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Rosa Graziani, 63 anni, mamma e nonna. Uccisa “per scherzo” dal marito con un colpo di pistola

Roma, 3 Settembre 2013

Mamma e nonna irreprensibile, formava con il marito una coppia modello ritenuta perfetta.

 


Titoli & Articoli

Anziano uccide la moglie: “Stavo scherzando, pensavo arma fosse scarica” (Roma Today – 4 settembre 2013) 
La donna, da poco rincasata, è stata colpita al fianco. Ricoverata al San Camillo è morta intorno all’una. L’uomo è stato arrestato. Aperta un’inchiesta indaga per omicidio volontario
Che fai con quella pistola, ti vuoi ammazzare?”. Una battuta appena rientrata in casa, strappata dalla vista del marito, Giancarlo Giusto, intento a maneggiare un’arma, una calibro 45 regolarmente detenuta. Ed il marito che sta allo scherzo: “No, avrei intenzione di sparare a te”.
“Stavamo scherzando”, racconterà più tardi il Giancarlo Giusto. Tra la battuta e il racconto il dramma. La pistola che lui credeva fosse scarica aveva in realtà il colpo in canna che accidentalmente è partito colpendo la moglie  Rosa Graziani di 63 anni ad un fianco.
I SOCCORSI E LA CORSA IN OSPEDALE Siamo in via Pescaglia, al civico numero, in zona Magliana. Rosa Graziani, una volta colpita ad un fianco secondo quanto riferito da suo marito si sarebbe trascinata in bagno. Giancarlo Giusto invece, in evidente stato confusionale, si è rivolto a una vicina: è stata quest’ultima ad avvisare il 113 e a richiederne l’intervento. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e una volante della polizia. La donna è stata trasportata al San Camillo, dove però è morta all’una e trenta.
LE INDAGINI – Giancarlo Giusto è stato tratto in arresto: per lui l’accusa iniziale era quella di omicidio colposo. Nel corso della giornata la Procura della Repubblica di Roma ha ipotizzato il reato di omicidio volontario. Il pubblico ministero titolare del caso, Carlo Lasperanza, ha disposto l’autopsia su colpo di Rosa Graziani ed ha affidato agli investigatori una serie di accertamenti tecnici per verificare, tra l’altro, se come sostiene Gusto il colpo è partito per sbaglio.

Uccide la moglie: “Scherzavo, pensavo che l’arma fosse scarica” (Today Citta – 4 settembre 2013)
La Squadra mobile di Roma sta indagando su un omicidio avvenuto ieri sera nella capitale, in via Pescaglia, zona Magliana, periferia sud ovest della città. Un delitto ancora tutto da chiarire. Un anziano di 73 anni, Giancarlo Giusto, ha ucciso la moglie Rosa Graziani con un colpo di pistola, un revolver calibro 45, regolarmente detenuta.
IL RACCONTO SHOCK – “Stavo scherzando e pensavo che l’arma fosse scarica. Sono rimasto sorpreso vedendo invece partire un colpo“, ha raccontato l’uomo alla polizia. Secondo la sua versione, la moglie lo avrebbe visto in salone con la pistola in mano e gli avrebbe chiesto se avesse intenzione di spararsi. Lui a quel punto avrebbe risposto scherzando: “No, avrei intenzione di sparare a te”.
L’uomo avrebbe poi premuto il grilletto puntando l’arma verso la moglie, colpendola al fianco. La donna di 63 anni si sarebbe a quel punto rifugiata in bagno. Subito dopo l’anziano, in stato confusionale, si è rivolto a una vicina che ha avvisato il 113.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e una volante della polizia. La donna è stata trasportata all’ospedale San Camillo, dove è morta intorno all’una. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, ma sono in corso le indagini della Squadra Mobile. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della polizia Scientifica per i rilievi.

Uccide la moglie, il pm non crede allo ‘scherzo’: “E’ omicidio volontario” (Roma Today – 5 settembre 2013)
Per il procuratore Laviani e il pm Lasperanza l’uomo avrebbe puntato l’arma contro la moglie e poi sparato. A quel punto la simulazione, raccontando dello scherzo. Giancarlo Giusto non ha convinto la procura. Il colpo con cui ha ucciso la moglie, Rosa Graziani non sarebbe infatti partito per errore. E’ per questo che il pubblico ministero Carlo Lasperanza e il procuratore Filippo Laviani hanno deciso di contestare all’uomo l’omicidio volontario anzichè l’omicidio colposo.
Non convince infatti la versione fornita dal 73enne e il lavoro della polizia scientifica è finalizzato proprio a capire cosa sa realmente successo in via Pescaglia 6 martedì sera.
LO SCHERZO – Giusto ha raccontato di un incidente. In sostanza la moglie, rientrata a casa – secondo il suo racconto – l’avrebbe trovato intento a maneggiare una pistola calibro 45 regolarmente detenuta. Da lì la battuta di Rosa Graziani: “Vuoi ammazzarti?”. E l’uomo che risponde: “Veramente voglio ammazzare te”. Questo lo scambio di battute. Secondo Giusto l’arma non era carica, o almeno così pensava. Per errore è quindi partito un colpo che ha ferito la donna ad un fianco. Fin qui il suo racconto. La donna è stata però trovata in bagno. Secondo il marito si sarebbe trascinata lì sotto choc, mentre lui, in preda al panico, era andato a chiamare i vicini.
LE INDAGINI – E proprio da qui iniziano i dubbi della procura. La donna, secondo il pm Lasperanza, potrebbe essersi portata in bagno per provare a sfuggire ai colpi dell’uomo. Giusto, secondo questa ricostruzione, potrebbe infatti aver puntato volontariamente la pistola contro Rosa Graziani. Proprio questa possibile dinamica dei fatti avrebbe convinto gli inquirenti a trasformare l’accusa dall’iniziale omicidio colposo all’omicidio volontario. Ed anche per questo è stata disposta l’autopsia sul corpo della Graziani. I risultati di questa e gli accertamenti della scientifica forniranno elementi determinanti per chiarire cosa è successo.
LA VITTIMA – Madre e nonna irreprensibile, Rosa Graziani formava con Giancarlo Giusto una coppia apparentemente perfetta. Ritenuti da tutti un modello, non sembrano nascondere alcuna macchia. Appare quindi difficile scorgere un movente che possa aver spinto Giusto a premere deliberatamente il grilletto e a far partire il colpo che ha ucciso la moglie.

 


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