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Chiara Di Vita, 28 anni, maestra, mamma. Uccisa con un colpo di pistola dal marito

Roma, 3 Maggio 2013

chiaraUna famiglia serena, un grande amore postato su fb e una grandissima fede. Finiti con due spari, uno a vuoto e l’altro che uccide Chiara.

christianChristian Agostini, 39 anni, guardia giurata ex collaboratore pontificio. Un ragazzo a posto, gran lavoratore. Con il tarlo della gelosia.


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Corriere della Sera
Guardia giurata uccide la compagna e si suicida – Christian Agostini ha sparato alla donna e poi si è tolto la vita. I due avevano un figlio che era a scuola. La fede, l’amore per Chiara e il loro bambino. Il coro in parrocchia, le vacanze al mare, i fine settimana in piscina. E poi l’attaccamento profondo al Papa, prima Benedetto XVI e adesso Francesco, attesi con devozione nelle loro visite nelle parrocchie romane. Appuntamenti ai quali Christian Agostini, 39 anni, guardia giurata dell’Istituto di vigilanza dell’Urbe e collaboratore pontificio, voleva essere sempre presente. Al suo fianco c’erano spesso la moglie e il piccolo fotografati con i Pontefici. Un mondo che sembrava sereno squarciato all’improvviso dalla gelosia, da liti fra le mura domestiche.
Qualcosa ha stravolto la vita del vigilante che solo fino a poche settimane fa scriveva messaggi e poesie romantiche alla sua donna, Chiara Di Vita, 28 anni, maestra, sposata in Campidoglio con rito civile e qualche anno dopo nella parrocchia pontificia di Sant’Anna. Tutto è finito venerdì pomeriggio: Agostini l’ha uccisa con un colpo di pistola alla nuca nella sala hobby della loro abitazione in via Aurelia. Poi si è suicidato. In quel momento il bambino — che ha 7 anni — si trovava ancora a scuola e aspettava che il nonno lo andasse a prendere. La guardia non ha lasciato biglietti ma soltanto mercoledì scorso aveva postato su Facebook le ultime foto che non facevano presagire ciò che sarebbe accaduto poche ore più tardi: lui e il figlio sdraiati su un prato con un pallone.
A scoprire i corpi, trovati uno accanto all’altro sul pavimento, sono stati gli agenti di una volante avvertiti da un vicino che aveva udito gli spari. Tonfi sordi provenienti dall’appartamento al pianterreno nel complesso residenziale non lontano dalla parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe dove la famiglia era ormai di casa. I soccorsi sono stati inutili, marito e moglie erano già morti. Per la polizia quella dell’omicidio-suicidio per gelosia è un’ipotesi attendibile. Un movente legato a un tarlo inesorabile quanto improvviso che avrebbe innescato il raptus di Agostini forse — ipotizzano ancora gli investigatori — al culmine di un litigio. Contro Chiara, infatti, Christian ha sparato due volte, ma solo uno dei proiettili è andato a segno.
Per scoprire perché i rapporti nella coppia si fossero rovinati fino all’epilogo peggiore la Squadra mobile ha acquisito i telefonini di marito e moglie e ascoltato a lungo amici e parenti. Qualcuno avrebbe confermato che Christian era molto geloso. Un’ossessione che potrebbe avergli fatto perdere il controllo dopo settimane di confronti duri con la moglie che, tuttavia, non l’ha mai denunciato per maltrattamenti. Litigate in contraddizione con quanto il vigilante postava sui social network. Immagini di una famiglia felice fra le quali spiccavano quelle degli incontri ravvicinati con Papa Bergoglio subito dopo la sua elezione: il bimbo sorridente fra le braccia del Pontefice e dietro di lui la madre mentre il padre fotografa la scena. E poi ancora un video in omaggio a Papa Ratzinger e altri scatti in piazza San Pietro alternati con quelli di giornate spensierate in spiaggia, sulla neve, a Carnevale. In famiglia, in ufficio e a casa di amici. Momenti spensierati e a tratti emozionanti che stridono con la tragedia avvenuta ieri.

Un’altra donna uccisa dal marito guardia giurata dopo Michela Fioretti, assassinata a colpi di pistola meno di due mesi fa ad Acilia, vicino Ostia, da Guglielmo Berettini, tuttora ricoverato in ospedale in gravissime condizioni dopo aver tentato di suicidarsi. «Christian era un ragazzo a posto, un gran lavoratore. Non ha mai avuto rimproveri, nè richiami — raccontano i suoi colleghi dell’Urbe, istituto coinvolto nel 2009 in una serie di proteste per licenziamenti e cambi societari con i dipendenti arrampicati sul Colosseo per diversi giorni —. Anche chi non lo conosceva se lo ricordava perché era un tipo affidabile. Era inconfondibile perché aveva i capelli rossi. Ma di sicuro non abbiamo mai saputo che avesse problemi con la moglie». Sconvolti anche i parenti e i vicini di casa in via Aurelia. Proprio ieri la parrocchia aveva organizzato una processione nel quartiere e alcuni fedeli hanno deviato dal percorso per recarsi davanti all’abitazione della coppia e rendere omaggio a Christian e Chiara. «Non riusciamo a spiegarci cosa sia successo — ricorda un’anziana condomina —. Sembravano così affiatati, sereni. Lui poi appariva sempre molto tranquillo». Invece Agostini covava un segreto che non lo lasciava in pace e che alla fine lo ha spinto a uccidere la moglie. (di Rinaldo Frignani)

