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Mariangela Formica, 54 anni, operatrice turistica. Investita dal padre già denunciato per maltrattamenti

Monopoli (Bari), 2 Giugno 2023

Tutti sapevano che uomo era, nessuno si doveva opporre, né moglie, né figli. Poi Mariangela si è opposta a quel padre padrone…


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Il presagio e le parole di denuncia di Mariangela uccisa dal padre a Monopoli: «E’ sempre stato violento»
«Mio padre è sempre stato un uomo violento». Furono queste le parole di Mariangela Formica, la 54enne di Monopoli travolta e uccisa dall’auto guidata dal padre 87enne Vincenzo lo scorso 2 giugno. Parole pronunciate e trascritte in un verbale di sommarie informazioni nel 2014 davanti ai carabinieri a seguito della denuncia di sua madre per maltrattamenti.
Su Vincenzo Formica, oltre all’accusa di omicidio, ci sono ben tre procedimenti per le violenze subite sia dalla figlia che dalla mamma e nei giorni scorsi c’è stato un rinvio a gennaio 2024 per l’ultima udienza di uno dei processi in corso di svolgimento a suo carico. Il rinvio si è reso necessario a causa della detenzione in carcere dell’uomo che, tuttavia, da ieri è ai domiciliari con braccialetto elettronico. La Procura ha comunque fatto opposizione su questa decisione insistendo per la detenzione in carcere dell’87enne. Nel frattempo comunque proseguono le indagini sull’investimento mortale del 2 giugno scorso: il padre potrebbe aver ucciso sua figlia dopo un litigio per la gestione della mamma malata.
Un uomo violento quello tratteggiato dalle denunce ormai partite una decina di anni fa con le testimonianze di moglie e figlia. Presunte aggressioni, minacce e vessazioni subite per molti anni fino al tragico epilogo. E le parole di Mariangela raccolte in quel verbale appaiono, a posteriori, come un triste presagio di quanto sarebbe poi accaduto a distanza di molti anni.

 

Mariangela Formica investita e uccisa dal padre di 87 anni, i testimoni: «Assoluta indifferenza»
Il gip ha convalidato il fermo dell’anziano, concedendogli i domiciliari. Negli atti: «Spiccata capacità criminale», «totale spregiudicatezza e indifferenza verso la vita umana»
È ritornato sul posto
in cui avrebbe investito la figlia – là dove c’erano già i vicini che avevano allertato i soccorsi – «con atteggiamento di assoluta indifferenza», cercando solo di attirare l’attenzione sulle ferite che aveva sul braccio e senza compiere «alcun gesto di soccorso» nei confronti della figlia, investita poco prima e agonizzante sul vialetto di casa.
La donna, 54 anni, sarebbe morta poco dopo. Anche per questo, oltre a riconoscere «una spiccata capacità criminale, ponendo in essere una condotta efferata, con totale spregiudicatezza e indifferenza verso la vita umana», il gip di Bari Angelo Salerno ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Vincenzo Formica, l’87enne di Monopoli fermato venerdì sera con l’accusa di aver investito e ucciso la figlia Mariangela. Nei suoi confronti si procede per omicidio volontario aggravato.
La lite per le cure alla madre. Il fatto sarebbe avvenuto al termine di un violento litigio relativo alle cure da prestare alla madre della vittima, malata di Alzheimer: secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo l’avrebbe investita sul vialetto di casa, nella contrada Laghezza di Monopoli, per poi allontanarsi.
A chiamare i soccorsi sono stati i vicini, che hanno sentito le urla d’aiuto della donna seguite da un tonfo sordo e dal silenzio. Portato in carcere subito dopo il fermo, durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi il 5 giugno a Bari Formica si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura ne aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, il gip (riconoscendo anche il pericolo di fuga), ne ha disposto invece i domiciliari. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Formica, dopo il litigio, sarebbe salito sulla sua Seat Ibiza e avrebbe intrapreso «la marcia lungo il vialetto antistante l’abitazione familiare» investendo «la figlia Mariangela, sormontandone il corpo con gli pneumatici (anteriore e posteriore) lato destro», come si legge negli atti.
I soccorsi. I vicini, allertati dalle urla di aiuto, si sono avvicinati al cancello della villa e hanno notato un corpo steso a terra sul vialetto. La vittima in quel momento «respirava a fatica e sanguinava da più punti», presentava «un’evidente frattura esposta» al braccio destro e aveva «il viso tumefatto», come si legge ancora negli atti. Uno dei vicini ha quindi fermato un’auto che passava di lì, il cui conducente ha poi chiamato i carabinieri, intervenuti intorno alle 20. All’arrivo di Formica, che aveva ferite sanguinanti sul braccio derivanti – secondo la sua versione – dal litigio che aveva avuto con la figlia, i vicini intervenuti hanno notato tracce di sangue sugli sportelli e sui copertoni dell’auto. Stessi rilievi fatti dai carabinieri che hanno poi provveduto al fermo.

