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Giovanni Gallone, 72 anni, autotrasportatore in pensione, padre. Strangola la moglie e si suicida

Busto Arsizio (Varese), 5 Agosto 2018


Titoli & Articoli

Coppia trovata morta a Busto Arsizio. Probabile omicidio suicidio (il Giornale – 6 agosto 2018)
Coppia trovata morta dalla figlia a Busto Arsizio: La moglie, 68enne strangolata e il marito, 72enne impiccato. Nessun segno di effrazione, probabile omicidio-suicidio
Coppia trovata morta in casa dalla figlia, in un appartamento di Busto Arsizio, paese alle porte di Varese. Tutto farebbe pensare a un omicidio-suicidio. La moglie, Maria Dolores Della Bella, di anni 68, è stata trovata distesa sul letto, con evidenti segni di strangolamento. L’uomo, Giovanni Gallone, 72enne sarebbe stato rinvenuto ormai cadavere, impiccato in corridoio. A trovare i genitori privi di vita, è stata la figlia, preoccupata per non averli sentiti durante la giornata. Non riuscendo a mettersi in contatto telefonicamente con loro, in serata ha deciso di raggiungere la villetta dei genitori, in via San Candido 10, in un quartiere residenziale di Busto Arsizio.
Al suo arrivo, la tragica scoperta. La donna ha subito chiamato la polizia che ha avviato i primi rilevamenti sul luogo del delitto. La porta d’ingresso non presentava segni di effrazione e l’appartamento risultava in ordine.
Sembra che la donna soffrisse da diverso tempo di un brutto male, e i due coniugi sarebbero stati visti sabato scorso in ospedale, in seguito a un malore improvviso della moglie. L’ipotesi più plausibile sarebbe quella di un gesto commesso da Gallone, terrorizzato all’idea di poter perdere la sua metà. Il raptus avrebbe portato l’uomo a uccidere la donna e, una volta resosi conto del fatto, a scegliere di seguire la stessa fine. I due coniugi sembra fossero in cura entrambi per la depressione.
Ovviamente gli inquirenti non abbandonano anche altre possibili ipotesi. Dopo l’autopsia si avranno maggiori certezze, sull’ora e la causa della morte. In queste ore, la polizia sta ascoltando parenti e amici vicini alla coppia, nella speranza di avere maggiori notizie, utili alle indagini.

 

Sconcerto a Busto per la tragica fine della coppia di anziani (Malpensa24 – 6 agosto 2018)
Sono quasi tutte abbassate le tapparelle dell’elegante palazzina di via San Candido, dove ieri, domenica 5 agosto, attorno all’ora di cena sono stati trovati i corpi senza vita di Giovanni Gallone, 72 anni e Maria Dolores Della Bella di 68 anni.
Via San Candido è una strada stretta, una laterale di viale Stelvio e corre a formare una U proprio attorno alla palazzina del civico 10. Qui da qualche anno risiedevano i coniugi Gallone. Il quartiere di Beata Giuliana è proprio a due passi, «ma qui è già San Giuseppe», spiegano i vicini ancora sconcertati di quanto accaduto. «Non ci sembra vero», racconta una signora anziana ferma a chiacchierare con un’amica vicina al cancello di una villetta, proprio di fronte alla palazzina della tragedia. «Conoscevano la signora – interviene l’amica – e quando ci incrociavamo per strada ci fermavano a scambiare qualche parola. Il marito invece era più taciturno. Lo vedevamo andare in bicicletta, ma ci si salutava e basta».
Nessuno racconta di dissidi o litigi tra i coniugi o di episodi che, con il senno di poi, potrebbero essere letti come segnali premonitori del doppio tragico gesto. Qualcuno accenna a una malattia di Maria Dolores. E forse proprio la delicata situazione di salute della donna potrebbe aver spinto il marito a farla finita per entrambi. Ma sono solo supposizioni. Che forse non troveranno mai risposta, poiché il vero motivo rimarrà un eterno segreto.
Si lavora invece per ricostruire l’accaduto. Non mancano i dettagli utili a capire cosa sia successo e soprattutto per cercare di comprendere a quando risale il tragico gesto. Tra i rilievi fatti nell’appartamento della coppia da parte della polizia scientifica ci sono i segni sul collo della donna. Questi lasciano supporre a uno strangolamento. Oltre al perfetto ordine che regnava nell’abitazione nel momento in cui la figlia, appena rientrata dalle ferie, ha scoperto l’orribile scena. Indizi che portano l’indagine sulla strada dell’omicidio suicidio.
Importante sarà anche l’esito dell’autopsia. L’esame è stato disposto dal sostituto procuratore Rossella Incardona, che si sta occupando del caso. Potrebbe, infatti, emergere che l’omicidio suicidio sia stato commesso tra sabato 4 agosto e domenica 5 agosto. Insomma restano ancora pochi tasselli per sistemare il quadro di una tragica situazione che, in quest’angolo di città ha lasciato tutti senza parole.

Anni di incomprensioni che hanno spento due vite (Varese News – 6 agosto 2018)
Gli screzi tra la coppia cominciati molti anni fa. Poi la malattia della donna. La polizia era già intervenuta in passato
Nella vita si assiste a cambiamenti ogni giorno e ci sono quelli grandi e quelli meno importanti. In mezzo c’è l’esistenza, sempre in bilico e che si assottiglia col passare degli anni e che può diventare anche molto fragile. È forse in questo contesto che ci si può avvicinare al perchéper dare un senso ai gesti che hanno portato un anziano a strangolare la moglie per poi togliersi la vita.
Le vittime sono, lui, Giovanni Gallone, 72 anni, autotrasportatore in pensione di origini pugliesi; lei, Maria Dolores Della Bella, bustocca, 68 anni, casalinga.
Nel 2013 la polizia di stato intervenne con alcune indagini per via di una segnalazione da parte della donna. Un’accusa pesante: maltrattamenti in famiglia, che spinsero gli uomini del commissariato ad approfondire. Vennero sentiti i parenti più stretti. Un’indagine che finì in un nulla di fatto ma che scoprì responsabilità che non corrispondevano del tutto a quanto lamentato. Anzi, per certi versi sembra che l’uomo fosse fortemente schiacciato dalla personalità della moglie. Giovanni Gallone era però armato, e la questura decise di sequestrargli in via del tutto precauzionale un fucile.
Poi la scoperta della malattia della moglie. Una prima operazione e la recidiva, mesi fa. Sabato Maria Dolores venne dimessa dopo 40 giorni d’ospedale dopo aver subito un intervento chirurgico. Una situazione psicologica molto difficile, ancora discussioni e la chiamata al 112 della figlia proprio sabato che, come erroneamente riportato in un primo momento, non era in vacanza.
Poi il silenzio, troppo silenzio in quell’appartamento del condominio di Beata Giuliana, e la brutta scoperta in una casa con la porta chiusa dall’interno e senza segni di scasso.
Questa mattina, lunedì, in Procura è stato fatto il punto tra investigatori e inquirenti. Il pubblico ministero Rossella Incardona sta occupandosi delle indagini: sarà probabilmente l’autopsia – non ancora effettuata – a spiegare gli ultimi attimi di vita della donna e di suo marito; verranno analizzati i tabulati telefonici, verrà visionata la cartella clinica della signora. E forse questi elementi serviranno ad avvicinarsi a quel “perché” pronunciato da quanti hanno appreso di questa tragedia estiva. (di Andrea Camurani)

 


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