Sonia Lattari, 49 anni, mamma. Accoltellata dal marito, muore dissanguata
Fagnano Castello (Cosenza), 13 Settembre 2021
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Il dramma di Sonia Lattari, uccisa a coltellate dal marito: “Ieri sera non è tornata a casa” (il Riformista – 13 settembre 2021)
Non era rientrata a casa ieri sera. E’ bastato questo dettaglio a scatenare la furia omicida di Giuseppe Servidio, il 52enne che nel primo pomeriggio di lunedì 13 settembre ha ucciso a coltellate la moglie, Sonia Lattari, 42 anni, nell’abitazione dove vivevano a Fagnano Castello, in provincia di Cosenza. L’ennesimo femminicidio, il secondo di oggi dopo quello di Brescia, il 42esimo dall’inizio dell’anno.
Una lite finita nel sangue con il 52enne camionista che ha impugnato un coltello da cucina colpendo ripetutamente la moglie, in particolare all’altezza dell’addome. La donna ha provato a difendersi disperatamente ma non c’è stato nulla da fare. Resosi conto della gravità della situazione, ha telefonato i carabinieri avvertendoli di quanto accaduto. Sul posto oltra ai militari dell’Arma, sono giunti anche i sanitari del 118 che però hanno solo potuto costatare il decesso della donna. L’uomo, che ha riportato delle ferite superficiali agli arti superiori che si è procurato nel corso della colluttazione con la vittima, è in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di San Marco Argentano in attesa dell’interrogatorio da parte del magistrato di turno della Procura di Cosenza. Agli investigatori ha spiegato l’origine del litigio: “Mia moglie ieri sera non è tornata a casa“. E’ bastato questo a scatenare la gelosia e la violenza culminata con l’ennesimo uxoricidio. Servidio, chiamato “il corsicano” perché originario di Ajaccio, in Corsica, era ritornato nel piccolo comune calabrese dopo diversi mesi trascorsi all’estero per lavoro. Secondo quanto accertato, al settore Servizi sociali del Comune di Fagnano Castello non erano mai pervenute segnalazioni riguardo liti tra Servidio e la moglie. La coppia ha due figli, di 20 e 16 anni. Non è chiaro se i due fossero presenti in casa al momento dell’omicidio.
Sonia uccisa dal marito con un coltello da cucina. Ha lottato provando a difendersi (QuiCosenza – 13 settembre 2021)
Sotto shock la comunità di Fagnano Castello dove viveva la coppia. L’uomo si trova nella caserma di San Marco Argentano
Giuseppe Servidio 52 anni, per uccidere la moglie Sonia, ha utilizzato un coltello domestico da cucina con il quale l’ha colpita ripetutamente e in particolare all’addome. Secondo quanto ha riferito l’uomo, ieri sera la moglie non sarebbe rientrata a casa e questo avrebbe scatenato l’ennesima furibonda lite tra i due. Di dieci anni più grande, di professione camionista, Servidio era conosciuto come il soprannome di “corsicano” perché era nato ad Aiaccio. Proprio dall’isola francese del Mediterraneo, la coppia aveva fatto ritorno a Fagnano dopo una parentesi lavorativa.
Negli ultimi tempi i litigi con la moglie sarebbero stati continui pare per l’ossessiva gelosia. L’uomo era comunque conosciuto come una persona all’apparenza mite e nessuno si sarebbe aspettate questo tragico epilogo. Dopo aver accoltellato a morte la moglie ha chiamato lui stesso il 112 avvisando i carabinieri di quanto accaduto ed è stato successivamente bloccato poco distante da casa in stato di shock. I militari sono entrati all’interno dell’abitazione ed hanno trovato il corpo della donna riverso sul pavimento e c’era sangue in diverse stanze, segno che la povera vittima ha provato strenuamente a difendersi da quelle coltellate che purtroppo non gli hanno dato scampo. I sanitari del 118, subito avvertiti e intervenuti, hanno solo potuto constatare la morte della donna che è deceduta dissanguata. In casa non erano presenti i figli della coppia, entrambi maggiorenni.
L’uomo ha riportato delle ferite superficiali agli arti superiori che si é procurato nel corso della colluttazione con la vittima. L’uxoricida, al momento, é in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di San Marco Argentano dove sarà interrogato dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cosenza Domenico Frascino. Domani sul corpo della donna sarà effettuata l’autopsia. Secondo quanto é stato accertato, al settore Servizi sociali del Comune di Fagnano Castello non erano mai pervenute segnalazioni riguardo liti tra Servidio e Sonia Lattari, una donna buona e ben voluta, la cui tragica morte ha lasciato nello sconcerto e sotto shock un’intera comunità.
