fare.

Venerdì nella chiesa dell’ospedale Maggiore l’addio ai coniugi di Lumellogno
Sarà celebrato venerdì 17 alle 14 presso la chiesa dell’ospedale Maggiore il funerale del pensionato di 66 anni, Pietro Rovelli, ex portinaio dell’ospedale, che nel pomeriggio dell’8 marzo ha fatto fuoco con una carabina che deteneva legalmente, contro la moglie, Rossella Maggi, di 65 anni. È successo nella loro casa, un appartamento al terzo piano di via Bonfantini 2, nella frazione di Novara. Rovelli ha lavorato per quarant’anni nell’azienda ospedaliera universitaria Maggiore della carità, prima come infermiere, poi come portinaio e toccherà a don Michele Valsesia celebrare l’ultimo saluto alla coppia. I due coniugi lasciano una figlia, Alessandra; è stata proprio lei a scoprire i corpi senza vita dei genitori. Per la Procura l’omicidio suicidio è stato dettato, molto probabilmente, da motivi economici.

 


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