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Elisa Pavarani, 39 anni, operaia. Uccisa a coltellate dall’ex fidanzato

Parma, 10 Settembre 2016

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Titoli & Articoli

Parma, delitto Pavarani: quattro coltellate e ore di silenzio (la Repubblica – 12 settembre 2016)
L’omicidio di Elisa sarebbe avvenuto nel pomeriggio di sabato in via Sidoli quando la donna ha smesso di rispondere alle telefonate di amici e parenti. Attesa la convalida del fermo di Luigi Colla per omicidio volontario
Il desiderio di una pausa, di un cambiamento. Elisa Pavarani solo due settimane fa aveva chiesto a Luigi Colla di rispettare la sua volontà di interrompere una relazione di tredici anni. Un legame vissuto tra alti e bassi, come tutti i rapporti di lunga durata. Lei residente a Sala Baganza nella casa di famiglia, operaia della F&T Salotti, aveva conosciuto Luigi Colla quando era ancora adolescente. Dopo alcuni anni si erano messi insieme in modo stabile. Lei lo raggiungeva ogni weekend nell’appartamento di largo Guido Carli, nella zona di via Sidoli, dove sabato scorso si è consumato l’assurdo delitto.
Chi conosceva la coppia esclude che Luigi Colla in passato avesse tenuto comportamenti violenti nei confronti della compagna. Un vicino di casa ha riferito alla stampa di alcune liti rumorose, con intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri, però, hanno smentito questa circostanza: non risulta che la coppia li abbia mai allertati per liti in famiglia o maltrattamenti, né che i vicini di casa abbiano segnalato simili situazioni. Quel che è certo è che Elisa aveva voleva una pausa da quella lunga relazione e aveva chiesto al compagno di non chiamarla.
Una scelta mal digerita dal compagno. E’ il 3 settembre quando il 42enne pubblica su Facebook, come copertina del suo profilo, una foto della coppia sorridente. A chi gli chiede se abbiano fatto pace, risponde “Non ancora”.Una questione di quando, non di se. Non accetta il silenzio dell’ex compagna, sfoga la sua frustrazione parlando con le amiche di lei. Elisa si ritrova con le gomme delle auto tagliate, riceve telefonate mute. Il timore c’è ed è tanto. Ma sabato pomeriggio la donna, dopo tante insistenze, accetta di incontrare Luigi per un incontro chiarificatore nella casa di via Sidoli.
Da quell’appartamento non è più uscita.
E’ possibile che l’omicidio si sia consumato ore prima del rinvenimento del corpo senza vita della 39enne, martoriata da quattro coltellate all’addome. Parenti e amici la cercavano sul cellulare fin dal pomeriggio, ma al telefono rispondeva Colla accampando scuse. L’ipotesi terribile è che fosse già morta, il che potrebbe aggravare ancora di più la posizione del presunto assassino: forse se Elisa fosse stata soccorsa subito, avrebbe avuto una speranza di salvezza.
Il corpo della donna è stato trovato verso le 20.30 dal fratello, dal cugino e da un’amica giunti da Sala Baganza presso l’abitazione di Colla in preda alla preoccupazione perché Elisa non rispondeva al cellulare. Era riversa sul pavimento del soggiorno, coperta da un lenzuolo. Dell’omicida nessuna traccia. Per alcune ore a Parma sarà caccia all’uomo: disseminati a ogni angolo posti di blocco di carabinieri e polizia. Luigi Colla, operaio saldatore di 42 anni dalla fedina penale pulita, viene fermato poco dopo mezzanotte. E’ in bicicletta, non lontano da casa. Lo stato è quello di chi si sta rendendo conto di aver fatto una cosa orrenda. Viene interrogato in caserma dal pm Umberto Ausiello e dagli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri, davanti a un difensore d’ufficio.Domenica mattina viene condotto in stato di fermo nel carcere di via Burla con l’accusa di omicidio volontario. Nelle prossime ore è attesa la convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari.Per ora gli inquirenti mantengono riserbo su alcuni particolari dell’indagine: non è noto se il presunto omicida abbia reso una piena confessione e quale sia stata la sua versione dei fatti. Disposti anche gli esami autoptici sul corpo della vittima, che dovranno accertare l’ora della morte. Quando i soccorsi si sono precipitati sul posto, sabato sera, probabilmente Elisa Pavarani aveva smesso di respirare da ore. (di Maria Chiara Perri)

