Antonietta Scalise, 55 anni, mamma. Uccisa a colpi di pietra, chiusa in sacchi della spazzatura e gettata in un cassonetto dal marito. Il corpo non viene ritrovato
Sannicandro Garganico (Foggia), 10 Agosto 2004
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Uccide la moglie e confessa ‘L’ ho gettata nel cassonetto’ (la Repubblica – 25 agosto 2004)
«Aveva un altro uomo. Mi ha tradito. Sono impazzito per la gelosia e l’ ho uccisa. Sì, l’ ho ammazzata e poi l’ ho gettata nel cassonetto». Antonio Battista, 60 anni, appena tornato a San Marco in Lamis dopo una vita trascorsa in Germania, ha ucciso la moglie, Antonietta Scalise, di cinque anni più giovane. E ora i carabinieri cercano, con una ruspa, il corpo della donna nella discarica di Vieste. L’ uomo ha detto di aver ammazzato per un raptus di gelosia, ma il killer – reo confesso – è tornato subito lucido. Ha avvolto la moglie in un sacco e l’ ha gettata in un cassonetto. Poi è tornato a casa. Questo è successo il 10 agosto. Due giorni dopo ha denunciato la scomparsa ai carabinieri. Un piano apparentemente perfetto.
L’ omicidio è avvenuto su una strada di campagna tra Torre Mileto, un paesino della costa garganica, e Sannicandro, dove la coppia si era trasferita da poco per trascorrere la vecchiaia dopo anni di lavoro all’ estero. La donna, originaria della Calabria, fino a qualche mese fa viveva infatti con il marito e i tre figli in Germania, a Francoforte, dove l’ uomo faceva l’ operaio. Tutto sembrava tranquillo. Invece Battista era accecato dalla gelosia. E da quando si erano trasferiti sul Gargano accusava la moglie di avere un altro uomo. Due settimane fa, su quella strada di campagna, sarebbe avvenuto l’ ennesimo litigio, furibondo. La donna sarebbe scesa dall’ auto e il marito, secondo il suo racconto, l’ avrebbe seguita e aggredita. Prima ha inscenato la falsa scomparsa, poi ieri, sotto pressione, ha confessato tutto ai carabinieri. «L’ ho uccisa io». Sulle prime ha raccontato di averla picchiata con una pietra fino ad ucciderla, poi ha mitigato la sua versione dicendo che la moglie era caduta in un fossato e aveva battuto la testa. Fatto sta che Antonio Battista, quando ha capito che la moglie era morta, sarebbe andato a prendere dei sacchi in plastica per avvolgere il cadavere prima di buttarlo nell’ immondizia. I carabinieri hanno trovato anche tracce di sangue su quel cassonetto sperduto nelle campagne garganiche. Nessuna traccia, invece, del cadavere, che da ieri i carabinieri stanno cercando nella discarica di Vieste. Le ricerche sono state sospese ieri sera poco dopo le 18: hanno interessato circa 40 metri quadrati dell’ impianto in contrada Landa-La Serpe. Riprenderanno stamattina all’ alba: l’ area di ricerca si estenderà a 300 metri quadrati. La discarica raccoglie i rifiuti provenienti da tutti i Comuni del Gargano e la ricerca appare difficile perché la spazzatura viene compattata. Intanto Battista è stato rinchiuso in carcere su disposizione del pm di Lucera Antonio La Ronga. L’ uomo è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. (cri.z.)
Uccide la moglie per gelosia e getta il corpo nel cassonetto (il Piccolo – 25 agosto 2004)
IL GIALLO FOGGIA Si cerca ovunque ma tra i quintali di rifiuti della discarica di Vieste non è stato ancora trovato il cadavere di Antonietta Scalise, la donna di 55 anni uccisa una decina di giorni fa dal marito, Antonio Battista, di 60 anni, originario di San Marco in Lamis (Foggia), il quale avrebbe poi buttato il cadavere in un cassonetto.
A quanto sembra, l’uomo una decina di giorni fa aveva denunciato ai carabinieri la scomparsa della moglie ma poi, messo forse alle strette dagli investigatori che si erano insospettiti per le numerose contraddizioni che emergevano dal racconto, Battista ha confessato l’omicidio. La donna – ha raccontato – è morta: non è chiaro per ora se perchè colpita alla testa con un sasso o perchè avrebbe battuto il capo violentemente contro un sasso, mentre era in corso tra loro in campagna un violento litigio. Quando si è reso conto che la moglie era morta, l’uomo – secondo quanto ha raccontato ai carabinieri – ha avvolto il corpo in alcuni sacchi di plastica e poi lo ha buttato in un cassonetto, a Torre Mileto, un paesino della costa garganica vicino a Sannicandro Garaganico, quello nel quale la coppia viveva.
L’uomo negli ultimi tempi si era lasciato travolgere dalla gelosia, accusando la moglie di tradirlo. Lo scorso 10 agosto i due coniugi erano in auto, lungo la strada che collega Sannicandro a Torre Mileto. È scoppiato l’ennesimo litigio e invano la donna ha tentato di calmare il marito che è sceso dalla vettura, ha fatto scendere anche la moglie e l’ha aggredita. L’uomo avrebbe confusamente raccontato ai carabinieri che la donna sarebbe caduta, battendo violentemente la testa su un sasso. Alla vista del sangue e del corpo esanime della moglie, l’uomo ha deciso di disfarsi del cadavere. Antonio Battista, a questo punto sarebbe andato a prendere dei sacchi in plastica, con i quali avrebbe poi avvolto il cadavere che ha buttato in un cassonetto.
Le ricerche da parte dei carabinieri sono state sospese un’ora fa: hanno interessato in questa prima fase circa 40 metri quadrati della discarica che si trova in contrada Landa-La Serpe. Riprenderanno domani mattina intorno alle sei: l’area di ricerca interesserà 300 metri quadrati. La discarica raccoglie i rifiuti provenienti da tutti i Comuni del Gargano e la ricerca appare difficile perchè i rifiuti vengono compattati. Per la ricerca viene utilizzata una grossa ruspa, un Caterpillar, un mezzo meccanico che serve per scavare in grandi aree.
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In memoria di
Il Foggiano patria di delitti orrendi (Gazzetta del Mezzogiorno – 8 gennaio 2005)
C’è il caso di Antonietta Scalise, la donna di 53 anni, originaria di Catanzaro ma residente in Germania dove viveva con il marito e i figli. Una vita tranquilla quella di Antonietta: 33 anni di matrimonio con il ritorno nel paese d’origine del marito, Sannicandro Garganico, ogni estate: come quella del 2004.
Dovevano essere ferie tranquille ma non sapeva che sarebbero state le ultime. Il suo corpo non è stato mai ritrovato. Gettato, dopo che il marito, Antonio Battista di 60 anni, al termine di un litigio l’ha colpita alla testa uccidendola, in un cassonetto dell’immondizia e poi trasportato, come fosse un pacco da gettare via nella discarica di Vieste, insieme ai tanti rifiuti dei turisti che ogni anno popolano le spiagge del Gargano. Uccisa, Antonietta, sembra perché aveva detto sì ad un gelato offerto da un vicino di ombrellone, per il marito l’ennesima prova di un tradimento, un tradimento che, come scopriranno poi gli investigatori, non c’è mai stato.