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“Un femminicidio non può essere definito morte improvvisa, è un crimine efferato”

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Castel Sant’Elia – Polemica social dopo il post del comune in cui il sindaco esprime cordoglio per la tragedia di sabato scorso

E’ polemica social dopo il post comparso sulla pagina Facebook del comune di Castel Sant’Elia in cui il sindaco Vincenzo Girolami ha espresso il suo dispiacere e le sue condoglianze per la tragedia che ha avuto luogo sabato sera alle porte del paese.

Ciriaco Pigliaru, 65 anni, ha ucciso la moglie, Anna Cupelloni, 57 anni, con un colpo di fucile sparato alla testa. Poi ha rivolto l’arma verso se stesso, alla gola, è si è tolto la vita. Tutto di fronte a una delle figlie, ricoverata in ospedale in stato di shock.

Nel post del comune si parla del femminicidio-suicidio come di un “dramma che ci coinvolge” e di “morte improvvisa dei coniugi”. Ma qualcuno non ci sta, e ha commentato dicendo di auspicare “una comunicazione politicamente ed umanamente migliore per un femminicidio”.

Qualcuno chiede se questo sia il momento di lasciare un commento di questo tipo e di fare polemica, e una persona risponde: “Sì, è il momento. Perché, in questa tragica storia, ci sono un carnefice e 3 vittime; la moglie e le due figlie. Ed è proprio per rispetto a loro che le cose vanno dette e non taciute”.

“Si rispettano le vittime dando loro dignità – è il commento pubblicato da un altro profilo -. Tacere non lo fa, chiamarlo dramma familiare non lo fa ed è questo il momento di parlare perché questa donna non venga uccisa una seconda volta con narrazioni così tossiche gli unici a doversi vergognare sono coloro che continuano a girarsi dall’altra parte o che ci intimano di tacere cosa che non faremo più e che non ti devi permettere di dirci di fare”.

“Un femminicidio – viene sottolineato in un altro commento – non si chiama dramma familiare, non è una morte improvvisa dei coniugi, un femminicidio è un crimine efferato, pensato, voluto e attuato da parte di un uomo. Voler divorziare non è una motivazione, non è esasperare un poveretto.

Finché ci nasconderemo dietro l’ipocrisia di una comunicazione anche istituzionale di questo tipo, la follia maschilista e patriarcale troverà terreno fertile e le donne continueranno a morire”.

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