Giovanna Longo, 60 anni, mamma. Uccisa a colpi di pistola dall’ex marito
Ravanusa (Agrigento), 25 Giugno 2013
Giovanna voleva solo essere felice, Luigi però si sentiva deriso da quella felicità.
Luigi Gallo, 63 anni, camionista in pensione, padre. Non aveva mai avuto a che fare con la giustizia ma deteneva illegalmente un’arma. I figli ne danno un’altra descrizione.
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Ravanusa, omicidio Giovanna Longo: Luigi Gallo “Mi hanno deriso e ho sparato per impaurirli”
«Ho incontrato casualmente la mia ex moglie ed il suo nuovo compagno nei pressi del mercato settimanale. Mi hanno deriso e ingiuriato. A questo punto non ho capito più nulla, ho impugnato la pistola che tenevo in tasca ed ho fatto fuoco. Non volevo assolutamente uccidere nessuno ma volevo solo fare loro paura». È questo quanto ha dichiarato ieri mattina al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, Luigi Gallo, 63 anni, l’uomo che martedì mattina nei pressi dell’area del mercato settimanale ha ucciso l’ex moglie Giovanna Longo di 60 anni e successivamente ha ingaggiato una colluttazione con Luigi Avarello 65 anni, ex consigliere comunale di “Rinascita Ravanusana” ai tempi dell’ex sindaco Giuseppe Bonaventura e nuovo compagno della donna.
«Da quando io e mia moglie ci eravamo separati- ha aggiunto Gallo- per me erano iniziati dei problemi economici a causa delle nostre proprietà acquisite durante il lavoro di camionista in Germania prima di andare in pensione e che risultavano intestate tutte a lei».
In sostanza, Luigi Gallo, assistito dal suo legale di fiducia l’avvocato Stefano Argento, ha confermato al gip ed al pm Santo Fornasier che coordina l’inchiesta condotta dai carabinieri della Compagnia di Licata quanto aveva raccontato ai militari il giorno del delitto. Al termine dell’interrogatorio il suo avvocato ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari. Luigi Gallo, accusato di omicidio, tentato omicidio e porto e detenzione illegale di armi e munizioni sino a martedì scorso quando ha ucciso con due colpi di calibro 38 l’ex moglie non aveva mai avuto a che fare con la giustizia. Il gip, su questa richiesta dell’avvocato Stefano Argento si è riservato di decidere. Intanto, dopo l’autopsia effettuata mercoledì pomeriggio nella sala mortuaria del cimitero di Piano Gatta ad Agrigento, il corpo di Giovanna Longo è stato riconsegnato ai familiari.
A Ravanusa, sono rientrati i tre figli che vivevano in Germania. Sembra comunque, che i funerali della donna si terranno ad Homburg, cittadina tedesca della Saarland, dove risiedono i figli e dove viveva sino a qualche mese addietro la donna prima di decidere di far rientro a Ravanusa. Per i carabinieri guidati dal Capitano Massimo Amato e la Procura di Agrigento, il caso è chiuso ma le indagini vanno avanti per chiarire qualche altro aspetto di questa orribile vicenda. Innanzitutto, per capire se a Luigi Gallo debba essere contestato o meno l’omicidio premeditato e soprattutto se gli altri due colpi di pistola esplosi ed andati a vuoto erano indirizzati a Luigi Avarello. Un dramma quello avvenuto martedì scorso che ha visto balzare Ravanusa nelle cronache nazionali. Il paese è ancora sotto choc ed a distanza di quattro giorni tra la gente non si continua a parlare d’altro.
Il Secolo XIX
Avrebbe ucciso la moglie per gelosia. Sta emergendo questo dalle prime indagini sull’omicidio di Giovanna Longo, sessantenne di Ravanusa (Ag), uccisa questa mattina nella piazza dove era in corso il mercatino settimanale. A sparare 4 colpi di pistola, infatti, sarebbe stato il marito della donna: Luigi Gallo, 63 anni, che ha ferito anche un uomo prima di essere bloccato dai vigili urbani e da alcuni passanti. L’uomo ferito è Luigi Avarello, 65 anni, che avrebbe avuto una relazione con la vittima dopo che questa si era separata dal marito.
Il matrimonio fra Giovanna Longo e Luigi Gallo, tre figli, era finito da tanti anni. Nei mesi scorsi, dopo la separazione legale, era anche arrivata la sentenza di divorzio. Luigi Gallo abitava in Germania e soltanto negli scorsi giorni era rientrato a Ravanusa (Ag). L’uomo non riusciva a rassegnarsi alla fine di quell’unione e stamattina ha incontrato l’ex moglie nella zona della Tintoria, a pochi passi dallo stadio, davanti al cimitero comunale. La donna era in compagnia di un uomo, il sessantenne rimasto leggermente ferito. Gallo – secondo una ricostruzione ancora frammentaria – avrebbe prima discusso animatamente con l’uomo e ci sarebbe anche stata una colluttazione: il sessantenne ha graffi al volto. Poi Gallo avrebbe estratto la pistola e esploso quattro colpi contro l’ex moglie, uccidendola. Il ferito, che ha escoriazioni superficiali, ha già lasciato l’ospedale. Gallo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Del fascicolo di inchiesta si sta occupando il sostituto della Procura di Agrigento Santo Fornasier.
La pistola calibro 38 con la quale Luigi Gallo, 63 anni, ha ucciso l’ex moglie, non era legalmente detenuta. I carabinieri, che si occupano delle indagini, stanno cercando di capire dove possa averla acquistata visto che era rientrato da poco meno di una settimana dalla Germania.Secondo gli investigatori l’omicida avrebbe pedinato l’ex consorte sorprendendola in auto, su una Opel Corsa, nell’area parcheggi attigua al piazzale del mercatino settimanale. Nella zona adibita a posteggio c’erano decine e decine di persone. Gallo ha prima avuto una colluttazione, per strada a pochi passi dalla vettura, con il sessantenne rimasto leggermente ferito. Poi si sarebbe girato di scatto ed avrebbe sparato contro l’ex moglie che è rimasta priva di vita all’interno dell’abitacolo. Sentiti i colpi di pistola, fra quanti si trovavano nell’area di parcheggio c’è stato il fuggi fuggi generale.