Inoltre nel corso delle indagini è emerso che, un paio di anni fa, l’uomo aveva contattato un’agenzia funebre per organizzare il funerale per lui e la moglie. Ieri mattina l’uomo ha preso la pistola, un calibro 7.65 che deteneva legalmente, e ha ucciso la consorte, sparandole mettendo un cuscino davanti alla pistola per attutire il rumore degli spari. Poi ha rivolto la pistola contro di sé e si è sparato un colpo di pistola alla testa, ferendosi gravemente. Il figlio della coppia ha sentito il rumore degli spari e ha chiamato la polizia. L’uomo, che ieri sera è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, è stato arrestato immediatamente dopo dagli agenti di polizia. Gli investigatori, sentendo anche alcuni parenti della coppia, avrebbero accertato che da tempo la moglie soffriva di una forte demenza senile. Una situazione, questa, ipotizzano gli inquirenti che potrebbe aver reso insofferente il marito tanto da premeditare e organizzare l’omicidio della moglie e il suo suicidio.

Cerignola, morto l’uomo che aveva ucciso la moglie. Il biglietto: “Ce ne andiamo tutti e due” (FanPage – 17 aprile 2021)
Non ce l’ha fatta Francesco Polidoro, l’uomo che giovedì mattina aveva ucciso la moglie, Anna Petronelli, e poi aveva rivolto l’arma contro di sé. L’uomo è morto all’ospedale di Foggia dopo un delicato intervento chirurgico. Secondo quanto ricostruito, Polidoro avrebbe premeditato il gesto, lasciando anche un biglietto: “Ce ne andiamo tutti e due”. La donna soffriva di demenza senile e questo, secondo i familiari, aveva segnato nel profondo la psiche del marito.
Una tragedia della disperazione.
È morto la scorsa notte Francesco Polidoro, il pensionato di 83 anni che giovedì mattina, prima ha ucciso la moglie Anna Petronelli sparandole alla testa con la sua pistola nel loro appartamento a Cerignola (Foggia), poi si è sparato un colpo alla tempia. Le condizioni dell’uomo erano apparse sin da subito disperate. Nella mattinata di giovedì era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al policlinico Riuniti di Foggia. L’uomo era stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio. Durante una perquisizione nell’appartamento della coppia la polizia ha trovato un biglietto che lasciava presagire la volontà del pensionato: “ce ne andiamo tutti e due”. Inoltre pare che l’uomo avesse anche pianificato nei dettagli i funerali per sé e la moglie. Elementi che hanno portato la polizia a dedurre che il pensionato abbia premeditato il suo gesto, che sarebbe scaturito dalla grave forma di demenza senile che aveva colpito la donna. Dopo aver ucciso la moglie, infatti, l’uomo – questa la ricostruzione dell’accaduto – ha rivolto l’arma contro di sé stesso, esplodendo un colpo alla testa. A scoprire l’accaduto è stato uno dei figli della coppia, che ha lanciato l’allarme alla polizia. Come ogni mattina, l’uomo si era recato a casa dei genitori anziani per accudirli, ma la scena che gli si è presentata dinanzi era ben diversa: la madre era ancora nel letto con il viso insanguinato trafitto da un colpo d’arma da fuoco, mentre il padre, era ai piedi dello stesso letto, ferito alla testa e con accanto una pistola.
Il Pubblico Ministero e gli agenti intervenuti hanno da subito individuato un grave quadro indiziario che suggeriva che l’uomo potesse aver ucciso la moglie per poi tentare di togliersi anche lui la vita. “L’arma era legalmente detenuta dall’anziano ed il gesto era stato, con tutta probabilità, premeditato dall’uomo, come testimoniato da un bigliettino ritrovato in un cassetto”, precisano dalla questura, come riporta Foggia Today. Nei pressi del letto in cui si trovava l’anziana donna è stato rinvenuto un cuscino trafitto da alcuni fori, affumicati negli orli, segno evidente dell’utilizzo dello stesso per attutire il rumore dei colpi di pistola. Nella ricostruzione dell’evento hanno avuto un ruolo decisivo anche le audizioni dei parenti più stretti della vittima. “E’ emerso – spiegano dalla questura – che la donna stava andando incontro ad un forte decadimento cognitivo e che tale situazione stava affaticando e rendendo molto insofferente il marito”.