Femminicidio Cosenza, Sonia Lattari aveva subito maltrattamenti. L’appello: “Bisogna denunciare” (FanPage – 14 settembre 2021)
Aveva subito maltrattamenti ma non li aveva mai denunciati Sonia Lattari, la donna di 42 anni uccisa ieri dal marito Giuseppe Servidio a Fagnano Castello (Cosenza). L’uomo l’ha colpita almeno una decina di volte con un coltello da cucina, poi ha chiamato i carabinieri. Il procuratore capo Mario Spagnuolo: “Bisogna tagliare e denunciare”.
Era una donna che aveva subito maltrattamenti Sonia Lattari, uccisa ieri dal marito Giuseppe Servidio a Fagnano Castello (Cosenza), teatro dell’ennesimo femminicidio, ma non aveva presentato nessuna denuncia contro l’uomo. A dirlo il procuratore capo Mario Spagnuolo. “La violenza è la risposta brutale a quella che certi individui percepiscono come perdita di legittimazione – le sue parole e il suo appello dopo il delitto nel cosentino – Già in passato avevamo ricevuto una segnalazione e i carabinieri erano intervenuti per un episodio di maltrattamenti ma la vittima aveva deciso di non denunciare. Per questo voglio fare un appello a tutte le donne. Quando il partner diventa violento ha già passato il punto di non ritorno. Bisogna tagliare e denunciare”. Neppure al settore Servizi sociali del Comune erano pervenute segnalazioni sulla coppia.
Sonia Lattari, 42 anni, è stata colpita da almeno una decina di coltellate. Giuseppe Servidio, camionista di 52 anni, per ucciderla ha usato un grosso coltello da cucina. Lei avrebbe tentato disperatamente di difendersi, secondo quanto trapelato da un primo esame sulla scena del delitto. Lui presentava ferite superficiali alle braccia, segno che c’è stata una colluttazione con la vittima. Prima le coltellate, poi la telefonata al 112 per avvisare i carabinieri del crimine che aveva commesso nella loro cucina. Sul posto sono arrivati i militari della locale stazione e i sanitari del 118 ma per la 42enne non c’era più nulla da fare. La donna è morta in pochi istanti, dissanguata.
Le frequenti liti tra marito e moglie. Servidio avrebbe ucciso la moglie al culmine dell’ennesima lite, chi conosceva la coppia parla di discussioni che andavano avanti da mesi. Si parla anche di contrasti per “motivi di gelosia”. Lui, chiamato “il corsicano” perché originario di Ajaccio, avrebbe provato a “difendersi” con i carabinieri parlando di comportamenti della moglie che non gli erano piaciuti. Ad esempio avrebbe detto che la sera precedente al delitto la vittima non era tornata a casa. I due figli della coppia, entrambi maggiorenni, non erano in casa quando il padre ha ucciso la mamma. Quando hanno saputo dell’accaduto sarebbero scoppiati in lacrime. L’inchiesta è coordinata da Mario Spagnuolo, che ha delegato le indagini ai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano al comando del capitano Oscar Caruso. Attualmente Servidio è piantonato in caserma per essere interrogato dal magistrato di turno della Procura cosentina. Oggi prevista l’autopsia sul corpo della donna.
Oggi l’addio a Sonia Lattari (la Fedeltà – 19 settembre 2021)
Oggi (domenica 19 settembre) è il giorno dell’addio a Sonia Lattari, la donna uccisa a 43 anni dal marito, Giuseppe Servidio. Il funerale viene celebrato nella chiesa dell’Immacolata concezione a Fagnano Castello, dove la coppia si era trasferita con i figli Maurizio e Teresa. Nel piccolo paese in provincia di Cosenza, l’Amministrazione comunale ha dichiarato il lutto cittadino. La notizia della morte di Sonia ha destato grande cordoglio a Bene Vagienna. Qui la donna aveva vissuto per un periodo con il marito e i figli, che avevano frequentato le scuole della città. Tanti i ricordi dedicati a lei che in questi giorni sono comparsi su un gruppo Facebook a cui sono iscritti molti benesi.
Secondo quanto riporta la “Gazzetta del sud”, il sindaco di Fagnano Castello Giulio Tarsitano ha affermato che nel giorno dell’omicidio “è stata scritta la pagina più nera e triste, un caso di femminicidio ha lasciato l’intera comunità incredula, sconvolta, arrabbiata”: “Sonia era una persona conosciuta e ben voluta da tutti”. Con i figli Maurizio e Teresa, la donna ha lasciato la mamma Pompea.