Mirella La Palombara, 43 anni, operaia. Uccisa con dodici colpi di pistola dal marito
Vasto (Chieti), 22 Ottobre 2010
Titoli & Articoli
Omicidio suicidio a Vasto. I conoscenti: “Una coppia esemplare” (Il Centro – 23 ottobre 2011)
Sconcerto tra i vicini di casa. Nessuno ha sentito la lite e gli spari. L’amministratore di condominio: “Mai un problema e poi sempre precisi in ogni pagamento”. Il dirimpettaio: “Lui intarsiava il legname e molti lavori in casa erano opera sua”
Non credono al raptus i vicini di casa … L’omicidio-suicidio per i condomini del villaggio residenziale a due passi dal mare sarebbe nato da contesti che la coppia è stata abile a nascondere.
… «Diversità che li rendevano complementari» … Desiati più taciturno e rigoroso, dedicava molto tempo allo sport. Alto, magro, la muscolatura asciutta, non era difficile incontrarlo di sera mentre correva sulla riviera. «Amava anche intarsiare il legno. Molti dei mobili che ha in casa li aveva fatti lui. Aveva le mani d’oro», rivela il dirimpettaio.
Lei più estroversa e affabile, per tre anni in passato segretaria del Cai, il Club alpino, era sempre pronta a dare una mano agli amici e ai conoscenti in caso di bisogno. Entrambi pendolari – lui era in servizio a Chieuti, lei lavorava in fabbrica a Gissi – uscivano da casa al mattino e si ritrovavano la sera.
«La coppia di condomini che ogni amministratore vorrebbe», dice l’amministratore del condominio … «Mai un problema, sempre puntuali nei pagamenti, seri e discreti. Una coppia perbene. Lui, poi, di una precisione rassicurante», scuote la testa incredulo l’amministratore.
Eppure qualcosa si è spezzato. Qualcosa che ha sconvolto lui appena tornato dal lavoro. Almeno un paio i testimoni che hanno sentito discutere la coppia fra le 17 e le 19, pochi minuti dopo il rientro a casa di lui. Una lite come tante come avviene in tante famiglie.
Questa volta, però, l’appuntato della Finanza ha perso la testa. Ha preso la pistola d’ordinanza e le ha sparato contro l’intero caricatore, lasciando per sé solo l’ultimo colpo. Nessuno crede si sia trattato di un’azione premeditata. Sono tutti convinti si sia trattato di un delitto-suicidio d’impeto …
Dolce e ottimista Mirella era benvoluta da tutte le colleghe. Per la donna non era un bel periodo questo da punto di vista occupazionale. Mirella lavorava alla Gissi confezioni, azienda della Val Sinello del Gruppo Canali, in difficoltà come tutte le aziende del settore tessile manifatturiero. «Ha conosciuto la cassa integrazione, ma non si lamentava più di tante altre. E neppure lui. Non era una coppia che amava il lusso. Non avevano figli e non erano certo persone con i grilli per la testa», sostiene Massacesi. «Non è un modo di dire, erano davvero persone estremamente tranquille e misurate nei modi. Per questo quando oggi pomeriggio abbiamo visto arrivare le forze dell’ordine siamo rimasti tutti sconvolti. Li ho visti passeggiare venerdì. Sono passati sotto il mio balcone. Sorridevano, parlavano fra loro, sembravano tranquilli», sostiene il pensionato.
Nessuno dei vicini ha sentito gli spari. Forse la scarica di colpi d’arma da fuoco è stata coperta dal passaggio di un convoglio ferroviario. «Io non ho sentito spari, ma se li avessi sentiti li avrei scambiati per una delle tante feste di matrimonio che in questo periodo si susseguono sulla riviera», commenta una pensionata che abita al piano di sopra della coppia …
Tanto dolore in occasione della celebrazione del funerale di Nicola e Mirella (Piazza Rossetti – 27 ottobre 2011)
I famigliari delle vittime dell’omicidio-suicidio hanno voluto un’unica celebrazione funebre
Lo straziante dolore dei familiari di Nicola Desiati e di Mirella La Palombara, i due coniugi venuti a mancare venerdì scorso per un caso di omicidio-suicidio avvenuto in un appartamento di località “S. Tommaso!, oggi hanno vissuto un altro struggente momento con la celebrazione del funerale. Nella Chiesa di S. Francesco, a Vasto Marina, le salme dei due coniugi sono state accolte dal parroco, padre Luigi Stivaletta, il quale ha avuto parole di conforto per i familiari e gli amici della coppia. La decisione presa dalle due famiglie di voler celebrare il funerale congiuntamente è stato un gesto di perdono e di distensione dopo momenti di rabbia e di indicibile dolore.
Alla cerimonia hanno presenziato i rappresentanti della Guardia di Finanza, nella quale Nicola prestava servizio da molti anni, ed i colleghi di lavoro della Gissi Confezioni azienda nella quale Mirella lavorava.
Sul valore del perdono, soprattutto, la voce di padre Luigi e sulla necessità di ridare corpo e luce ad una considerazione più giusta della vita, anche prendendo spunto dalle riflessioni, sui recenti episodi ravvicinati di cronaca avvenuti in città, da parte del vescovo Bruno Forte che ha parlato di “passioni tristi nella società e sottovalutazione del valore della vita”. E poi l’ascolto, “la capacità – dice padre Luigi – di tornare ad ascoltare l’altro, presi come siamo dalla frenesia dei ritmi di oggi e dalla conseguente superficialità dei rapporti”.
Al termine della celebrazione religiosa i feretri sono stati traslati nel cimitero comunale di Vasto per la pietosa cerimonia della tumulazione. Il caso, sotto l’aspetto puramente legale, verrà ufficialmente chiuso dalla Procura della Repubblica di Vasto nel momento in cui l’anatomopatologo, dott. Pietro Falco, rimetterà i risultati delle analisi di laboratorio previste.