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Carmela “Melina” Mautone, 47 anni, maestra, mamma. Uccisa a colpi di pistola dal marito

Albano Laziale (Roma), 30 Settembre 2015


Titoli & Articoli

Albano Laziale. È Carmela Mautone la maestra vittima della follia omicida-suicida del marito Luigi De Michele (Cronache cittadine – 30 settembre 2015)
È un Carabiniere di 48 anni, Luigi De Michele, l’uomo che, intorno alle ore 16,30 di oggi, davanti alla scuola elementare di Via Rossini ha ucciso la moglie Carmela Mautone di 47 anni, e poi si è sparato al torace. L’uomo ha atteso che la donna, maestra presso la Scuola Rossini, dalla quale stava per separarsi, uscisse dalla scuola per poi freddarla sparandole tre colpi con la pistola d’ordinanza ed uccidendola all’istante. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso sparando ancora in direzione del torace. I numerosi presenti, hanno subito avvertito le Forze dell’Ordine, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo e la Polizia di Stato del locale Commissariato, che sono immediatamente intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118.
Per la donna non c’era più nulla da fare, l’uomo invece respirava ancora. Era in fin di vita ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale “San Giuseppe”, dov’è spirato subito dopo. Il De Michele, dopo aver prestato servizio presso il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Frascati, era ora alle dipendenze del Comando delle Ville Pontificie. I due, che vivevano a Castel Gandolfo, lasciano due figli, un maschio ed un femmina, di 14 e 17 anni.

 

Carabiniere uccide la moglie davanti all’asilo. Poi si spara (Corriere della Sera – 30 settembre 2015)
Luigi De Michele, 50 anni, è morto poco dopo il ricovero nell’ospedale della cittadina. Carmela Mautone, maestra d’asilo di 47 anni è morta sul colpo. Panico fra la gente di fronte all’istituto scolastico
A Castelgandolfo se lo ricordavano perché partecipava in alta uniforme alle cerimonie ufficiali. Luigi De Michele, appuntato dei carabinieri di 50 anni, si era fatto trasferire nella stazione Ville Pontificie – che si occupa anche della residenza estiva del Papa – per stare più vicino ai figli di 14 e 17 anni e cercare di riappacificarsi con la moglie.
Un tentativo fallito perché la donna – Carmela Mautone, maestra d’asilo di 47 anni – non ne voleva sapere di tornare con lui. Anzi, alle amiche avrebbe confidato di «avere paura del marito», che tuttavia non aveva mai denunciato.
Ieri pomeriggio il loro matrimonio già in crisi è finito tragicamente proprio davanti alla scuola nel centro di Albano – a pochi chilometri da Roma – dove la donna faceva la supplente solo da pochi giorni: De Michele, per tre anni al Nucleo investigativo di Frascati, ha atteso che la moglie uscisse dal cancello e poi le ha sparato due colpi di pistola sul marciapiede – uno alla testa, l’altro al torace -, uccidendola all’istante.
Mentre tutt’attorno genitori e bambini fuggivano terrorizzati riparandosi dietro le auto, il sottufficiale si è puntato l’arma alla testa e ha premuto ancora il grilletto. Due volte, perché il primo colpo l’aveva solo preso di striscio. L’appuntato è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Sull’omicidio-suicidio indagano i colleghi del militare della compagnia di Castelgandolfo. Sembra che già all’ora di pranzo De Michele si fosse presentato a scuola per un chiarimento con la moglie. Secondo chi lo conosceva era preoccupato per l’eventuale mantenimento della famiglia e non si era rassegnato alla fine della storia con «Melina», come le amiche chiamavano affettuosamente la maestra.

 

Lui ha ucciso la moglie e si è suicidato. Ma i figli organizzano un solo funerale, con le due bare una accanto all’altra (il Mediano – 6 ottobre 2015)
Omicidio-suicidio di Albano Laziale: gesto coraggioso durante la messa funebre nella parrocchia dell’Annunziata, a Casalnuovo.
L’omicidio-suicidio scaturito dalla crisi coniugale di una coppia napoletana si è consumato mercoledì scorso, davanti alla scuola primaria Rossini, ad Albano Laziale: il carabiniere Luigi De Michele, 48 anni, uccide a colpi di pistola sua moglie, l’insegnante Carmela Mautone, di 47, per poi puntarsi l’arma alla testa e fare fuoco ripetutamente pur di farla finita.
Due vite divise da dissapori, quelle di Luigi e di Carmela, fino alla tragedia. Due persone diverse che però ieri pomeriggio, nella chiesa della Santissima Annunziata, a Casalnuovo, provincia di Napoli, i figli hanno provato a riunire nel momento dell’estremo saluto.
Proprio così. Ieri Luigi De Michele e Carmela Mautone si sono ritrovati di nuovo fianco a fianco, nelle due bare fatte sistemare una accanto all’altra dai loro ragazzi, davanti all’altare della chiesa. I.D.M. e F.I.D.M, fratello e sorella, entrambi minorenni, di 17 e di 14 anni, hanno voluto dire addio in questo modo al loro papà e alla loro mamma, unendo i corpi ormai senza vita dei genitori evidentemente nella speranza che lassù possano riconciliarsi e ritrovare quella serenità che in terra avevano smarrito. Durante l’omelia il parroco, don Tommaso Izzo, ha parlato di “una famiglia unita nel dolore e nella speranza della Resurrezione”.
Carmela e Michele vivevano da anni nel Lazio ma erano entrambi napoletani, lui di Secondigliano, quartiere del capoluogo, lei di Casalnuovo appunto, città di 51mila abitanti alla porta nord della metropoli partenopea. Da tempo però tra i coniugi le cose non andavano bene. C’era stata anche una separazione e un successivo ritorno sotto lo stesso tetto. Ma Carmela voleva tornarsene a Casalnuovo, da sola. Forse questa decisione ha sconvolto Luigi, fino al sanguinoso gesto, messo a segno alle quattro e mezza del pomeriggio del 30 settembre, all’uscita della scuola primaria di Albano Laziale in cui la moglie, insegnante, aveva iniziato a fare delle supplenze per potersi guadagnare da vivere e conquistarsi l’autosufficienza. Ieri però i figli, appena ragazzi, in chiesa hanno voluto con una scelta coraggiosa mettere insieme le due famiglie, quella di Carmela e quella di Luigi. C’era però tanta tensione a Casalnuovo, paese d’origine di Carmela. Tensione che si tagliava a fette tra le due famiglie Mautone e De Michele. A un certo punto un fratello di Luigi De Michele, un poliziotto, se l’è presa con la stampa presente all’evento, cacciata in malo modo dalla chiesa.
A far tornare la calma è stato l’intervento del tenente colonnello Rino Coppola, comandante del gruppo carabinieri di Castello Di Cisterna. Sul posto c’erano il luogotenente Fernando De Solda, della tenenza di Casalnuovo, e il capitano Emanuele Tamorri, comandante della compagnia carabinieri di Castel Gandolfo. Ieri erano presenti alla messa funebre anche il tenente Davide Sessa, comandante pro tempore della compagnia di Castello di Cisterna, il comandante del gruppo carabinieri di Frascati, colonnello Luciano Magrini, il generale Salvatore Luongo, comandante provinciale dei carabinieri di Roma e il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia.


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