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Luigi Benedetto Marenzi, 51 anni, operaio disoccupato. Insegue e accoltella la moglie. Condannato a 15 anni

Treviglio (Bergamo), 12 Ottobre 2010


Titoli & Articoli

Bergamo, operaio accoltella la moglie che voleva separarsi (Quotidiano Nazionale – 12 ottobre 2010)
Si stavano separando e questa è stata la loro ultima lite. Lui ha accoltellato ed ucciso la moglie nell’abitazione dove vivevano a Treviglio, in provincia di Bergamo. I carabinieri hanno trovato la donna, Silvia Maria Betti, 48 anni, riversa a terra in una pozza di sangue nel salotto di casa, con un coltello conficcato nello sterno.
Il marito, Luigi Benedetto Marenzi, 51 anni, operaio al momento disoccupato, e’ stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario, mentre scappava. A chiamare i carabinieri, intorno alle 6.30,  e’ stata la madre della donna, che vive nel milanese e che li ha avvertiti della lite in corso tra la figlia e il marito. Quando i militari hanno fatto irruzione nell’edificio di piazza della Repubblica era troppo tardi, hanno sorpreso l’assassino ancora sporco di sangue, che stava tentando di scappare.
Il matrimonio tra i due era ormai al capolinea; i due stavano per separarsi, ma probabilmente il marito non si e’ mai rassegnato alla fine della loro relazione. Questa mattina l’ ennesima lite, sfociata in tragedia, con l’uomo che ha preso un coltello da cucina e ha colpito la moglie con piu’ fendenti alla gola e al torace.

“L’ho uccisa perché non volevo che mi lasciasse” (Bergamo News – 14 ottobre 2010)
Luigi Marenzi ha ucciso la moglie per gelosia e perché non accettava il fatto che lei volesse lasciarlo.
Alla fine lo ha ammesso: ha ucciso la moglie per gelosia e perche’ non accettava il fatto che lei volesse lasciarlo. Le ammissioni da parte di Luigi Marenzi, arrestato martedì a Treviglio dopo avere ucciso la moglie Silvia Betti con nove coltellate, sono arrivate oggi davanti al giudice per le indagini preliminari Patrizia Ingrascì.
L’arrestato ha raccontato che il litigio era scoppiato proprio per la decisione della moglie di lasciarlo: poche ore dopo i due sarebbero dovuto andare dall’avvocato per la causa di separazione. L’ira gli ha fatto perdere la testa, fin quando ha preso un coltello da cucina e ha colpito la donna. L’arresto e’ stato quindi convalidato.
I genitori di Silvia Betti hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo. I funerali si terranno venerdì 15 alle 10,30 al cimitero di Lambrate (Milano).

 

 

Uccise la moglie a coltellate. Marenzi condannato a 15 anni (Eco di Bergamo – 28 ottobre 2011)
Luigi Marenzi, disoccupato di 52 anni di Treviglio e accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Silvia Betti, impiegata di 48 anni, nativa di Milano, la mattina del 12 ottobre 2010, è stato condannato a 15 anni di reclusione. La richiesta del pm era di 16 anni.
Luigi Marenzi, disoccupato di 52 anni di Treviglio e accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Silvia Betti, impiegata di 48 anni, nativa di Milano, la mattina del 12 ottobre 2010 a Treviglio, è stato condannato a 15 anni di reclusione. La richiesta del pm era di 16 anni.
Totalmente in grado di intendere e di volere secondo la perizia disposta dal giudice dell’udienza preliminare, parzialmente incapace invece secondo quanto sostenuto dalla consulenza chiesta dalla difesa. La sentenza, venerdì 28 ottobre, è stata di 15 anni e Marenzi è stato considerato totalmente in grado di intendere e di volere.
La dinamica dell’omicidio era stata già abbastanza ben definita ed è da ricondurre alla contrarietà di Marenzi per la decisione della moglie di separarsi da lui. Proprio il giorno dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo che già i rapporti tra i due coniugi erano piuttosto tesi, Silvia Betti avrebbe avuto un incontro con un avvocato per avviare la pratica della separazione.
Questo potrebbe anche essere stato il motivo scatenante della violenta azione di Luigi Marenzi che, utilizzando un coltello da cucina, aveva sferrato una decina di fendenti alla moglie, almeno cinque dei quali inferti alla gola e al torace. Silvia Betti era al telefono con la madre durante la violenta lite con il marito, e proprio l’anziana donna, quando la comunicazione si era interrotta, aveva allertato i carabinieri: al loro arrivo i militari avevano bloccato Marenzi, mentre la moglie era ormai priva di vita.


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