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Alba Varisto, 59 anni, infermiera in pensione. Uccisa a calci e pugni dal convivente

Pietra Ligure (Savona), 18 Giugno 2014

747503_alba varisto fotoSorridente e allegra, una bella ragazza. Una morte annunciata, da un amore criminale, fatto di violenza.

 

fabiano_visentini_DWNFabiano Visentini, 41 anni. Beveva e si drogava, aveva già accoltellato il padre e aveva debiti con Equitalia. Ma lei giocava troppo al videopoker.

 


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Infermiera di Sondrio uccisa dal convivente: “giocava tutti i soldi al videopoker e l’ho ammazzata”
A distanza di poco meno di due anni dalla barbara uccisione della maestra Loredana Vanoi, colpita a morte nella sua abitazione dal fidanzato lecchese Giuseppe Merlini (che, difeso dall’avvocato Matteo Sergi di Morbegno, pochi giorni fa si è visto dimezzare in Appello a Milano la condanna, ora rideterminata in 15 anni) un altro femminicidio scuote il popoloso quartiere di viale Milano. L’infermiera sondriese Alba Varisto, 59 anni, un cognome che tradisce origini malenche, per la precisione di Spriana, ma nata a Sondrio e a lungo vissuta nel capoluogo valtellinese, è stata ammazzata in Liguria dal compagno Fabiano Visentini, di 18 anni più giovane.
L’ha massacrata a calci e pugni nella notte fra domenica e lunedì e col cadavere steso sul pavimento nell’abitazione di Pietra Ligure (dove la donna s’era trasferita qualche anno fa), con le pareti sporche di sangue, è rimasto nell’alloggio sino a sera, quando ha allertato il 118 dicendo che la sua convivente era forse spirata dopo un improvviso malore. Una bugia grossolana davanti agli evidenti ematomi e ai graffi che ricoprivano più parti del corpo della valtellinese. E, sul petto, l’assassino aveva inciso una croce con il coltello. I soccorritori dell’ambulanza non hanno avuto difficoltà a capire che il decesso, in realtà, risaliva a parecchie ore prima, almeno al giorno precedente quello dell’allarme ai soccorsi.

Una morte annunciata da un amore criminale
Il viso ed il torace pieno di lividi, una croce sul petto fatta con un oggetto, contundente, probabilmente un coltellino, lesioni alla testa e alle caviglie ed i polsi girati e spezzati. E così che se ne andata Alba Varisto, la 59enne di Pietra Ligure morta nella notte tra domenica e lunedì a causa delle botte ricevute dal compagno Fabiano Visintini. Solo l’autopsia del medico legale Marco Canepa, fissata per domani mattina, potrà aiutare gli inquirenti a stabilire le cause certe del decesso. Il corpo della donna presentava infatti delle grosse echimosi e dei graffi: l’ipotesi più probabile è che Alba sia morta a causa di un trauma da schiacciamento dovuto ai colpi ricevuti. Sinora Visentini ha fornito delle dichiarazioni contrastanti: ha detto di aver parlato con la donna ieri, quando lei era già morta e di averla tentata di rianimare. Una storia difficile la loro, punteggiata da litigi e scenate, spesso sotto l’abuso di alcol, che avevano già visto l’intervento dei Carabinieri.
Anche lunedì notte alle 2 sembra andato in scena questo copione.
I due litigano, il 41enne, ubriaco e forse drogato, la colpisce, ma non si ferma e così la uccide. Un litigio per futili motivi, i vicini sentono le urla e poi più nulla. Visentini ha vegliato tutto il giorno il corpo della donna: solo alle 20 di lunedì sera ha chiamato il 118, dicendo che la donna stava male, non respirava.
Poi il fermo dei Carabinieri e l’interrogatorio al Comando di Albenga, a seguito del quale il Pm Chiara Paolucci ha emesso un provvedimento con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Visentini comparirà davanti al Giudice per le indagini preliminare Fiorenza Giorgi giovedì, a seguito del quale verrà disposto la convalida dell’arresto. E leggendo le tappe di questa relazione verrebbe da dire che si tratta di una morte annunciata, da un amore criminale, fatto di violenza.


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