Ripalta Di Francesco, 41 anni, mamma. Affogata dal marito nel Naviglio
Milano, 9 febbraio 2008
Era la donna della sua vita
Kerim Gunar, 42 anni, padre. Qualche precedente.
Titoli&Articoli
Milano – Materana affogata dal marito
CRONACAQUI
Sabato notte Kerim Gunar è stato arrestato con l’accusa di omicidio
Sangue nel naviglio: “Siamo caduti, non ho affogato mia moglie”
CORSICO – «Non l’ho uccisa, come avrei potuto? Era la donna della mia vita». Cambia versione Kerim Gunar, 42 anni, il macedone con qualche precedente per furto che sabato notte, imbottito di alcol e droga, ha ucciso la moglie 41enne Ripalta Di Francesco annegandola nel Naviglio. Secondo l’accusa il macedone le ha tenuto la testa sott’acqua fino ad asfissiarla. Anche se lui dà un’altra versione dei fatti, ritrattando quella del giorno prima, quando ai carabinieri aveva detto: «Mi voleva lasciare, abbiamo litigato e poi l’ho affogata». «Non è vero – dice ora Gunar al suo avvocato Licia Sardo che ieri l’ha incontrato a San Vittore – le cose sono andate diversamente: abbiamo avuto un incidente, finendo contro un gard-rail. Ero nervosissimo e ho cominciato a litigare con mia moglie. L’ho strattonata e siamo finiti nelle acque del Naviglio. Nessuno ci ha aiutati. Nessuno ci ha soccorsi. Dall’alto piovevano solo pietre ». La coppia viveva in una casa popolare in via Palmieri, non lontano dal luogo del delitto, e i vicini li descrivono come una coppia senza particolari problemi e ben integrata, con un figlio di 15 anni. Sabato, la tragedia. Con un carabiniere, Francesco Stranieri, 28 anni, che ha dovuto salvare l’assassino dal linciaggio della gente, mentre poco prima aveva tentato di salvare la vittima gettandosi nelle acque gelide del Naviglio Pavese, in via Chiesa Rossa. Sono stati alcuni passanti a dare l’allarme, dopo aver visto qualcosa nelle acque del Naviglio. Gunar aveva afferrato la moglie per i capelli e le tratteneva la testa sott’acqua, mentre lei si dibatteva nell’inutile tentativo di sottrarsi alla morte. Un tassista si è gettato in acqua e ha lottato con il macedone, ma la donna era già stata trascinata via dalla corrente. Quando sono arrivati i carabinieri, il marito ha cercato di trascinare in acqua anche loro, ma è stato bloccato e poi arrestato con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e dal vincolo coniugale.
Santo Pirrotta
http://www.cronacaqui.it/news-sangue-nel-naviglio-siamo-caduti-non-ho-affogato-mia-moglie-_3463.html