Mariangela Formica investita dal padre, all’amico scriveva: “Dormo con la motosega sotto il letto”
Investita e uccisa dal padre a Monopoli dopo una lite familiare, Mariangela Formica scriveva all’amico su messenger: “Dormo con la motosega sotto il letto, non mi sento sicura qui”
Dormiva con la motosega sotto il letto Mariangela Formica, la 54enne travolta e uccisa dal padre Vincenzo(86 anni) che alla guida della sua auto l’ha investita dopo una lite lo scorso 2 giugno a Monopoli, in contrada Tavarello. La donna aveva confidato ad un amico di dormire con l’arma sotto il letto, rivelando di non sentirsi tranquilla a causa della “scarsa sicurezza delle contrade”. Il messaggio inviato all’amico ad aprile faceva riferimento anche alla difficile situazione familiare.
“Anche qui – scriveva la donna – la sicurezza è annullata. Io dormo con la motosega sotto il letto, per intenderci. I miei 5 cani fanno il grosso”. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la 54enne aveva già fatto mettere a verbale nell’agosto del 2014 la difficile situazione familiare, riferendo che suo padre era “sempre stato un uomo violento“. Mariangela aveva denunciato ai carabinieri le tensioni in famiglia parlando della madre gravemente malata che la 54enne accudiva quasi quotidianamente. Più volte si era rivolta agli avvocati per cercare una strada per uscire dalla pesante situazione poi sfociata in tragedia.
Vincenzo Formica aveva tre procedimenti per maltrattamenti a suo carico: due nei confronti della moglie e uno nei confronti della figlia, che a ottobre aveva testimoniato contro il genitore del quale descriveva le continue “prevaricazioni e vessazioni”.
L’uomo , difeso dall’avvocato Cosimo Castellaneta, è passato dal carcere ai domiciliari. Lo scorso 7 giugno si sono tenuti i funerali della 54enne in contrada Antonelli e per domenica è stata organizzata una fiaccolata in suo ricordo dalle associazioni Quadrosfera e Progetto Donna.