Delitto Pavarani, morte immediata dopo una aggressione furiosa (la Repubblica – 13 settembre 2016)
Elisa ha passato le ultime ore con il suo assassino, poi una discussione e l’ennesimo “no” hanno scatenato la violenza di Luigi Colla. Decesso sabato poco dopo le 18. Mercoledì convalida del fermo, esclusa premeditazione
Colpi furiosi al petto, sferrati con una tale violenza da spezzare la lama del coltello.
Elisa Pavarani, la 39enne uccisa sabato dall’ex fidanzato Luigi Colla, non ha avuto scampo: inaspettata quell’aggressione avvenuta al culmine di una discussione terminata con le parole che l’uomo non voleva accettare, “no, non voglio tornare con te”.Inaspettata e imprevedibile, si può dire, da parte della persona con cui Elisa aveva condiviso 13 anni e che nell’arco di pochi secondi si è trasformata in un assassino. La morte della donna è sopraggiunta nell’immediato, i fendenti l’hanno raggiunta anche nella zona vitale dello sterno e quindi vicino al cuore.
L’autopsia sul corpo della donna, affidata dal pm Umberto Ausiello al medico legale Edda Guareschi, prenderà il via alle 14. Per il deposito dei risultati sarà necessario attendere mesi, ma le prime risultanze potrebbero essere disponibili già domani e dovrebbero confermare i primi riscontri investigativi.  Elisa Pavarani non è deceduta dopo una lunga agonia, come poteva far temere il fatto che fin dal primo pomeriggio di sabato alcuni amici non erano più riusciti a contattarla. E’ difficile dire se un soccorso immediato avrebbe potuto salvarla, ma pare che non sia così: troppo gravi e profonde le ferite infertele, cinque colpi di coltello tra l’addome e il petto.
L’aggressione sarebbe avvenuta poco dopo le 18. Elisa Pavarani e Luigi Colla hanno passato il pomeriggio insieme nell’appartamento di lui in largo Guido Carli. Hanno discusso della fine della relazione, che il 42enne non voleva accettare. Di fronte all’ennesimo rifiuto, l’uomo ha impugnato un coltello da cucina di metallo e si è accanito contro l’ex fidanzata. La lama del coltello si è spezzata. L’uomo ha gettato l’arma e il frammento nel lavandino, dove sono stati rinvenuti dagli inquirenti e posti sotto sequestro.
Di fronte all’irreparabile Colla non ha chiamato aiuto, non è noto se abbia cercato in qualche modo di soccorrere Elisa. Comunque sarebbe stato troppo tardi. Ha coperto la giovane con un lenzuolo e si è allontanato in bicicletta per vagare come un disperato per ore nella zona di via Sidoli, fino al fermo dopo mezzanotte. Il corpo di Elisa Pavarani è stato trovato due ore dopo l’omicidio dai parenti e da un’amica, preoccupati perché non rispondeva al telefono.
Luigi Colla durante il primo interrogatorio degli inquirenti ha già fatto delle ammissioni. Sul contenuto del verbale  vige riserbo, in vista dell’udienza di convalida del fermo fissata per domani mattina quando il gip Maria Cristina Sarli si recherà in carcere per l’interrogatorio del detenuto. L’accusa per ora è quella di omicidio volontario. L’indagato, assistito dall’avvocato difensore Matilde Rogato, ha espresso la volontà di collaborare con gli inquirenti e quindi è quasi certo che non si avvarrà della facoltà di non rispondere e che parlerà con il giudice. Si potranno valutare eventuali aggravanti, ma quella della premeditazione è esclusa: gli inquirenti ritengono che si sia trattato di un delitto d’impeto, dettato dall’ira e dall’assoluta mancanza di rispetto per la volontà dell’ex fidanzata. Un femminicidio brutale maturato in un contesto che appariva lontano da abusi, maltrattamenti o condizioni di disagio sociale. Segno che la violenza contro le donne è ovunque, e assume maschere subdole.  (

Elisa è stata accoltellata alle spalle (Parma Today – 11 dicembre 2016)
La donna di 39 anni uccisa dall’ex Luigi Colla è stata colpita anche da dietro secondo i risultati dei primi rilievi dell’autopsia
Elisa Pavarani, la donna di 39 anni uccisa dall’ex fidanzato Luigi Colla di 42 anni all’interno del suo appartamento in largo Carli, nella zona di via Sidoli, è stata accoltellata alle spalle, oltre che al torace, come emerso nei giorni successivi al femminicidio. I risultati dei primi rilievi dell’autopsia effettuata sul corpo di Elisa sono stati resi noti e la dinamica del delitto si fa pian piano piu chiara.
L’uomo che ha ucciso Elisa dopo averla invitata a casa per un chiarimento ha utilizzato un grosso coltello da cucina, ritrovato poi dagli investigatori nel lavandino dell’abitazione all’interno della quale si è consumato il delitto. Intanto per Luigi Colla, che si trova in carcere per l’omicidio di Elisa Pavarani potrebbe profilarsi l’ipotesi di reato di omicidio premeditato, rispetto alla quale gli inquirenti stanno ancora lavorando.


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