Francesco Polidoro, 83 anni, pensionato, padre. Uccide la moglie a colpi di pistola e si spara. Muore dopo due giorni in ospedale
Cerignola (Foggia), 15 Aprile 2021
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Spara e uccide la moglie, trovata sul letto insieme al marito agonizzante: il femminicidio a Cerignola, la vittima aveva 80 anni (Foggia TOday – 15 aprile 2021)
E’ successo questa mattina, in una abitazione in via Giordano Bruno. Sul posto la polizia, intervenuta per la segnalazione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco. A trovare i due corpi, uno senza vita, l’altro agonizzante, è stato il figlio della coppia
Ha sparato alla moglie, uccidendola. Poi ha rivolto l’arma contro di sè nel tentativo di togliersi la vita. E’ quanto accaduto questa mattina, secondo la ricostruzione degli inquirenti, in una abitazione in via Giordano Bruno, zona Sant’Antonio, a Cerignola.
A trovare i due corpi – uno senza vita, l’altro agonizzante – è stato il figlio della coppia che ha lanciato l’allarme alla polizia. La vittima è una donna di 80 anni, Anna Petronelli, morta sul colpo mentre era ancora a letto. Poco distante, riverso a piedi dello stesso letto, c’era il marito, Francesco Polidoro, classe 1938, ferito con un proiettile alla testa. L’uomo è stato soccorso e trasportato all’ospedale ‘Tatarella’ di Cerignola: le sue condizioni sono gravissime. Sul posto, gli agenti del Commissariato di Cerignola hanno recuperato l’arma utilizzata per il delitto. Si tratta di una pistola che era legalmente detenuta dall’anziano. Sull’accaduto indaga la polizia.
Il luogo del delitto a Ceringola
Cerignola, morto l’uomo che aveva ucciso la moglie. Il biglietto: “Ce ne andiamo tutti e due” (FanPage – 17 aprile 2021)
Non ce l’ha fatta Francesco Polidoro, l’uomo che giovedì mattina aveva ucciso la moglie, Anna Petronelli, e poi aveva rivolto l’arma contro di sé. L’uomo è morto all’ospedale di Foggia dopo un delicato intervento chirurgico. Secondo quanto ricostruito, Polidoro avrebbe premeditato il gesto, lasciando anche un biglietto: “Ce ne andiamo tutti e due”. La donna soffriva di demenza senile e questo, secondo i familiari, aveva segnato nel profondo la psiche del marito.
Una tragedia della disperazione. È morto la scorsa notte Francesco Polidoro, il pensionato di 83 anni che giovedì mattina, prima ha ucciso la moglie Anna Petronelli sparandole alla testa con la sua pistola nel loro appartamento a Cerignola (Foggia), poi si è sparato un colpo alla tempia. Le condizioni dell’uomo erano apparse sin da subito disperate. Nella mattinata di giovedì era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al policlinico Riuniti di Foggia. L’uomo era stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio. Durante una perquisizione nell’appartamento della coppia la polizia ha trovato un biglietto che lasciava presagire la volontà del pensionato: “ce ne andiamo tutti e due”. Inoltre pare che l’uomo avesse anche pianificato nei dettagli i funerali per sé e la moglie. Elementi che hanno portato la polizia a dedurre che il pensionato abbia premeditato il suo gesto, che sarebbe scaturito dalla grave forma di demenza senile che aveva colpito la donna. Dopo aver ucciso la moglie, infatti, l’uomo – questa la ricostruzione dell’accaduto – ha rivolto l’arma contro di sé stesso, esplodendo un colpo alla testa. A scoprire l’accaduto è stato uno dei figli della coppia, che ha lanciato l’allarme alla polizia. Come ogni mattina, l’uomo si era recato a casa dei genitori anziani per accudirli, ma la scena che gli si è presentata dinanzi era ben diversa: la madre era ancora nel letto con il viso insanguinato trafitto da un colpo d’arma da fuoco, mentre il padre, era ai piedi dello stesso letto, ferito alla testa e con accanto una pistola.
Il Pubblico Ministero e gli agenti intervenuti hanno da subito individuato un grave quadro indiziario che suggeriva che l’uomo potesse aver ucciso la moglie per poi tentare di togliersi anche lui la vita. “L’arma era legalmente detenuta dall’anziano ed il gesto era stato, con tutta probabilità, premeditato dall’uomo, come testimoniato da un bigliettino ritrovato in un cassetto”, precisano dalla questura, come riporta Foggia Today. Nei pressi del letto in cui si trovava l’anziana donna è stato rinvenuto un cuscino trafitto da alcuni fori, affumicati negli orli, segno evidente dell’utilizzo dello stesso per attutire il rumore dei colpi di pistola. Nella ricostruzione dell’evento hanno avuto un ruolo decisivo anche le audizioni dei parenti più stretti della vittima. “E’ emerso – spiegano dalla questura – che la donna stava andando incontro ad un forte decadimento cognitivo e che tale situazione stava affaticando e rendendo molto insofferente il marito”.