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Ilenia Fabbri, 46 anni, mamma. Uccisa dopo una fuga disperata con un colpo di martello in testa e sgozzata da un killer assoldato dall’ex marito dopo anni di vessazioni e minacce. Lei lo aveva denunciato ma il procedimento era stato archiviato

Faenza (Ravenna) , 6 Febbraio 2021

“Mi farà ammazzare, non lo farà neppure con le sue mani, lo farà fare a qualcun altro e lo pagherà pure poco, perché io valgo poco per lui”

 

Claudio Nanni, 55 anni, meccanico, ex marito, padre. Non gli crede più nemmeno la figlia.

 

Pierluigi Barbieri detto “lo zingaro”, 53 anni, sicario. Reo confesso, ha problemi di tossicodipendenza.


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Faenza, omicidio di Ilenia Fabbri: si valuta anche l’ipotesi di un delitto su commissione

quattro principali testimoni finora ascoltati in Commissariato sono Arianna, la figlia convivente, l’amica della figlia, Stefano, il nuovo compagno della vittima, e Claudio, il marito da cui la donna si era separata nel 2018. Sono state sentite anche le amiche della 46enne e l’avvocato civilista della vittima. Dalle verifiche è emerso che nel 2017 Ilenia Fabbri aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Il fascicolo era stato archiviato ma tra i due ex coniugi era rimasto in piedi un contenzioso civilistico sulla divisione del patrimonio. È infatti emerso che la donna aveva fatto causa al marito, per lamentare mancati compensi per alcune decine di migliaia di euro relativi al suo impiego nell’attività di famiglia: la prossima udienza – la seconda della causa – con i testimoni delle parti, era stata fissata per il 26 febbraio davanti al giudice del Lavoro del Tribunale di Ravenna.

Ilenia Fabbri: “Omicidio tentato già altre due volte”

Già altre due volte avevano tentato di uccidere Ilenia Fabbri, in un piano messo a punto tra settembre e ottobre. E’ quanto emerso dalla confessione che il 17 marzo il 53enne Pierluigi Barbieri, alias “lo Zingaro”, sicario reo-confesso dell’omicidio di Faenza (Ravenna), su mandato dell’ex marito. L’uomo avrebbe detto che i due precedenti tentativi di eliminare la donna erano falliti, il primo perché lui non si era orientato bene nella casa alla ricerca della stanza della 46enne e l’altro perché l’ex marito, Claudio Nanni, il cui arrivo avrebbe dovuto segnare l’inizio dell’azione, si era presentato tardi.

Barbieri, originario di Cervia, ma domiciliato nel Reggiano, ne ha parlato quando è stato sentito in Questura a Ravenna in merito alla 46enne uccisa il 6 febbraio nella sua abitazione di via Corbara. I dettagli sono emersi dopo un altro interrogatorio, quello di stamattina, nel quale invece l’ex marito della donna, 54 anni, presunto mandante del delitto, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo Barbieri, il piano all’inizio – in cambio di 20 mila euro e un’auto usata – prevedeva di fare scomparire la 46enne dentro a un trolley, di cospargerla di acido e di gettarla in una buca già scavata nelle campagne faentine e individuata dagli inquirenti. Tanto che, su sua indicazione, in un magazzino dell’officina di Nanni nei giorni scorsi la polizia, coordinata dal Pm Angela Scorza, ha sequestrato una vanga, dell’acido e un trolley.

Sempre Barbieri ha dato indicazione per recuperare in un campo adiacente a una piazzola dell’autostrada A14 tra Faenza e Imola il manico di un martello da carpentiere con cui aveva provato a soffocare la donna subito prima di tagliarle il collo con un coltello da cucina recuperato nell’abitazione.
I nuovi elementi, se confermati, rafforzano l’ipotesi della premeditazione di un delitto aggravato anche dai motivi abietti: un assassinio commesso con il fine di non corrispondere alla donna le somme di denaro di sua spettanza e per rientrare nella disponibilità della casa coniugale.

Barbieri, secondo quanto ricostruito, ha raggiunto Faenza nelle prime ore della mattina del 6 febbraio e, accertatosi dell’allontanamento di Nanni, sopraggiunto per prendere la figlia Arianna (così da precostituirsi un alibi) si è introdotto nella casa, poi è andato nella camera da letto al primo piano e ha tentato di uccidere Ilenia strangolandola. La donna si è difesa, lui l’ha inseguita per le scale e, dopo averla colpita più volte l’avrebbe accoltellata alla gola, vicino alla cucina.


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