Monopoli, Mariangela Formica uccisa dal padre. Gli amici sui social: «Lasciata sola»
Da Francesca a Massimo: chi conosceva la 54enne racconta come la donna da tempo denunciasse (invano) i comportamenti del genitore che venerdì l’ha investita con l’auto nella villa di famiglia
Ci sarebbero dissapori familiari alla base della tragedia del 2 giugno avvenuta in contrada Tavarello a Monopoli.
Vincenzo Formica, 86 anni, avrebbe investito con l’auto e ucciso intenzionalmente la figlia Mariangela Formica, 54 anni. Ma c’è anche la rabbia degli amici che sui social non hanno mancato di testimoniare come la donna da tempo avesse denunciato i comportamenti del padre. Denunce che non hanno trovato ascolto.
Gli indizi a carico del padre. Troppo gravi gli indizi di colpevolezza a carico dell’86enne, per questo l’uomo, ex dipendente amministrativo Asl, è stato arrestato e tradotto dai carabinieri nel carcere di Bari.
I litigi, stando a quanto appreso, erano molto frequenti e avrebbero riguardato per lo più la gestione dell’anziana madre malata, di cui, probabilmente, avrebbe voluto occuparsi la figlia, contro il volere del padre. L’uomo stando alla descrizione di chi lo conosce, viene tratteggiato come una persona dal carattere «particolare». Una figura «sui generis, ingombrante ed anche un po’ eccentrica, abituata a detenere il controllo delle situazioni. I vicini di casa, di questa villa di campagna circondata da alberi, hanno sentito le urla della donna e quando qualcuno di loro poco dopo si è avvicinato al cancello, ha notato sul viale il corpo di Mariangela, quasi esanime. Del padre e dell’auto però non c’era traccia.
L’uomo dopo l’investimento si sarebbe allontanato a bordo della sua auto, una Seat, salvo poi fare ritorno alla villa e trovarvi i carabinieri, che nel frattempo erano stati allertati, insieme ai sanitari del 118, che però non hanno potuto se non accertare il decesso della donna. I militari si sono accorti subito del coinvolgimento dell’uomo nella morte della figlia, anche perché sulla sua auto hanno rinvenuto tracce di sangue.
Le parole degli amici Francesca e Massimo. La notizia ha colpito la città di Monopoli, ancora scossa dalla morte di una donna morta investita a 100 metri dall’ospedale e dalla morte di due operai in un cantiere edile. Secondo chi la conosceva e che oggi commenta la notizia quella accaduta a Mariangela è una tragedia annunciata, la donna infatti si era confidata con qualcuno dei problemi che aveva in famiglia e pare anche che si fosse mossa per un supporto, stando a quanto scrive l’amica Francesca sui social: «Ha chiesto aiuto non è stata ascoltata: si devono vergognare tutti».
«Ci siamo sentiti 20 giorni fa per organizzare alcuni lavoretti nella tua casa di campagna – scrive Massimo – mi avevi detto che la tua situazione familiare non era delle migliori e avevo risposto che mi dispiaceva molto e che speravo potessi risolvere. «Tutti sapevano che uomo era, nessuno si doveva opporre, né moglie, né figli. Poi Mariangela si è opposta a quel padre padrone…», ha aggiunto un altro amico, Francesco.
«Speriamo si faccia luce su quanto accaduto – spiega il sindaco di Monopoli Angelo Annese -. Siamo sconvolti da questa morte e ci sentiamo vicini alla famiglia che è rimasta della donna». E a proposito della mamma bisognosa di cure, il sindaco spiega che, con la collaborazione della Asl Bari, si è provveduto nell’immediato a ricoverare l’anziana all’ospedale San Giacomo, dove ha trascorso la notte, per poi, ieri, dimetterla e spostarla in una casa di riposo cittadina, nell’attesa dell’arrivo di un altro figlio che lavora in Sicilia.

Uccisa dal padre a Monopoli, i verbali di Mariangela Formica: “Mio padre un uomo violento”. Anche la moglie lo aveva denunciato nel 2014
Le dichiarazioni della donna e della madre raccolte nelle denunce per maltrattamenti contro Vincenzo Formica ora accusato di omicidio volontario
Ci sono i verbali di Mariangela Formica, che raccontava come il padre Vincenzo fosse “un uomo violento e vessatore” e la testimonianza della mamma, che il marito lo aveva denunciato, che parlava di ripetute botte e aggressioni. Nel processo per maltrattamenti a Vincenzo Formica si delinea la personalità dell’86enne di Monopoli, che il 2 giugno scorso ha investito e ucciso la figlia 54enne Mariangela davanti alla casa familiare di campagna…

Uccisa dal padre a Monopoli: Mariangela voleva solo occuparsi della madre malata
Mariangela voleva occuparsi personalmente della madre anziana, malata da tempo, e più volte si era scontrata contro il volere di suo padre. Venerdì scorso l’ultimo litigio, all’interno della loro villa in contrada Tavarello a Monopoli. L’ennesima discussione che avrebbe scatenato la furia dell’uomo, 86enne, che secondo la ricostruzione dei carabinieri sarebbe salito sulla sua auto per poi investire intenzionalmente la figlia 54enne, lasciandola esanime a terra.
Sono i nuovi dettagli che emergono sulla morte di Mariangela Formica per la quale suo padre Vincenzo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Nelle prossime ore sul corpo della donna verrà effettuata l’autopsia che con tutta probabilità confermerà ciò che è parso sin da subito chiaro agli inquirenti, ovvero la morte sopraggiunta dopo che è stata investita sul vialetto della villa di campagna.
Quel giorno Vincenzo Formica, in passato dipendente amministrativo Asl, ha fatto ritorno sulla scena del crimine in serata, trovando sul posto i carabinieri. Sulla sua auto c’erano ancora le tracce di sangue. Per i militari c’erano pochi dubbi sul suo coinvolgimento nella morte della figlia. Gravissimi gli indizi di colpevolezza raccolti sino a quel momento. L’uomo attualmente si trova nel carcere di Bari. Ancora sconvolta la città di Monopoli, così come sono stati tanti i messaggi sui social per ricordare Mariangela. C’è chi parla di una tragedia annunciata. Molti suoi conoscenti sapevano di una situazione famigliare non semplice e la 54enne più volte si sarebbe confidata con amici. Secondo la descrizione di chi lo conosce, Vincenzo Formica è tratteggiato come una persona ingombrante ed eccentrica, con l’abitudine ad avere il controllo delle situazioni. Lo stesso controllo che avrebbe voluto mantenere anche sulla moglie malata, respingendo le richieste della figlia, fino ad ucciderla.

