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Giovanna Algeri, 43 anni, mamma. Uccisa a coltellate dall’ex marito

Valbondione (Bergamo), 26 Maggio 2002

 


Titoli & Articoli

Valbondione: condannato a 14 anni per l’omicidio della moglie (l’Eco di Bergamo – 6 giugno 2003)
E’ stato condannato a 14 anni di reclusione Domenico Moraschini, 45 anni, che il 26 maggio 2002 uccise a coltellate la moglie Giovanna Algeri con la quale aveva trascorso il fine settimana nella residenza estiva di Valbondione. La sentenza è stata pronunciata dal giudice dell’udienza preliminare Vincenzo Tutinelli, che aveva accolto la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dall’imputato.
I rapporti tra Moraschini e la moglie da tempo erano pessimi, ma i coniugi avevano mantenuto l’abitudine di trascorrere insieme il fine settimana soprattutto per stare vicino ai figli. Con i genitori quel giorno si trovava la figlia 17enne mentre il secondogenito aveva preferito rimanere a Pedrengo, ove la famiglia risiedeva. Al momento di tornare a casa, la giovane si era assentata per pochi minuti per salutare alcuni parenti e, al rientro, aveva trovato la mamma ormai cadavere in fondo alle scale mentre il papà era a terra sanguinante. L’uomo dopo il delitto si era infatti ripetutamente colpito col coltello.
Al dibattimento Moraschini ha sostenuto di non ricordare niente dell’omicidio. Il pubblico ministero Mauro Clerici aveva chiesto la condanna a dieci anni e otto mesi di reclusione, mentre il collegio di difesa stamani ha sostenuto la parziale infermità mentale, chiedendo inoltre l’applicazione delle attenuanti generiche e di quelli del risarcimento danni.

 

Omicidio di Valbondione, condanna confermata (L’Eco di Bergamo – 27 febbraio 2004)
Una sostanziale riconferma della sentenza emessa in primo grado dal giudice dell’udienza preliminare di Bergamo il 6 giugno dello scorso anno: 14 anni di reclusione. E’ questa la pena inflitta questa mattina dalla Corte d’assise d’appello di Brescia nei confronti di Domenico Moraschini, tecnico di 46 anni di Pedrengo, accusato di aver ucciso con una coltellata la moglie Giovanna Algeri, 43 anni di Pedrengo. Moraschini ha ottenuto gli arresti domiciliari: dal giorno dell’omicidio, avvenuto il 26 maggio 2002, è sempre rimasto nel carcere di via Gleno.
I fatti risalgono alla sera del 26 maggio 2002: Moraschini aveva mantenuto l’abitudine di trascorrere i fine settimana con la moglie nella sua casa natale a Valbondione, nonostante tra i due coniugi da qualche tempo i rapporti si fossero fatti più difficili (tanto che abitavano ormai in due case separate). Quella sera, una domenica, i due stavano per rientrare a Pedrengo: con loro la figlia, oggi diciottenne, che al momento del fatto si era allontanata per qualche minuto dall’abitazione, mentre un altro figlio di 17 anni era rimasto a Pedrengo dai nonni. Ad un tratto tra i coniugi era scoppiata una violenta lite. Al ritorno della figlia Giovanna Algeri era stesa a terra priva di vita, colpita da una coltellata alla gola; il marito era al piano superiore, dove aveva cercato di togliersi la vita con la stessa arma usata contro la moglie, un coltello da cucina, dopo aver scritto un biglietto di addio.


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