Il Messaggero
Le foto su Facebook raccontano una storia fatta solo di amore, gite al mare con il figlio di sei anni, e una forte fede. Ma qualcosa, all’improvviso, deve essersi incrinato. Christian Agostini, 39 anni, guardia giurata dell’Istituto di vigilanza dell’Urbe, ha preso la pistola e ha ucciso la moglie Chiara Divita, 28 anni, per poi togliersi la vita. Era pazzo di gelosia, si scopre ora. Una tragedia, e l’ennesimo femminicidio, consumatasi nel loro appartamento in via Aurelia, a Roma. Sulla vicenda indaga la polizia.
Collaboratore pontificio. «Tanti auguri amore mio», scriveva solo il 5 aprile scorso Agostini sul proprio profilo pieno zeppo di foto di lei e del loro piccolo che al momento della tragedia era a scuola, con il nonno ad aspettarlo. Gli scatti parlano di un legame forte. Entrambi religiosissimi, di recente avevano incontrato personalmente Papa Francesco insieme al loro figlio. E prima di lui Benedetto XVI. Agostini era anche un collaboratore pontificio. L’ultima attività dell’uomo su Facebook risale a ieri: una foto disteso su un prato. Accanto il piccolo e un pallone da calcio.
Un colpo alla nuca. L’uomo ha sparato due colpi contro di lei e al secondo sparo ha colpito la moglie alla nuca, poi si è sparato alla testa. Era accecato dalla gelosia dopo l’ennesima lite. Questa la ricostruzione della polizia. I due corpi sono stati trovati in salone. Il cadavere di Christian Agostini era in terra vicino al tavolo. Accanto a lui c’era la pistola. Christian Agostini lavorava per l’Istituto di Vigilanza dell’Urbe Roma, lo stesso istituto per il quale alcuni dipendenti misero in scena una protesta nel 2009, salendo sull’ultimo anello del Colosseo, contro la perdita del posto di lavoro.

Roma Today
Omicidio via Aurelia: Christian Agostini uccide Chiara Di Vita per gelosia e poi si toglie la vita – Agostini ha ucciso la moglie per gelosia, poi il colpo letale contro se stesso. La guardia giurata ha prima sparato due colpi contro la donna sposata sei anni fa per poi premere il grilletto e togliersi la vita. I due avevano un bambino di 6 anni che al momento della disgrazia era a scuola. Le parole di una donna contro le urla di gelosia del marito. Che dopo qualche minuto sono diventate pallottole per uccidere entrambi. E distruggere una famiglia.A Roma una guardia giurata ha messo fine al litigio in casa con sua moglie sparando contro di lei: l’ha uccisa e poi si è tolto la vita. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri al civico 565 di via Aurelia. Foto al mare, in gita con il figlio e una forte fede religiosa, fino a spingerli tra la folla per incontrare il papa, prima Ratzinger e poi Bergoglio. Ma ieri Christian Agostini, 39 anni, sembrava non ricordare nulla di tutto questo. Aveva discusso ancora una volta con sua moglie Chiara Di Vita, mentre il loro figlio era a scuola, con il nonno che lo aspettava fuori per portarlo a casa. Nelle quattro mura del seminterrato di via Aurelia la gelosia invece si consumava di follia. Stavolta non sarebbe finita con una porta di casa sbattuta dietro le spalle. Tra le urla, Christian ha preso la pistola e ha sparato contro Chiara. Prima l’ha mancata. Poi l’ha colpita alla nuca e l’ha uccisa. L’ultimo grilletto lo ha premuto per uccidersi.
Qualcuno ha sentito gli spari e ha dato l’allarme. Quando i sanitari del 118 e la polizia sono entrati, hanno trovato i corpo di moglie e marito in salone. Lui era in terra vicino al tavolo. Accanto a lui c’era la pistola. Lei in terra a qualche metro. Agostini lavorava per l’Istituto di Vigilanza dell’Urbe Roma, lo stesso istituto per il quale alcuni dipendenti misero in scena una protesta nel 2009, salendo sull’ ultimo anello del Colosseo, contro la perdita del posto. Ma stavolta la crisi e il lavoro non centrano. Era un uomo molto geloso”, spiega in lacrime un parente alla polizia. Scenate, urla e ossessioni.
NESSUNA DENUNCIA – Ma prima di oggi mai una denuncia da parte di Chiara, 28 anni, che sei anni fa lo aveva sposato. Sul suo profilo Facebook l’uomo si autodefiniva ex ‘collaboratore pontificio‘. Le ultime foto ‘postate’ sul profilo della coppia sui loro profili, mostrano la loro presenza ad una delle prime udienze di papa Bergoglio. Il Papa bacia sulla testa il bambino di sei anni e saluta Chiara mentre Agostini fotografa la scena. Tanti auguri amore mio“, scriveva un mese fa Agostini sul suo profilo pieno zeppo di foto. Un prato, un pallone, gli abbracci, viaggi e progetti che condividevano con il mondo del web. L’album di una famiglia che non esiste più.

 


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