Padre travolge la figlia per dissapori familiari
La vittima avrebbe voluto assistere la madre malata in prima persona e in casa propria ma il padre non era d’accordo. Dopo l’ennesimo litigio la tragedia. L’uomo è stato posto ai domiciliari mentre il difensore chiederà la perizia psichiatrica.
MONOPOLI (Bari) – La figlia voleva curare la madre in casa propria ma il padre si era sempre opposto. Poi l’ennesimo, violento alterco fra i due congiunti e l’auto dell’uomo che travolge la donna quasi all’ingresso della villetta di famiglia. Il 2 giugno scorso Vincenzo Formica, 86 anni, pensionato, già impiegato dell’Asl ed ex istruttore di karate, la moglie ammalata di Alzheimer e la figlia Mariangela, 54 anni, operatrice turistica, amante della natura e degli animali, avevano trascorso la giornata di festa nella loro casa di villeggiatura, ubicata tra contrada Laghezza e contrada Tavarello, alla periferia di Monopoli, provincia di Bari.
L’altro figlio della coppia, fratello di Mariangela, non era potuto venire perché residente in Sicilia dov’era impegnato per motivi di lavoro. Intorno alle 19.30 circa il pensionato, dopo una feroce litigata con la figlia, si sarebbe messo alla guida della propria autovettura con la quale, a velocità sostenuta, avrebbe travolto e ucciso la donna, deceduta dopo qualche ora di agonia, per poi darsi alla fuga. Mariangela sarebbe rimasta sul vialetto dell’ingresso di casa per almeno un’ora e sino a quando sul luogo, avvisati dai vicini di casa, non sopraggiungevano carabinieri e soccorritori del 118 che tentavano il tutto per tutto pur di strappare alla morte la donna che non dava più segni di vita.
L’uomo veniva rintracciato dai militari dell’Arma nel breve volgere di qualche ora e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria poiché fortemente sospettato di omicidio volontario in danno della figlia con la quale i rapporti erano molto tesi da tempo. Quando i carabinieri lo hanno bloccato l’uomo non ha opposto resistenza. Alle prime domande degli investigatori il pensionato non ha manifestato alcuna emozione rispondendo con freddo distacco nel tentativo di difendersi: Non mi sono accorto di averla colpita”.
Subito dopo l’anziano istruttore di karate, conosciuto dai vicini e dai pochi amici come facilmente irascibile, si è chiuso nel silenzio rivolgendo lo sguardo fisso nel vuoto. Contro di lui più che indizi: le tracce di sangue sulla parte anteriore della vettura, i rilievi sul corpo della donna che nell’urto ha riportato lesioni gravissime, le testimonianze dei vicini che hanno sentito le urla sia del precedente litigio che quelle della donna mentre veniva investita. Vincenzo Formica, prima della tragedia, viveva a Monopoli con la moglie ammalata da diversi anni. Nello stesso stabile del centro storico viveva anche la vittima che da mesi chiedeva al padre di potersi occupare della madre trasferendo la genitrice ormai disabile nel suo appartamento. L’uomo avrebbe sempre rifiutato l’invito opponendosi al trasferimento della moglie in casa della figlia e questi dissapori erano alla base di alterchi violenti tanto che i vicini di casa, più volte, avevano chiesto l’intervento dei carabinieri che sedavano gli animi ma certo non risolvevano la grave situazione familiare. Quest’ultima infatti si era fortemente deteriorata tanto che la stessa moglie del presunto assassino lo avrebbe denunciato per maltrattamenti. Dunque una tragedia annunciata?

 


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