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Giovenale Aragno, 73 anni, ex agente di commercio in pensione, padre. Uccide la moglie fracassandole il cranio col bastone della tenda, poi pulisce casa. Condannato a 21 anni di reclusione

Venaria Reale (Torino), 7 Agosto 2022


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Resta in carcere l’uomo che ha ucciso la moglie in casa a bastonate a Venaria, convalidato l’arresto (Rai News – 8 agosto 2022)
Silvana Arena aveva 74 anni, ad ucciderla il marito Giovenale Aragno, 73 anni. E’ stato lui a chiamare i carabinieri. Forse il movente nei litigi per la gestione della figlia in una struttura terapeutica.
Per il femminicidio di Venaria Reale questa mattina (9 agosto) è stato convalidato l’arresto di Giovenale Aragno, che domenica mattina al culmine di una lite ha ucciso in casa la moglie Silvana Arena, colpendola con diverse bastonate. Per gli inquirenti il movente sarebbe da individuare nei problemi sorti con la donna nella gestione della figlia più grande della coppia, una 46enne che da tempo si trova in una struttura terapeutica di Terni. In carcere a Ivrea durante l’udienza di convalida davanti al gip Ombretta Vanini, Aragno si è avvalso della facoltà di non rispondere,
Le grida, disperate di Silvana Arena, 74 anni, le hanno sentite nel palazzo di via natale Sandre a Venaria ma nessuno pensava al peggio.
Si sarebbe sporta, la donna alla finestra, per chiedere aiuto. Ma la furia omicida del marito Giovenale Aragno, 73 anni non le ha lasciato scampo. L’ha colpita con un bastone, sino a spegnere la sua vitaE’ stato lui a chiamare il 112. Ma quando i carabinieri sono arrivati, lei era già morta, lui nella camera a fianco, è stato arrestato e portato in carcere ad Ivrea.
Emergono nuovi particolari degli ultimi istanti di vita della signora Silvana, casalinga, e del marito, ex agente di commercio, una vita insieme, due figlie, la maggiore con qualche problema. Sembra dissapori fossero nati anche per la gestione di questa figlia. Ma i contorni della vicenda debbono ancora essere chiariti sotto molti aspetti. Litigava la coppia, qualcuno dice che erano in pratica separati in casa ma continuavano il tran tran quotidianoLui appassionato di bicicletta, lei dedita alle opere di bene, immersa nel volontariato per la Croce Verde e assistenza agli anziani. Nonostante i litigi non mancassero tra le quattro mura di via Natale Sandre, mai nessuna segnalazione o denuncia per maltrattamenti è arrivata alle forze dell’ordine.

Giovenale Aragno condannato a 21 anni di reclusione (Quotidiano Venaria – 17 febbraio 2025)
Dovrà scontare 21 anni di carcere Giovenale Aragno, il 75enne che il 7 agosto 2022 aveva ucciso, a colpi di bastone per tende, la moglie Silvana Arena, 73 anni. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Ivrea nel pomeriggio di oggi, lunedì 17 febbraio 2025. La giudice Stefania Cugge – a latere Marianna Tiseo – ha riconosciuto tre attenuanti all’uomo: l’incapacità di intendere e volere – emersa durante l’incidente probatorio – il risarcimento del danno alle due figlie oltre alle attenuanti generiche equivalenti. Ovvero le stesse che aveva chiesto il legale difensore, l’avvocato Roberto Caranzano.
Dopo averla presa a colpi di bastone, massacrandola, nella camera da letto, Aragno, ex agente di commercio di utensili da lavoro per ferramente, ha composto il numero unico di emergenza «112» e ha detto ai carabinieri: «venite, ho aggredito mia moglie», senza però dire di aver invece già ucciso Silvana Arena, 73 anni, ex commessa in pensione. E quando i carabinieri entrano in casa, la scena è terrificante: la donna riversa a terra, con la testa letteralmente fracassata, irriconoscibile: tanta è stata la violenza di Aragno nei suoi confronti.
Aragno è lì, intento a ripulire l’appartamento dalle macchie di sangue, salvo poi alzarsi in piedi, guardare i carabinieri, abbassare lo sguardo e confermare tutto con tre parole: «l’ho uccisa io». E la stessa cosa ha fatto quando in casa sono entrati i necrofori per prendere il corpo della moglie e portarlo nella camera mortuaria di Ivrea, a disposizione della magistratura per l’autopsia di rito: «sono stato io», abbassando nuovamente la testa pochi istanti dopo. Aragno ora si trova ai domiciliari in una struttura di Albugnano, nell’Astigiano.


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