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Domenico Horvat, 30 anni, disoccupato, padre separato. Dopo anni di violenze, uccide la moglie con 40 coltellate ma dice che sono stati i ladri. Ergastolo

Trecate (Novara), 20 Novembre 2019


Titoli & Articoli

Femminicidio: donna uccisa a coltellate dal compagno durante una lite (la Repubblica – 20 novembre 2019)
L’omicidio a Trecate, nel Novarese. L’uomo per ora non ha confessato: “Io non c’entro”
E’ stata trovata nel bagno del suo alloggio, uccisa con almeno 40 coltellate: un delitto ‘annunciato’, per una donna descritta da tutti come una persona succube del compagno, che spesso la maltrattava. Barbara Grandi, di 39 anni, è stata uccisa – secondo investigatori e inquirenti – dal trentenne Domenico Horvat, nella loro abitazione di Trecate, nel Novarese. Dopo un ulteriore interrogatorio, Horvat è stato fermato e trasferito al carcere di Novara con l’accusa di omicidio aggravato. Fino a quel momento, però, l’uomo aveva sempre negato di essere il responsabile dell’omicidio.
Nonostante i continui maltrattamenti – dei quali raccontano gli amici di Barbara Grandi – lei non aveva mai sporto denuncia. Un’amica della donna, Franca, racconta di averla accompagnata la scorsa estate “all’ospedale di Magenta con un dito fratturato. Denunce? Non credo, ogni volta lo perdonava e  ultimamente li vedevo spesso insieme, in atteggiamenti affettuosi. E Barbara aveva preso le distanze da me”.
La scorsa notte, verso le 3,30, i vicini di casa, che hanno una parete in comune con l’abitazione della coppia, hanno sentito grida e rumori di una lite. “Perché non siamo intervenuti? Non era la prima volta, poi alla fine facevano pace”. Ed è proprio a quell’ora, stando ai primi rilievi, che la donna è stata uccisa.
Però solo questa mattina verso le 7 Horvat ha telefonato al 118: “Venite, ho trovato mia moglie morta”. E in effetti quando i sanitari sono intervenuti hanno trovato la donna era priva di vita. L’uomo ha atteso l’arrivo dei carabinieri e ha spiegato che non c’entrava nulla, che erano stati altri, degli sconosciuti, ad aver ucciso Barbara. Il coltello del delitto non è mai stato trovato. Ma il compagno della vittima non ha saputo spiegare cosa sia successo in quelle 3 ore e mezza tra l’omicidio e la sua telefonata al 112. A condurre le indagini è il pm Mario Aldrigo. Venerdì si terrà l’udienza di convalida.
Domenico e Barbara stavano insieme da tre anni: lei lavorava come badante, lui era senza occupazione ed era stato inserito nel programma dei lavori socialmente utili del Comune di Trecate. Il dramma si è svolto in un contesto familiare molto difficile: i servizi sociali di Trecate erano intervenuti più volte, tanto da allontanare da casa sia i due figli avuti dalla donna da una precedente relazione, sia il figlio di Horvat avuto da un’altra. La coppia aveva un altro bambino, di neppure due anni, che di recente è stato loro tolto.
“Una situazione di fragilità  e di rapporti interpersonali complessi e delicati hanno fatto da sfondo a questa tragedia – dichiara Federico Binatti, sindaco di Trecate – A pochi giorni di distanza da un altro episodio di sangue, maturato in un contesto e con dinamiche completamente diverse da quello di oggi (il 2 novembre un quarantenne ha ucciso il fratello per gelosia, ndr) , la città è scioccata per queste violenze private ravvicinate: siamo una realtà di oltre ventimila abitanti, ma tutti si conoscono e, proprio per questo, ciascuno si sente emotivamente coinvolto. Da parte nostra, rispetto al tragico evento che si è consumato questa mattina, non possiamo fare altro che continuare a tutelare e a sorreggere i minori indirettamente coinvolti, ulteriori vittime in questa vicenda”.

E’ in carcere il compagno di Barbara Grandi, uccisa con 40 coltellate (AGI – 21 novembre 2019)
Dopo il secondo, lungo interrogatorio l’uomo è stato portato a Novara, in stato di fermo e con l’accusa di omicidio aggravato
E’ in carcere a Novara da mercoledì sera Domenico Horvat, presunto assassino di Barbara Grandi. Gli investigatori e il pm Mario Aldrigo sono convinti che sia stato lui a uccidere, nella loro abitazione di Trecate, la compagna 39enne. Dopo il secondo, lungo interrogatorio l’uomo è stato portato a Novara, in stato di fermo e con l’accusa di omicidio aggravato. Venerdì si terrà l’udienza di convalida.
Emergono intanto maggiori particolari sulle circostanze del delitto: secondo un primo rilievo medico legale Barbara sarebbe stata uccisa con almeno 40 coltellate. Gli inquirenti collocano l’ora del delitto intorno alle 3,30 della notte quando i vicini hanno sentito urla e rumori provenire dall’appartamento. Horvat ha chiamato il 118 alle 7 di mattina e ai carabinieri arrivati sul posto ha detto di aver trovato la sua compagna morta. Nega quindi di averla uccisa, ma non ha saputo però spiegare cosa sarebbe successo tra il momento della lite e la sua telefonata al 118.
A Trecate in molti parlano di delitto annunciato: Barbara Grandi è descritta come succube di un compagno violento che spesso la maltrattava. Il contesto difficile di questa famiglia è ben noto ai servizi sociali di Trecate che erano intervenuti più volte, tanto da allontanare da casa i tre minori che vivevano con la coppia, i due figli avuti da lei in precedenza e il figlio di Horvat avuto da un’altra donna.


La bareggese uccisa a Trecate Carcere a vita all’ex compagno (il Giorno – 18 febbraio 2021)
L’uomo ha sostenuto invano la tesi che a uccidere a coltellate la donna sia stata una banda di ladri
È stato condannato all’ergastolo Domenico Horvat, l’uomo che secondo l’accusa ha ucciso la compagna Barbara Grandi di 37 anni con 77 coltellate. L’omicidio, il 20 novembre 2019, si era consumato all’interno dell’appartamento di Trecate dove la coppia viveva da alcuni anni. La Grandi era molto conosciuta a Bareggio dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, e dove ancora vive il padre. Da una quindicina d’anni si era trasferita oltreticino.
I giudici della Corte d’appello di Novara hanno stabilito anche un risarcimento del danno per le parti civili costituite, il padre della vittima e il figlioletto ora dato in affidamento (e per il quale il padre ha perso la responsabilità genitoriale). L’omicidio è stato commesso al culmine di un periodo in cui la donna era stata più volte minacciata dal compagno, come testimonia anche una registrazione che la stessa Grandi aveva effettuato in quei giorni sul proprio cellulare. Determinanti anche le testimonianze dei vicini che hanno raccontato dei violenti litigi tra la coppia, anche alla mattina del giorno in cui è stata uccisa.
Il trentenne Horvat si è sempre dichiarato innocente: la sua versione è che la donna sarebbe stata uccisa da estranei che, penetrati nell’appartamento con l’intento di rubare, avevano picchiato sia lui che la donna. Solo quando si era riavuto dal pestaggio l’uomo ha visto la donna in un lago di sangue e ha allertato i carabinieri.


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