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Sandita Munteanu, 38 anni, badante. Sgozzata dall’ex

Foligno (Perugia), 14 Giugno 2013

Lei stava faticosamente cercando di rifarsi una vita lontano dalle violenze di lui

 

Virgil Murariu, 43 anni, disoccupato. Era stato denunciato per violenza sessuale. Aveva molestato e picchiato anche lei.


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Foligno, sgozza per strada la ex: raggiunto dai carabinieri lungo la E45 si accoltella e muore
E’ venuto appositamente da Roma per ucciderla. Ha preso un coltello da cucina e lo ha messo in macchina. Direzione Foligno. Dove lei stava faticosamente cercando di rifarsi una vita lontano dalle violenze di lui. Ma il sogno di un futuro migliore, per Sandita Munteanu è finito alle undici di venerdì mattina in via Monte Nagni a Foligno. Virgil l’ha avvicinata e l’ha sgozzata. Non ha avuto nessuna pietà:  l’ha lasciata a terra agonizzante ed è scappato via. E’ arrivato fino ad Amelia con la sua Renault Scenic, poi, braccato dai carabinieri, si è conficcato il coltello nel petto ed è morto nella sua auto.

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I fatti E’ morta così Sandita, una 38enne rumena, venerdì mattina a Foligno. Il suo ex l’ha uccisa in mezzo alla strada. In un quartiere residenziale, davanti ad un parco per bambini, a pochi passi dall’ospedale. I primi ad accorrere in aiuto della donna sono state un’anziana e una coppia di ragazzi che passavano di lì. Ma nessuno di loro ha potuto fare nulla per fermare la corsa inesorabile verso la morte. Virgil le ha tagliato la gola con un coltello da cucina lungo 15 cm con cui poi si è ucciso. A nulla è servito l’asciugamano con cui hanno provato a tamponarle la ferita. Come non sono serviti a nulla i tentativi dei sanitari. Sandita è morta lungo la strada a pochi passi dalla casa in cui aveva trovato lavoro come badante.

Il numero della targa Una cosa però i soccorritori più giovani sono riusciti a farla. Ed è stata fondamentale per trovare l’assassino. La ragazza  infatti ha preso la targa dell’omicida e l’ha detto alla polizia, che è arrivata subito sul posto in forze da Foligno e da Perugia, insieme al sostituto procuratore Paolo Abbritti. Con il numero di targa sono stati immediatamente disposti posti di blocco lungo le arterie stradali della regione. Ad agganciarlo sono stati i carabinieri del radiomobile di Terni a San Carlo, lo hanno inseguito fino ad Amelia dove poi è finita la sua corsa. Hanno cercato di farlo fermare facendogli segnali, ma lui accelerava e rispondeva facendogli il segno del dito medio.

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Braccato ad Amelia All’altezza di Amelia però, i carabinieri della stazione si sono messi su una piazzola per bloccargli la strada. E così è stato: poco dopo è arrivato con la sua auto ed è andato a sbattere contro l’ultima vettura della colonna che si era formata per i rallentamenti. I carabinieri sono subito corsi verso di lui, ma non hanno fatto in tempo a fermarlo: ha preso un coltello dallo sportello del passeggero e se lo è conficcato nel petto. Poi ha anche avuto la forza di toglierselo  e colpirsi una seconda volta. Un militare ha provato a bloccarlo, ma era troppo tardi. E’ solo riuscito a deviare il secondo colpo.  La prima ferita, probabilmente al cuore lo ha ucciso in pochi istanti.

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Denunciato per stupro In passato era stato denunciato per violenza sessuale. Sandita, che veniva da un divorzio come Virgil, invece non lo aveva mai formalmente denunciato. Ma dalle indagini della polizia –per l’omicidio indagano gli agenti della squadra mobile di Perugia insieme a quelli del commissariato di Foligno- è emerso che anche con lei era stato violento. L’aveva malmenata e allora lei lo aveva lasciato. Più volte. Poi, come troppo spesso accade, lei gli aveva concesso più volte  un’altra possibilità sperando in una trasformazione. Che non è mai arrivata.

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Femminicidio E’ arrivata solo la più brutale delle azioni. Che sempre più spesso vede come vittime delle donne che, dopo aver creduto ostinatamente nell’amore di un uomo violento, si decidono a voltare pagina, ma non viene loro permesso. Per gelosia. Per follia. Per mancanza totale di rispetto verso la vita altrui. Per un concetto di amore che non va al di là del possesso. Anche con la forza. Con la violenza più animale. Che arma una mano fino a fargli commettere gesti irreparabili.

Foligno, sgozza in strada l’ex compagna
Poi si uccide con una coltellata al petto La donna, una badante romena di 38 anni, è stata uccisa in pieno centro sotto gli occhi di molti testimoni

Il cadavere della donna uccisa a Foligno (LaPresse)Il cadavere della donna uccisa a Foligno (LaPresse)

Era partito da Mentana, in provincia di Roma, dove risiede, Virgil Murariu, l’uomo che venerdì mattina ha ucciso la sua ex compagna Sandita Munteanu, la badante 38enne trovata morta in strada con la gola tagliata. Il movente sarebbe la gelosia: i due, divorziati entrambi, avevano avuto una relazione travagliata, durante la quale lui avrebbe più volte usato violenza contro di lei, anche se non risulterebbero denunce. Secondo quanto si è appreso, i due avevano anche convissuto a Roma, prima che lei trovasse impiego come badante a Foligno.Foligno, uccide ex compagna poi si uccideFoligno, uccide ex compagna poi si uccide    Foligno, uccide ex compagna poi si uccide    Foligno, uccide ex compagna poi si uccide    Foligno, uccide ex compagna poi si uccide    Foligno, uccide ex compagna poi si uccide

IL SUICIDIO – L’auto del presunto omicida era stata individuata a Terni dai carabinieri e inseguita sul raccordo per Orte. Giunta allo svincolo di Amelia, forse anche in seguito a un urto con un camion, l’auto è stata costretta ad accostare. A quel punto l’uomo – secondo la ricostruzione dei carabinieri – si è colpito al petto con il coltello ed è morto sul colpo. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

MOLESTIE E VIOLENZA – Dagli accertamenti condotti dalla polizia tramite le autorità romene è emerso che i due erano entrambi divorziati: avevano avuto una relazione sentimentale terminata da qualche tempo. La fine del rapporto – è emerso dalle indagini – non era stata però accettata dall’uomo. Dalle testimonianze raccolte dal commissariato di Foligno e dalla squadra mobile di Perugia, è emerso che la badante era stata per questo molestata e picchiata dal connazionale, anche se non aveva mai presentato formale denuncia.

LA TARGA – In strada, al momento dell’omicidio, c’erano una donna anziana e una coppia di ragazzi. La donna ha riferito di aver sentito discutere un uomo e una donna e poi di aver sentito un urlo straziante. Uscita di casa ha trovato la ragazza ferita a terra agonizzante. Nel frattempo la coppia di ragazzi aveva incrociato l’assassino e aveva preso il numero della targa dell’auto con cui è scappato. Mentre aspettavano l’arrivo dell’ambulanza i presenti hanno provato a tamponare la ferita al collo della vittima, ma è stato tutto inutile. La donna è morta nel giro di pochi minuti.


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