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Antonio Matuozzo, 65 anni, parrucchiere in pensione, già condannato per molestie sessuali. Uccide la convivente con 56 coltellate. Condannato a 30 anni per omicidio volontario aggravato

Barbarano Romano (Viterbo), 12 Ottobre 2013

Dice cose che mai potrebbero giustificare un assassinio


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Uccise la convivente con 56 coltellate: condannato a 30 anni
Confessò di avere ucciso la convivente colpendola con un grosso coltello da cucina; più di 50 i colpi che massacrarono Anna Maria Cultrera nell’ottobre 2013. Per questi fatti, oggi, Antonio Matuozzo, 67enne di origini napoletane, è stato condannato dalla I Corte d’assise d’appello di Roma a 30 anni di reclusione per l’accusa di omicidio volontario premeditato. I giudici hanno così confermato la sentenza emessa dal gup di Viterbo nel novembre 2014 a conclusione del processo di primo grado che si svolse col rito abbreviato. Era la notte tra l’11 e 12 ottobre 2013 quando, a Barbarano Romano, in provincia di Viterbo, intorno alle 3.30, Matuozzo uccise a coltellate la sua convivente. Fu lui stesso ad avvertire i carabinieri. «Venite, ho ucciso la mia convivente», disse al telefono ai militari. Matuozzo, pensionato separato, aveva un pregiudizio ‘importantè: una molestia sessuale per la quale aveva avuto una misura restrittiva, e una condanna ormai definitiva. Colpì Anna Maria Cultrera (pensionata ex dipendente di Poste Italiane, e divorziata) mentre la donna dormiva, proprio «per non farla soffrire». A scatenare la follia forse la gelosia.

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